54. L'amore non segue le logiche ti toglie il respiro e la sete

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Marco POV

"Emh... non ci ho ancora parlato."

"In che senso?"

"Nel senso che Ale io... dovevo tornare a Milano quattro giorni fa, da lui. Ma ho preso un volo per venire qui da te e non gli ho più risposto al telefono."

Ale sbarrò gli occhi, chiudendo la bocca in una stretta, che non avrebbe preceduto nulla di buono.

"Stai scherzando vero?"

"Ale Ale no..." gli presi la mano, stringendola forte, ma lui con un gesto secco la tolse dalla sua.

"Quando pensavi di dirmelo?"

"Ma che cosa?"

"Che tu stai ancora con lui."

Scossi la testa compulsivamente per qualche istante.

"A parte Ale che io non stavo con lui neanche prima. Comunque quando torno a Milano ci parlo, anche se penso che ormai l'abbia capito."

Rimase in silenzio, non mi guardava neanche più. Si vedeva che ci era rimasto male, ma io non ci avevo neanche pensato che potesse essere un problema. Forse ero stato ingenuo o forse stupido, ma in quel momento per me contava solo passare del tempo con lui, tutto il resto lo avrei sistemato una volta tornato a casa.

"Ale io amo te."

"Si ma mi chiedo ancora perché hai voluto passare del tempo con lui."

Ora il suo sguardo era su di me, si aspettava delle risposte e io sapevo di dovergliele dare, anche se speravo di non doverlo fare in quel momento, così presto forse.

"Ero confuso e ferito da tutto ciò che era successo da Sanremo in poi."

Si mise il telo sopra le spalle per coprirsi, il sole stava per tramontare e l'aria iniziava a farsi meno calda. Il cielo non era neanche più così azzurro come prima, quel grigio improvviso mi mise un po' tristezza, o forse erano i discorsi che stavamo facendo.

"Si ok, ma io voglio che tu sia sicuro di non provare nulla per lui

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"Si ok, ma io voglio che tu sia sicuro di non provare nulla per lui."

"Gli voglio bene Ale, é una persona splendida. Ma l'amore è altro. Sarebbe stato più facile stare con lui."

"Cosa intendi?"

"Intendo che lui é una persona che non conosco bene come conosco te. Con lui sarebbe stato più semplice. Ma semplice non significa giusto. Io amo te, ho sempre amato te fin dal primo giorno che ti ho visto nel mio studio."

Mi avvicinai io a lui, probabilmente al posto suo sarei ancora più arrabbiato di quello che invece sembrava lui in quel momento. Gli misi una mano sotto la coscia e iniziai ad accarezzargli la gamba.

"Ale mi dispiace, aver passato tutto questo tempo distanti. Ma lo sai anche tu che era necessario."

"A me non dispiace in fondo. Probabilmente se non avessi fatto questo, non avrei mai capito davvero quanto tenessi a te."

Marco Mengoni & Mahmood - Shades of the MoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora