Marco POV
Ero più deluso che arrabbiato da quella telefonata appena terminata. La cosa che più mi faceva restare con l'amaro in bocca, era la convinzione che per lui fossi solo uno che gli veniva in mente quando aveva qualunque problema. Messo davanti alla verità poi alla fine non aveva alcuna parola da dire, e questo dimostrava quanto alla fine avessi sempre avuto ragione su di lui.
Mi soffermai a pensare qualche istante al motivo che lo faceva essere certo che Andrea fosse il mio ragazzo e al motivo che mi aveva spinto a evitare di sottolineare quanto in realtà non lo fosse. Forse mi andava bene così, forse non ero certo neanche io di voler provare a ricostruire qualcosa con lui, forse invece Andrea non era così poco importante per me.
Mi faceva male la testa, ero confuso, ero poco lucido e avevo una gran voglia di prendere la macchina e andare chissà dove, in cerca di una pace e di una calma che ormai non avevo e sentivo da troppo tempo.
Pensai a quanto sarebbe realmente stato sbagliato seguire quella confusione e fare l'unica cosa che avrei voluto e dovuto fare in quel momento.
Presi il telefono e scrissi velocemente un messaggio.Io: Ore 22:45
"Io ti manco? Perché forse un po' tu mi manchi. 🙌🏻"Poggiai il telefono, non sapevo se questa fosse una buona idea, quello che sapevo era solo che era la pura e semplice verità.
Sentii il telefono squillare e lo ripresi, immediatamente.Andrea: Ore 22:47
Ogni minuto, Marco.
Sorrisi istintivamente, con una faccia da ebete e il cuore che batteva così forte, che quasi mi sembrò volesse uscire fuori dal petto.
Andrea: Ore 22:49
"Stai bene?"Io: Ore 22:50
"E tu?"Andrea: Ore 22:50
"Ora si, ora va meglio."Io: Ore 22:51
"Anche io ora sto meglio."Ed era la verità, la pura e semplice verità, di nuovo. Ora che l'avevo sentito stavo meglio e anche se non avevo alcuna certezza dentro di me e la paura di ferirlo era tantissima, sapevo che per scardinare i miei mille dubbi non potevo che seguire le mie sensazioni e lasciarmi andare in qualcosa che non faceva tipicamente parte di me: fare qualcosa senza pensarci troppo.
Andrea: Ore 22:53
"Io sono qui Marco, risolvi le tue cose, fai quello che devi fare,
ma io sono qui che ti aspetto, non dimenticarlo."L'unica reale certezza in quel momento era una: Andrea mi dava sicurezza, mi faceva sentire al riparo, ma soprattutto mi faceva sentire rispettato e considerato. Erano anni che Alessandro non aveva più quel potere su di me, erano anni che l'incertezza faceva capo nelle loro vite e ogni volta che pensavo che le cose si sarebbero risolte, alla fine naufragavano ulteriormente.
Io: Ore 22:59
"Lo so."Andrea: Ore 23:00
"Buonanotte Ma'. ❤️"Io: Ore 23:01
"Buonanotte Andre. A presto. ❤️"Continuavo a sorridere, ero sempre confuso certamente, ma ero felice di averlo sentito, ero felice anche di aver sentito Alessandro (assurdo vero?). E per la prima volta nella mia vita, non mi importava, non mi importava di nulla, per la prima volta l'unica cosa che contavo ero io, solo io e i miei sentimenti.
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Marco Mengoni & Mahmood - Shades of the Moon
FanfictionCOMPLETA! Mi misi la camicia e allacciai la cintura dei pantaloni, non riuscivo più a guardarlo. "Quindi non mi ami?" mi chiese, con uno sguardo confuso, perso. "Non ti amo più." Il silenzio che portò quella frase, mi fece male, ma era necessario; s...