Entro in cucina e Chris mi squadra annoiato. Toglie i piedi dal tavolo perché l'ultima volta glieli ho sollevati finché non è caduto dalla sedia.
Ha tirato i capelli indietro con una fascia e sembra appena uscito dalla doccia. «Non sei ancora partito?» Stringe appena gli occhi e l'idea di lasciarlo qui da solo con Sam mi crea più nervosismo che la partenza per una città sconosciuta.
«Mi dai ai nervi più del solito».
«Ne sono contento».
Ho allenato la mia pazienza vivendo con Chris. A giugno aveva ipotizzato di tornare con Aria verso la zona delle baracche, ma Zanna si è opposto, dice che ci sono sparatorie continue e la gente muore senza motivo. Non sono sicuro che la guerra che mio padre ha scatenato contro lo spaccio sia quello che desiderava.
Lo scambio con Christian si tronca quando Sam entra in cucina. Indossa una tuta sformata e la faccia da funerale. Non ci guarda neanche, apre un'anta e fissa l'interno per quasi un minuto.
Io e Chris ci scambiamo un'occhiata e restiamo congelati sul posto. Lui seduto di lato, in bilico sulla sedia come sempre, io appoggiato allo stipite della finestra aperta sul sole di settembre. Luce fuori, ombre intorno e dentro di lei.
Mi schiarisco la voce. «Facciamo un giro fuori?»Sam strofina le dita lungo il bordo sbeccato di una vecchia tazza con le farfalle ormai sbiadite. La tazza di Luce. «Non devi andare?»
«Posso aspettare ancora, se vuoi».
Smette di girarsi la tazza tra le mani e quando si volta ho il dubbio che abbia preso in considerazione l'idea di tirarmela contro. I suoi occhi gridano vattene, tanto è questione di poco, non rimandare. Non è solo la mia partenza per l'università, a sconvolgerla così tanto. Lo vedo dal corpo in tensione, dal viso stanco. Mi tace qualcosa che la tormenta.
Mi avvicino cauto, lei stringe le labbra in un'espressione ostinata. «Sto bene».
«Lo so. Sono io che non sto bene. Vieni con me?»
Un fracasso improvviso ci fa sobbalzare tutti e Aria ci guarda con un sorriso. Ha appena abbattuto una torre di cubi alta più di lei che ha fatto lo stesso rumore di un palazzo che crolla al suolo. In questi mesi è cresciuta tanto e sembra una bambina felice. Purtroppo per lei ha la stessa faccia da schiaffi di suo fratello. «Aria, vieni di là che i piccioncini devono tubare».
«Piccini?»
«Pic-cion-ci-ni» ripete paziente Christian. Con lei si costringe a tenere un modo di fare quasi educativo, che gli riesce a stento. La prende in braccio e lei sfrega il naso contro quello di lui.
«Pi... cosa?»
«Li lasciamo parlare perché si devono salutare» spiega.
A quel punto Aria capisce cosa dice suo fratello e le compaiono due grosse lacrime agli angoli degli occhi. Si butta giù dalle braccia di Chris e corre da me. «Non tornerai più?»
«Certo che tornerò, piccolina! Tutte le volte che posso». Alzo gli occhi su Sam mentre dico le ultime parole e lei inclina appena la testa. Ha cercato in tutti i mesi estivi di non pensare alla mia partenza, non ne abbiamo parlato una sola volta, tranne quella notte alla serra, ma so che lei è terrorizzata. Quindi sdrammatizzo e la mia vittima migliore è sempre Chris. «Non ti lascerei mai da sola a lungo con tuo fratello...»
Lei mi sorride e torna a giocare con i cubi.
«Sei preoccupato per Aria... o per Sam?» Chris ammicca e mi prudono di nuovo le mani. Spalanco la porta che dà sul viale posteriore, afferro le chiavi della macchina di Vanessa e cerco invano di non agitarmi. «Andiamo. Ultima lezione di guida, Uragano».

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FALL IN WITH YOU (FIWY 2)
RomanceSeguito di Fit In With You 🖤 Quanto vale un cuore nero? Quanto costa una scelta fatta per amore? 🦋 Sam è spaventata dalla sua nuova vita felice, non è abituata ad avere tutto e sa che ogni cosa ha il suo prezzo e presto dovrà pagarlo. «Non avrei...