Samantha
<<Sta sera esco>> aspetto con ansia le solite domande di mia madre del tipo 'con chi?, dove?, a che ora torni?'. Spero si ricordi che le mie risposte sono sempre le stesse.
Sento i suoi passi sempre più vicini alla mia stanza, dove sto distesa sul letto intenta a leggere un libro, sbuca da dietro allo stipite della porta con il viso luminoso e inizia l'interrogatorio. Rispondo ad ogni domanda in modo automatico.
<< Vado al bar in centro, con le solite persone>>
<<D'accordo ma non fare tardi>> le parole di mia madre sono tenere ma ho ormai diciotto anni, non dovrebbe preoccuparsi dell'orario in cui rientro la sera. So badare a me stessa e comunque non sarei sola.
Il mio gruppo di amici è formato da quattro persone Luke, Evan, Charlotte e me. Ci conosciamo dalle medie anche se il nostro rapporto è diventato indissolubile nell'estate della prima superiore. Questo gruppo è sempre stato un 'jolly' per alcune persone, ma una salvezza per altre. Inizialmente eravamo in in sette, ma i veri pilastri siamo io e Charlotte, migliori amiche dall'era dei tempi della prima media.
Trovo le forze per riuscire a muovermi dalla posizione comoda in cui ero e mi avvicino all'armadio per scegliere i vestiti da mettere. Una maglietta a maniche corte nera e jeans bianchi, direi perfetto per una sera di fine maggio. Aggiungo una felpa grigia con cappuccio e le mie amate vans.
Mentre controllo di aver messo tutto il necessario nella piccola borsa bianca, il suono del campanello mi fa sussultare e in pochi secondi Charlotte è già dentro casa mia. Indossa un vestito bordeaux e degli stivali alti neri di pelle che slanciano la sua figura snella, il trucco strutturato le accentua gli occhi marroni e i capelli acconciati in dei boccoli le cadono sulle spalle.
<<Wow, stai benissimo!>> Nascondo un po' di invidia verso la sua bellezza, alcune volte vorrei sentirmi all'altezza di starle accanto. Sono una ragazza selettiva oltre che introversa e per questo molte persone mi ritengono antipatica, al contrario sono molto espansiva con le persone a cui voglio bene e richiedo dimostrazioni di affetto ogni giorno.
I ragazzi scelgono lei, hanno sempre scelto lei, forse per il suo modo di approcciare, dato che è molto spigliata e parla con tutti senza vergogna.
<<Anche tu sei bella Sam>> La sua risposta mi riempie il cuore, so che non mi mentirebbe mai.
Salutiamo mia mamma che ci fa le solite raccomandazioni e usciamo di casa, ovviamente siamo in ritardo e i nostri amici sono già alla fermata dell'autobus in attesa del nostro arrivo. Viviamo vicini ma al posto di trovarci tutti ad una fermata, per comodità o per pigrizia, ognuno sale alla fermata più vicina alla propria casa.
Charlotte
Mentre camminiamo a passo svelto per raggiungere la fermata il più velocemente possibile, lo schermo del mio telefono si illumina, butto uno sguardo veloce e vedo che Luke mi sta chiamando. Rispondo e metto il vivavoce in modo tale che anche Sam senta.
<<Dimmi Luke, stiamo per arrivare alla fermata, tu dove sei?>> Gioco d'anticipo e gli rigiro la domanda che mi stava per fare. Lancio un'occhiata a Sam che si trova alla mia destra e lei ricambia, perché sappiamo già la sua risposta.
<<Io sto arrivando, sono in ritardo>> Lui è quello che vive più lontano e non ha una fermata vicino casa, infatti deve camminare per più di dieci minuti per raggiungerne una. Ma nonostante questo parte sempre tardi da casa sua, l'appuntamento di oggi era alle 21:30, inutile dire che siamo tutti in ritardo di più di venti minuti.
<<Avete sentito Evan?, io provo a contattarlo da due ore ma non mi risponde>>
<<Starà cenando>> Rispondo sorridendo, dato che Evan non risponde mai al telefono e cena sempre tardi. Mi auguro che sia già alla fermata e non ci faccia aspettare ore come al solito senza darci sue notizie.
<<Io sono appena arrivato alla fermata, mandatemi un messaggio quando salite sull'autobus così so quale prendere>>
<<Va bene, a tra poco>> Chiudo la telefonata e grazie a Dio Evan manda un messaggio sul gruppo che abbiamo in comune e ci dice che sta salendo sull'autobus. Io e Sam saliamo alla fermata successiva alla sua e qualche fermata dopo anche Luke ci grazia della sua presenza.
Sam guarda Luke e arrossisce ogni volta che lui ricambia il suo sguardo.
Scendiamo dall'autobus e ci incamminiamo verso il nostro bar preferito mentre parliamo di quello che abbiamo fatto oggi. Evan ha studiato poi è andato a nuoto, sport che pratica da quando è piccolo, Luke ha dormito tutto il pomeriggio poi si è preparato per uscire con noi. Sam ha ripassato matematica e io sono andata a pranzo fuori con il mio ragazzo.
<<Allora Evan sei riuscito a parlare con quella ragazza di cui ci hai raccontato la scorsa volta?>>
<<No, ha chiesto a me di accompagnarlo, ma appena siamo arrivati davanti alla porta della sua classe ha detto che forse sarebbe stato meglio prepararsi un discorso da fare>> Risponde Luke al posto suo.
<<Dopo un 'ciao' e un 'come va' cos'altro avrei dovuto chiedergli?, non volevo fare brutte figure, domani proverò a parlarle ma voi dovete aiutarmi a non sembrare un completo idiota.>>
<<Certo Evan ti aiutiamo noi>> Risponde Sam senza pensarci due volte.
Finalmente arriviamo davanti al bar, entriamo e prendiamo posto.
Evan
Sono in fila al bancone del bar per prendere i drink di tutti, Charlotte è venuta ad aiutarmi mentre Luke e Sam sono rimasti al tavolo per tenere occupato il posto. Ci sediamo ai nostri posti e iniziano le domande che tanto temevo.
<<Domani devi andare a parlare con Nicole, è arrivato il momento di provare un discorso>>
Rispondo rassegnato. <<Va bene, allora tu Sam farai Nicole e tu Charlotte la sua migliore amica. Si, se state per chiedermelo la risposta è si. Lei e Megan girano sempre insieme è impossibile trovarle da sole.>>
Sam e charlotte entrano nei loro ruoli e io aggiungo che con me sicuramente verrà anche Luke, così magari lui riuscirà ad allontanare Megan da me e Nicole. Proviamo per più di mezz'ora ma ancora non mi sento pronto, non avrò mai il coraggio di parlarle anche perché lei non sa chi sono. Cercherò di ricordare i preziosi consigli che mi hanno dato le ragazze questa sera.
Cambiamo discorso quando dalla porta d'ingresso entrano alcuni compagni di classe miei e di Luke, ci avvistano subito e vengono a salutarci.
Samantha
Tiro una gomitata a Charlotte quando vedo che uno di questi ragazzi sta venendo a presentarsi a noi, allunga una mano prima a lei e poi a me, ma nel fare questo movimento prende contro al mio bicchiere e me lo rovescia tutto addosso.
<<Piacere di conoscerti>> Rispondo alle sue innumerevoli scuse per avermi bagnato completamente e se ne va a testa bassa dopo la figura di merda che ha appena fatto.
Puzzo di vino dalla testa ai piedi, cosa dovrei dire adesso a mia madre? Penserà che sia andata ad ubriacarmi...
La serata scorre abbastanza velocemente nonostante gli imprevisti e dopo qualche ora a chiacchierare e qualche giro per il centro siamo nuovamente sull'autobus. Questa volta però Luke è il primo a scendere, mentre Charlotte ed Evan scendono alla mia fermata per accompagnarmi a casa, visto che ho paura di fare quel pezzo di strada buio da sola all'una e mezza del mattino. Loro due vivono uno di fronte all'altra, infatti si incamminano verso casa insieme.
Salgo i gradini, apro la porta e finalmente rientro a casa, tolgo le scarpe all'ingresso e corro in bagno a struccarmi. Sono veramente stanca. Mi lavo e infilo il pigiama. Prima di mettermi a dormire mando un messaggio sul gruppo 'vi voglio bene'. Per me è importante che loro lo sappiano.
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Origine
Teen FictionUna forte amicizia lega Samantha al suo gruppo di amici, con cui condivide ogni momento ed emozione. Il problema arriva quando un amore impossibile bussa alla sua porta. Riuscirà Samantha a nascondere l'amore che prova per uno dei suoi amici più str...