CAPITOLO XXXI

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«Allora? Com'è andata ieri sera?»

«Abbastanza bene», rispose Amanda, cercando di non lasciar trapelare al padre quanto fosse felice.

«Be', dovrebbe essere andata benissimo», in realtà, la corresse Federico, «e non abbastanza bene

Amanda arricciò il naso. «Perché dici così?»

Federico alzò le spalle e soffocò un altro sorriso. «Perché di là in cucina c'è un bel mazzo di rose rosse con annesso bigliettino. Il tuo caro amico sta facendo le cose in grande», sottolineò, divertito.

Lei spalancò gli occhi. «Che?» Corse subito in cucina e vide che il tavolo era occupato proprio da una decina di rose rosse, protette da un sottile strato di plastica. Amanda le contò una per una e ne inspirò a fondo il piacevole odore: erano dodici. Con il cuore che le martellava forte nel petto, aprì la bustina contenente il bigliettino.


Mi piacerebbe tanto regalartene il doppio, un bel giorno. Nel "linguaggio dei fiori", il numero 24 ha un significato molto speciale (anche se lo stesso già mi rappresenta a pieno). Anche il numero 12 non scherza, però!

Tuo,
Alessandro


Amanda provò un groviglio di emozioni che la scombussolò tutta, un sorriso a trentadue denti a illuminarle il viso. Il suo ex non le aveva mai regalato dei fiori, nemmeno a San Valentino. Quel gesto tanto romantico accese in lei un fuoco; un fuoco in cui l'assoluta felicità si mescolava a una passione che la rendeva sempre più cieca, e che cresceva ogni giorno di più. Posò il mazzo di rose e consultò il cellulare: regalare dodici rose rosse non era che un sotteso invito allo stare insieme.

Resta per sempre con me, recitava un sito internet.

Le ventiquattro rose, invece, portavano con sé un messaggio del tipo: Sei sempre nei miei pensieri.

Entrambi i messaggi erano stupendi, ed entrambi le suscitarono sensazioni fortissime, che Amanda era certa di non aver mai provato, prima di allora.

La solita voce alle sue spalle la sorprese nel bel mezzo di quell'inattesa esplosione di felicità.

«Per quanto mi riguarda, io sono davvero contento per voi due», sentenziò Federico, accarezzandole appena le spalle ricoperte dal pigiama. «Alessandro mi sembra un ragazzo davvero affidabile.»

«Sì, lui è fantastico. È tutto molto recente, però», gli rispose Amanda, senza che un tenue sorriso l'abbandonasse.

«Ma provate entrambi qualcosa di forte, no?»

Amanda si girò verso di lui. «Lui si è innamorato di me non appena mi ha vista. O quasi.»

«Lo so. Anch'io mi innamorai a prima vista di Valeria.»

«Lo so.»

«Quello che ti posso consigliare è di non aver paura, Amanda. La paura ha il solo scopo di bloccare la tua possibilità di essere felice. Perciò buttati, okay? Vivi le tue emozioni fino in fondo, e non fermarti mai. Lascia al tuo cuore l'opportunità di scoprire cosa desidera davvero. Ascoltalo sempre, perché lui ha sempre tanto da dirti.»

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