Ho visto mio padre piangere tre volte nella mia vita.
La prima volta è stata alla vista della nonna dentro la bara. Li è scoppiato come non mai. L'ho visto, l'ho sentito fragile come mai prima d'ora. E il mio cuore si è spezzato.
La seconda volta è stata al mio diciottesimo. Mi aveva fatto una festa a sorpresa con tutti i parenti e amici insieme a mia mamma. Non me lo sarei mai aspettata visto che avevo pressato per non festeggiare nulla dato che eravamo ancora in lutto in quel periodo. Erano passati solo due mesi dalla sua morte. La mia migliore amica mi aveva bendata e mi stava conducendo lei dentro il ristorante, poi ho tolto la benda e aperto gli occhi. I primi che hanno catturato il mio sguardo sono stati proprio i suoi, che quella volta erano più rossi e lucidi di come ero abituata a vederli. Mi ha sorriso e io ho ricambiato.
Li, mi si è riempito il cuore.
La terza volta è stata ieri sera, quando per una discussione ho fatto capire sia a lui che a mia mamma che devono imparare ad ascoltare di più, perché non basta sentire. Aveva sequestrato il telefono a mia sorella perché convinto che lei si stesse fotografando il corpo per mandarlo a qualcuno. Mia sorella ha 11 anni. Ho capito e compreso la sua paura, ma ho anche immaginato come avesse potuto reagire, urlando e gesticolando senza neanche ascoltare una spiegazione dalla figlia minore. E questo mi è dispiaciuto tanto. Quando mia sorella mi ha chiamata al telefono di mio padre piangendo e spiegandomi la situazione che si era creata non mi è venuto minimamente in mente di pensare che lei avesse potuto fare scatti del genere. Lei? Che si vergogna del suo corpicino che si sta formando? Lei che veste solo con vestiti larghi e felpe due taglie in più di lei? Lei che è timida e insicura della sua bellezza? Non ci potevo credere.
Non potevo credere che si stesse creando un putiferio a casa per una sensazione sbagliatissima che aveva avuto in quel momento, ma che stava disturbando la salute mentale di questa famiglia. Quando gli ho fatto capire la situazione però, seduto sul divano, è scoppiato a piangere e ha abbracciato mia sorella. Ancora non capisco quale paura gli frullasse per la testa, o del perché si fosse commosso. Ho detto ai miei genitori che sono stati e sono tutt'ora dei bravissimi genitori, che stanno crescendo le loro figlie con dei valori solidi, e che non devono mai spaventarsi e avere paura che io o mia sorella potessimo compiere determinati atti.
Dopo un po' di minuti, prima di andarmene e lasciarli da soli, ho sentito mio padre sussurrare: "hai visto? Abbiamo imparato una lezione oggi."
E il mio cuore è scoppiato.2 novembre 2022