Stuck in the snow. Bloccati nella neve 🔞 [COMPLETA]

Capitolo 15 - MADDIE

Mi sistemo in fretta, consapevole di apparire un disastro, con i capelli tutti disordinati e il volto rosso. «Da quanto tempo sei lì?» chiedo a bassa voce.
Julian mi sorride, mettendo in mostra i denti. «Da quando ti sei messa in ginocchio. Eravate così presi che nessuno dei due si è accorto della mia presenza.»
Adesso non sono l'unica persona imbarazzata nella stanza perché, con la coda dell'occhio, vedo Aaron muoversi sul posto, a disagio.

«Sei un pervertito del cazzo» dico a denti stretti, ma per qualche ragione, le sue parole non mi fanno arrabbiare. Anzi, il mio corpo viene attraversato da una serie di brividi.
Ma qual è il mio problema? 
Con un'espressione arrogante stampata in viso, Julian si avvicina a me, facendomi indietreggiare, fino a quando mi ritrovo con il sedere premuto sul bancone. Allunga le braccia e poggia le mani sul ripiano, intrappolandomi.

Julian sembra leggermi nel pensiero. «Non ti eccita sapere che ti ho osservato mentre lo prendevi in bocca?» mi dice in modo sensuale, ad un soffio dalle mie labbra. «O sapere che avrei voluto prenderti mentre facevi un pompino al mio amico?»
Al pensiero di loro due che mi scopano, insieme, una nuova ondata di eccitazione mi travolge. Lancio un'occhiata ad Aaron, perché mi trovo in difficoltà. Lui sembra una statua di pietra, ma i suoi occhi verdi mi stanno scrutando con attenzione. Mi rendo conto che è in attesa di una risposta perché pende dalle mie labbra.

«Non sei geloso?» chiedo infine a Julian. Sto cercando di fare la spavalda, ma ho il respiro accelerato. Sto perdendo il controllo della situazione.
«No, piccola» mormora lui e i suoi occhi grigi sembrano sinceri. «Tu, piuttosto, accetteresti di essere condivisa?»
Io mi immobilizzo, colta alla sprovvista. Accetterei di essere condivisa?
Non ho mai fatto sesso con due persone contemporaneamente. L'idea non mi ha mai nemmeno sfiorata. Forse nelle mie fantasie l'ho fatto, immaginarmi con due uomini, ma nella realtà? È un'assurdità.

«Come un oggetto?» chiedo con una punta di fastidio, ma il mio corpo è un traditore, perché inizio a sentirmi di gelatina al pensiero di fare sesso con entrambi.
Julian scuote la testa e fa un sorriso pigro. «No, non come un oggetto» dice, facendo una pausa per afferrarmi il mento. «Ma come una donna che si prende quello che vuole. Perché tu vuoi noi, vero?» mormora, accarezzando le mie labbra con un dito. «La mia Mad ci vuole entrambi.»

Trattengo il respiro, mentre fisso quegli occhi maliziosi. Il punto in cui mi sta toccando sembra andare a fuoco e, in questo momento, vorrei soltanto mettergli le mani addosso e toccarlo, ma mi sforzo di tenerle ben ferme.

Lancio un'occhiata ad Aaron, che fino ad ora è rimasto in silenzio, per capire cosa ne pensa o forse per cercare una vita di fuga da questa situazione. Immaginavo di trovarlo ribollente di rabbia e pronto a scattare verso Julian, invece rimango stupita quando noto l'oscuro desiderio nel suo sguardo. È a quel punto che i miei occhi vanno ai suoi pantaloni, che deve avere alzato quando ha visto Julian, e noto l'erezione. Aaron si eccita al pensiero di condividermi con il suo migliore amico?

«Allora, Mad, che ne dici?» mi sussurra Julian, voltando il mio viso verso di lui.
Io deglutisco. Mi sento inerme in questo momento. Perché Julian ha ragione. Li voglio entrambi. Forse li ho sempre voluti entrambi, in modo diverso, ma li ho desiderati.

Quando non rispondo, riprende la parola. «Forse alla ragazza serve un po' di incoraggiamento» mi dice. Poi mi bacia.
Mi coglie di sorpresa e, mentre comincia a muovere la lingua contro la mia, non posso fare a meno di guardare in direzione di Aaron. Abbiamo appena sistemato le cose e non voglio rovinarle. Mi ha chiesto scusa, e sono sicura che si tratta di una parola che lui non ha mai pronunciato ad alta voce. Al pensiero, il mio cuore fa una capriola. Ma adesso gli sto chiedendo con lo sguardo se a lui vada bene tutto questo.