Silver Wolf and Gold Blood- la nuova profezia

-capitolo 2-[revisionato]

-Bene, bene...... chi abbiamo qui?- afferma l'Alpha, prendendo il mio viso con una mano e voltandolo lentamente da destra a sinistra come per vedere ogni angolo del mio viso. Per fermarlo, poiché odio le persone che mi toccano, senza il mio consenso, gli sputo in faccia e lui però non si scosta disgustato, anzi stringe la presa sul mio viso e si pulisce con l'altra mano, la parte della sua faccia con la mia saliva.- Vedo che sei combattiva, ma correggerò questo tuo comportamento- dice con un sorriso divertito sulle labbra. quanto vorrei poterle scontrare con le mie.... solo per strappargliele.

Sì, sì, basta crederci, no?

No, ancora tu? ... lei è la  mia parte umana che pensavo di aver seppellito tanto tempo fa, in un angolo remoto del mio cervello.

Dato che non hai il cervello, avresti dovuto dire cuore.

Il mio cuore è morto come la vecchia me. Dopo aver perso circa 2 minuti a battibeccare mentalmente con me stessa e..... me; okay, sembro pazza. Ascoltiamo Mr. non-so-chi che sembra piuttosto arrabbiato.

-Ragazzi portatela nella camera di Lisa, la vampira è trasgressiva e va' punita- dice l'ultima frase guardandomi negli occhi ed è lì che scatta, più che la scintilla, è la rabbia repressa dentro me che lui ovviamente ha tirato fuori. Ed è lì che io cerco di liberarmi e ovviamente cercando di scagliarmi contro di lui mi brucio i polsi con le catene imbevute di Ghirlos, e svengo tra le braccia del ragazzo dai capelli rossi.

Mi risveglio con la faccia di quest'ultimo a 10 centimetri da me e mi rialzo di scatto, ma purtroppo sono legata con le catene alla testata del letto. Mi sento umiliata, non mi ero mai sentita così indifesa e debole e questa cosa mi spaventa più del dovuto. Ho ancora tante cose da fare, come ricordare chi ero. Il ragazzo continua a fissarmi, nei suoi occhi è come se leggessi compassione e pietà, io non voglio essere compatita da nessuno, nella vita ho sempre avuto solo pietà oppure crudeltà, mai una via di mezzo. Assumendo uno sguardo freddo, fisso il ragazzo. -Senti, non voglio che tu provi compassione nei miei confronti, ho subìto di peggio- dico guardandolo arrossire leggermente, rispetto all'altro ragazzo che sembrava un generale, questo sembra un bambino. -Non è compassione la mia, sto cercando di mettermi nei tuoi panni, ma ogni volta provo un'enorme tristezza oppure un' insopportabile dolore d'animo. Adesso devo eseguire gli ordini però....ehm- dice arrossendo ancora e grattandosi la nuca- ti presento Lisa- guarda alle mie spalle, presa dalla curiosità mi volto anche io, per quanto mi sia possibile esseno legata al letto, e adesso sto guardando una donna anziana dagli occhi gentili. Come se stesse guardando sua figlia, mi sorride spontaneamente.

-Piacere, sono Lisa, la governante- cosa?! Che centro io con lei?