Chapter Two

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Ashton ragiona.
Sei al funerale della tua prozia, poi vedi un fantasma che si rivela essere proprio lei e ora ti sta chiedendo di fermare il suo funerale.
È sensato no?
Guardo esasperato Jessie che sta agitando le braccia esasperata cercando di attirare l'attenzione della Celebrante "Jessie smettila tanto non ti può vedere!"
"Zitto tu e fai bloccare questo maledetto funerale!"
Zio Ralph poggia una mano sulla mia spalla "Ash, tutto okay?"
"No, non è tutto okay... Ehm... "
E ora che dico?
"Dovete bloccare il funerale"
"Cosa?" La Celebrante mi fissa con gli occhi sgranati "Non si può assolutamente interrompere una cerimonia funebre!"
"E invece si!" Ribatto io, sembro un bambino che vuole avere sempre ragione "Vai così ragazzo!" la mia pseudo prozia mi incoraggia alzando il pugno in aria.
"Beh... Io... Il credo che la prozia sia stata assassinata"
Tutti gli sguardi dei presenti si puntano su di me interrogativi, ormai la cazzata è fatta e non si può più tornare indietro "Beh potevi dirne una più adatta alla situazione" Jessie mi guarda con aria di superiorità
Beh sentiamo cosa cazzo si poteva inventare lei in una situazione del genere.
"E tu che ne sai?" La voce stridula di Taylor mi fa salire l'ansia, forza Ash, una risposta che non sia banale...
"Ho sentito le infermiere sparlare di lei e dire qualcosa su un veleno"
"E come hai fatto a sentirle?"
Inventa Irwin inventa...
"Un giorno sono passato di fronte allo spizio e le infermiere erano in pausa, e accidentalmente le ho udite"
Udite! Che termini complessi.
La Celebrante si fa seria "Crede che sia il caso di chiamare la polizia?"
Mi giro verso Jessie che annuisce vigorosamente "S-si..."
"Più sicuro tesoro!"
"Certo, è un caso che va risolto"
Mamma mi mette una mano sulla spalla "Sicuro che sia la cosa giusta da fare?"
"Giustissima signora!" Risponde Jessie al posto mio, la ignoro "Si mamma"
Gli zii e i miei genitori vanno via assieme alla Celebrante che va a chiamare la polizia.
In che guaio mi sono cacciato.
Quando sento la porta chiudersi mi rivolgo a Jessie "Guarda in che casino mi hai fatto finire!"
Lei mi guarda scandalizzata "I termini ragazzo!"
"Me ne fotto dei termini, e poi mi chiamo Ashton! Smettila di chiamarmi come mio nonno!"
Si guarda le unghie smaltate di un rosso accesso "Mh bel nome"
Sbuffo infastidito "Ora raccontami tutto quello che sai"
"Io? Beh... Mi sono trovata in questo mondo subdolamente fuori moda, a quanto pare sono la tua prozia e basta"
Ah.
"E che cosa sei?"
Alzò gli occhi al cielo "Un umana ovvio!"
Le conficco una mano in mezzo al petto, attraversandola "A me non sembra"
"Sono un fantasma geniaccio!"
Che. Figo.
Potrei fare tutte quelle serie televisive fighe, oppure farne una tutta mia 'Ashton Irwin e i suoi fantasmi' che roba!
Jessie mi schiocca le dita in faccia "Comunque, mi devi aiutare a trovare la mia collana, vedi ha un valore affettivo altissimo" Sotterra la testa nelle mani "E che posso fare io? Per quanto ne posso sapere questa collana potrebbe essere anche in Cina"
Jessie sbuffa "Ma io so che è qui"
La nostra chiacchierata viene interrotta dall'entrata della Celebrante, che con uno sguardo preoccupato e un po' indeciso avvisa che la polizia sta per arrivare.
Merda, e ora? Le cose si fanno serie, lancio uno sguardo a Jessie e le dico a denti stretti "Quando c'è la polizia suggeriscimi quello che dovrò dire"
"Oh ma che onore!"
Nel mentre una macchina della polizia è arrivata.
Jessie si alza dalla panchina e mi strizza l'occhio, "Ci vediamo direttamente là pronipote"
E si dissolve nell'aria.
Fisso incantato il punto dove è sparita, ripenso al fatto che potrei aprire una trasmissione tutta mia sui fantasmi, beh di certo fruttuerà di più della mia attività con Louis, quello stronzo... Se lo vedo lo strangolo, giuro.
Esco dalla Chiesa, un agente richiede i miei documenti e in mi fa accomodare nell'auto, ora devo stare attento a quello che dico, se scoprissero che tutto quello che gli dirò é solo un enorme bugia mi potrebbero arrestare loro stessi per aver denunciato un fatto falso.
Arrivati alla Caserma mi fanno sedere in una di quelle sale spoglie che si utilizzano per gli interrogatori, un omone grosso e sicuramente orientale entra nella sala, si piazza davanti a me "Salve, sono il commissario Hood, ora lei deve dirmi cosa ha visto o udito"
Si siede pesantemente dall'altro lato del tavolo.
Mi guardo intorno, non c'è nessuna traccia di Jessie, eppure mi aveva detto che era già qui!
Dove cavolo si è cacciata?

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