Capitolo 49

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RUBY

Uno alla volta, uomini, donne e bambini, che fossero trasformati o meno si inchinarono al mio cospetto.

Io però, non guardai loro, continuai a fissare l'uomo che avrebbe dovuto essere il migliore amico di mio padre.

Tirai fuori i denti e feci un piccolo ringhio. Arya di fianco a me crebbe ancora per poi posizionarsi di fronte a me.

"Seguitemi" ci disse, tenendo gli occhi puntati nei miei.

Iniziammo a camminare in mezzo alla città seguendo l'Alfa finchè non giungemmo a una piccola casa fatta di legno e che aveva un bel camino fumante.

Ci fece entrare e ci posizionammo tutti nel piccolo salotto.

"Devi trasformati se vuoi parlare."

"Riesco a parlarti anche così" gli penetrai nella mente e gli instillai questo pensiero dentro.

"Va bene. Però trasformati per favore. Così sentono tutti."

Così mi ritrasformai. Quando accadde, addosso avevo un vestito molto elegante completamente rosso e degli stivali di pelle con dentro il pelo.

Mi girai verso i ragazzi: "E' fighissimo. Adesso quando mi trasformo ho addosso dei vestiti super comodi!"

Poi stirai le labbra in una smorfia piatta e mi rivolsi all'uomo: "Chi è lei?"

"Alfa Marcus" sospirò "Re James era il mio migliore amico. Mi diede l'incarico di proteggere Lancedes poco prima di partire per l'altro mondo."

"Adesso mi crede?"

"Non posso non crederti. Comunque datemi pure del tu, se no mi fate sentire troppo vecchio."

"Papà, chi hai portato con te?" una voce melodiosa sopraggiunse dal piano di sopra e sentii dei passi scendere velocemente le scale.

Una bambina, che avrà avuto all'incirca sette anni, con i capelli lunghi, neri e lisci tirati indietro da un cerchietto brillantinoso ci venne incontro sorridente -anche senza un paio di denti-.

"Savannah, loro sono..." si fermò perché oltre al mio nome non sapeva niente suoi accompagnatori.

"Principe Jughead Thomas Costner. Lieto di conoscerla signorina."

"Oh, un Costner, allora, dimmi, com'è essere un vampiro?"

Jughead stava per rispondere quando io li interruppi: "Io sono la Principessa Ruby Josephine Emily Cooper" poi indicai Arya "Lei è Arya, il mio Dirkën... Là fuori invece c'è Sunshine."

"Aspetta... un Dirkën? Oddio. Aspetta. Questo significa che sei... Questo significa che sei"

Isabelle non aspettò che la bambina finisse di parlare e si intromise: "Io invece sono Isabelle Madeline Corinne Debussy."

"Sei una principessa anche tu? A me sarebbe piaciuto esserlo, ma papà mi ha sempre detto che non potevo, perché un giorno sarebbero arrivati i figli di James e allora li avrebbero fatti loro i principi o le principesse."

"No, io non sono una principessa, ma, ognuno può essere una principessa a modo suo, no?"

"Allora, cosa sei? Non sei un licantropo, lo sentirei, non sei un vampiro e nemmeno una sirena... La fuori c'è un drago, ma sembra più legato a Ruby che a te. Quindi, cosa sei?"

Rimasi molto colpita dallo spirito d'osservazione di quella bambina e pensai che se anche non fosse stata una principessa, sarebbe potuta diventare un'ottima guerriera.

"Io sono umana" la bambina sobbalzò, ma non si allontanò, anzi, si mise esattamente di fronte a Belle e poi disse semplicemente: "Quindi tu sei come me?"

La ragazzina fece un sorrisetto che aveva un che di nostalgico. "Non ho mai incontrato nessuno come me."

Suo padre sobbalzò e disse: "Savannah, è diverso, lei è un'umana perché è nata sulla Terra. Tu invece perché sei speciale, esattamente come tua madre."

La bambina osservò il padre con due occhioni grandi: "Quindi tu dici che io e la mamma siamo nate senza poteri perché siamo speciali?"

"Dico proprio così... adesso vai a letto che noi grandi dobbiamo parlare di cose serie."

"Ok..." poi mentre mi passava di fianco mi disse una frase all'orecchio che mi fece raggelare il sangue nelle vene: "Non siete al sicuro mia Regina. State attenta, il sangue scenderà velocemente a valle."

Poi si allontanò come se nulla fosse, continuando a saltellare da un piede all'altro.

The Pendant of Werewolf's QueenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora