Capitolo 52

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RUBY

Sunshine si librò alta nel cielo e sperai veramente che nessuna delle due si facesse male.

Poi mi girai verso Jughead "Seguimi" e mi incamminai verso le stalle "Marcus ha detto di prendere i cavalli. Poi appena ci trasformiamo loro se ne andranno da soli."

Jug annuì. Una volta arrivati prendemmo un cavallo a testa e montammo in groppa.

Mi voltai verso Arya e le parlai attraverso la mente "Trasformati, e stammi vicina."

Ricevetti un muto assenso attraverso i suoi occhi dorati.

Poi dissi a Jug "Tu vai a destra. Io vado a sinistra. Ci vediamo in battaglia. Non morire per favore" E partii velocemente.

Sentii Jughead dirmi qualcosa, ma si perse nel rumore del vento.

***

Lo spettacolo che mi si parò davanti una volta arrivata nella valle fu orribile.

Corpi giacevano massacrati e schiacciati su tutto il campo di battaglia, rendendo la splendida valle, un luogo agghiacciante.

Savannah aveva ragione, la valle si era coperta di sangue.

Attorno a me c'erano solo i morti. Poi sentii gli urli, mi voltai e feci galoppare il baio giù per la discesa fino alla cascata.

Di fianco ad essa, guerrieri, sia in forma animale che umana, combattevano per proteggere Lancedes.

Nel cielo volavano almeno una decina di draghi ed ebbi paura per Isabelle e Sunshine. Sulla terra invece, c'erano così tanti combattenti che era impossibile contarli. Almeno duemila tra vampiri e drasland, non meno di ottocento per i licantopi.

Eravamo in netta minoranza.

Poi sentii uno spostamento d'aria di fianco a me e notai un vampiro che tentava di calare la sua spada sulla mia testa. Nello stesso istante un lupo mannaro si lanciò contro di lui e gli staccò la testa con un semplice morso.

Scesi dal cavallo. Tirai fuori la spada, tenendo arco e frecce per quando sarebbero state veramente utili.

Iniziò una specie di danza, in cui ogni volta che ti giravi ti fronteggiavi con un nuovo avversario.

Ogni volta che la spada ne andava a colpire un'altra, scintille schizzavano nell'aria.

Ad un certo punto, dopo non so quanto tempo e dopo varie parate, il braccio cominciò a dolermi. Non riuscivo più a reggerne il peso e a ricevere stoccate.

Poi sentii un dolore acuto al fianco destro ed il sangue iniziò a colare giù.

Per poco non caddi per terra, ma Arya si lanciò di fianco a me giusto in tempo per riuscire ad aggrapparmi a lei.

L'uomo che mi aveva colpito mi fissava senza un briciolo di compassione. Non appena il mio Dirkën si assicurò che riuscissi a stare in piedi si voltò verso il mio assalitore e scoprì i denti.

Iniziò a soffiare e ogni secondo che passava cresceva di qualche centimetro.

Subito dopo, il vampiro si trasformò e cercò di volare via. Arya però fu più veloce e facendo un balzò in Arya lo prese e con un veloce morso, lo uccise.

Nel cielo intanto le nuvole si stavano scurendo e ogni pochi minuti cadevano dal cielo i draghi nemici. Di Sunshine e Belle ancora nessuna traccia.

Feci appena in tempo a schivare lascia dell'uomo che tentò di schiantarmela in testa e in quel preciso momento capii che era il momento di usare le frecce.

In pochi secondi abbattei almeno una decina di uomini. Però, non fui abbastanza brava.

Vidi l'Alfa Marcus combattere corpo a corpo con un drasland. Dietro di lui, però, ne comparse un altro, che gli tagliò la gola di netto.

"Papà!" il grido disperato della piccola Savannah risuonò per tutta la valle. Vidi la scena al rallentatore. La bambina iniziò a correre da dietro l'albero dove si trovava e scese velocemente la vallata.

Mi trasformai, corsi verso di lei e la feci salire sul mio dorso.

Ricominciai a correre e mentre lo facevo per allontanare la ragazzina dal campo incontrai Jughead.

Così, velocemente, mi ritrasformai e feci scendere Jug dal cavallo. Subito dopo feci salire la bimba in lacrime e dissi al cavallo: "Portala oltre il paese, ci incontreremo al di là della distruzione" sperai capisse e ricominciai a correre.

Il fianco cominciò a dolermi in modo insopportabile e sperai veramente che il taglio fosse in realtà, solo una ferita superficiale.

Avevo quasi raggiunto la cascata, quando dal cielo scese in picchiata un drago nero, che venne a posarsi di fronte a me.

Sentii gli occhi cambiare colore e Arya soffiare di fianco a me.

"Ciao nipotina."

"Oh... ma ciao mio zietto preferito" feci un ghigno.

"Sei felice di morire?"

"Mmmm... non saprei. E tu?" in quel momento Sunshine scese dal cielo e facendo un avvitamento mozzafiato afferrò Storm con gli artigli e lo lanciò giù per la cascata.

Isabelle mi fece un sorriso tirato, nonostante il braccio ferito e la spada insanguinata che teneva in mano. Poi, Sunshine scese giù per la cascata ad inseguire Storm.

Notai, che intorno a me, le figure che giacevano a terra moltiplicavano, mentre quelle in piedi diminuivano.

Poi di fronte a me si pararono le ultime due persone che avrei mai voluto combattere in battaglia. Così, mi voltai verso Arya e sussurrai semplicemente: "Occupatene tu" poi mi allontanai.

Iniziai a correre per riuscire ad individuare Jughead. Ma non lo vedevo da nessuna parte.

Le pile di morti continuavano ad aumentare ed io speravo vivamente che lui non fosse lì in mezzo.

Subito dopo, una spada mi si conficcò in mezzo alle costole.

Urlai.

Mi voltai, e con quel poco di forza che mi era rimasta mi trasformai e osservai colui che aveva tentato di uccidermi.

Le zampe cominciarono a tremarmi, ma io rimasi comunque in piedi a fissare il padre di Jughead, Alexander Costner.

"Sei stupita, eh, mia Regina?" fece una smorfia di scherno "Non te lo aspettavi, vero? Che tutto ciò fosse partito da me."

Sinceramente no, ma non gli avrei dato la soddisfazione di saperlo.

"Io non avevo niente contro di te... veramente. Ma non potevo permetterti di diventare regina dell'intera Worend.

Non stetti più ad ascoltarlo e così, cercai di alzarmi per fare un passo in avanti, ma caddi di muso.

"Vedi... Non sei nemmeno abbastanza forte per essere regina. Chi la vorrebbe una regina che uccide la metà dei suoi sudditi."

La rabbia prese il sopravvento. Il pendente iniziò a bruciare, sentii ogni singolo pelo drizzarsi e feci un ringhio.

Poi, lo attaccai. Lui cercò di riutilizzare la spada, ma io la afferrai con i denti e la scagliai lontana.

Lui mi guardava allarmato come se vedesse la morte camminare verso di lui. Ed era così. Io ero la sua morte. E sarei stata l'ultima cosa che avrebbe visto.

Poi gli saltai al collo, ma lui fu più veloce e si trasformò. Tentò di morsicarmi, ma io riuscii a voltarmi ed a ucciderlo.

Subito dopo le forze mi vennero da meno e caddi per terra. Prima di finire nell'oblio sentii solo una cosa. Una voce che risaliva dalla parte più profonda di tutta Worend.

"La profezia si è avverata. I lupi si sono schierati, la regina è ascesa e solo uno degli eredi al trono è sopravvissuto. Oggi, inizia la nuova era, colei che dei rubini porta il nome sarà ricordata come RossoSangue. Esattamente come quello dei suoi occhi e il rosso del sangue versato."

The Pendant of Werewolf's QueenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora