Capitolo 2 - La prima minaccia

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Arrivata a casa, Samantha si gettò sul divano per poi addormentarsi, ma al suo risveglio trovò l'intero appartamento tappezzato di fotografie molto private della donna, era ovvio, al momento del suo arrivo Samantha e sua figlia non erano sole in casa. In preda al panico, ella decise di chiamare la polizia, senza sapere che una volta sbloccato il cellulare, al posto del classico sfondo predefinito ci avrebbe trovato un collage di foto di lei stessa mentre dormiva con al con al centro una scritta rosso sangue che citava una frase, ossia «Non sarai mai sola» con l' emoji del diavolo che sorride.
Dopo questo Samantha prese sua figlia Rose e si recarono nel piazzale dietro il loro condominio dove si trovava un pub che stava dando una festa di riapertura dopo le ferie, ma questo non risolvette niente perché tra la folla c'era una persona alta almeno un metro e ottanta che senza farsi riconoscere sbatté un calice di cristallo a terra e dopo essersi assicurato che i dj stavano ancora riproducendo musica ad alto volume prese il frammento di vetro più grande e tagliò profondamente la pancia di Rose che si accasciò sul pavimento circondata da una pozza di sangue che si andava espandendo sempre di più.
Mezz'ora dopo, Samantha si rese conto che qualcosa di nuovo non andava, in particolare non sentiva più la mano di sua figlia che stringeva la sua, ed immediatamente iniziò a cercarla per tutto il piazzale. Dopo circa otto minuti la regista iniziò ad avvertire la sensazione di bagnato alle caviglie e pensò che qualcuno aveva rovesciato un drink e le calze lo avevano assorbito, ma non appena piegata per vedere la situazione vide che quello che aveva bagnato le sue caviglie era sangue, in un secondo si rese conto che stava camminando sul corpo di sua figlia, ormai priva di sensi.

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