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Delia pov

"Devi scegliere Delia."
"Ciò che hai imparato ora devi metterlo a frutto"
"Fallo per loro Delia"
"O la vita O la morte"
Disse e così avanzo verso di me. Prendendo tutto. Nutrendosi delle mie paure. I miei urli erano musica per lui, la più bella melodia di Beethoven.

Mi risvegliai in un bagno di sudore.
I ricordi della sera precedente mi ritornano in mentre come uno tsunami. Le sue mani, i suoi occhi e il suo sorriso.

Avevo scelto e la paura di aver preso la decisione sbagliata era un macigno che mi portavo dietro. nei giorni precedenti mi allenai e mi preparai a affrontarlo ma quando me lo ritrovai davanti tutto quello che avevo imparato scomparve.

Lui era così, ti suscitava ansia e terrore. Un sadico, la persona più crudele che abbia mai conosciuto, non che io non ci vada piano con chiunque mi capiti a tiro, ma quando lui mette le mani su di te, nel suo sguardo è presente solo puro godimento e piacere.

Ieri, mentire a Chloe, mi ha fatto sentire una pessima amica ma penso che lei abbia capito che ho fatto tutto ciò per loro e per salvarli da Kevin. La mattina seguente alla bugia mi alzai e senza che lei se ne accorgesse uscii, avevo scelto di lavorare per lui e con lui, assecondando a tutte le sue richieste.

"Qual'è il programma per oggi Signore" chiesi cercando di non dare a vedere il mio disprezzo e il mio odio.  "Ho bisogno che tu vada a trovare Oliver. Mi deve dei soldi, lo stronzo è scappato senza pagarmi l'ultima volta. Non ucciderlo, devi solo fargli ricordare chi comanda." Mi parlo senza neanche staccare gli occhi dai documenti che stava firmando, l'unica cosa che feci era annuire e andarmene portando a fine ciò che mi aveva chiesto Kevin.

Bussai a casa di Oliver, il capo della mafia francese. Non pensavo aspettasse una visita, infatti appena mi vide cercò qualsiasi qualsiasi motivazione per scusarsi del suo "abbigliamento poco consono in occasione di una visita così bella" a detta sua. Gli dissi che non importava e che non era così poco consono come pensava, era vestito con dei pantaloni grigi e una felpa nera ovviamente senza scarpe ma con dei semplici calzini bianchi.

Parlai e minacciai Oliver ma non capivo il perché lui fosse così tranquillo, gli avevo puntato addosso una G40 eppure sembrava non interessarsi ad essa.

"Senti Delia, io so che sei qui per affari e per salvarti il culo, ma puoi dire a quel figlio di puttana che i soldi erano miei. Il carico era diretto a me, lui ha solo intralciato il percorso chiedendomi soldi per riprendermelo. Io non ho cominciato una guerra solo perché ho problemi interni. Ma se torna qua a rompere le palle o manda qualcun altro a farlo per lui gli pianto un proiettile in testa." Non potei fare altro che abbassare la pistola e andarmene.

Tornai da Kevin e gli riferii ciò che mi aveva detto Oliver, ma non la prese bene infatti mando Ryan il suo miglior tiratore a casa sua, penso che Oliver non farà una bella fine ma questo non è un problema mio.

Qualche ora dopo aver sbrigato le ultime faccende per lui, tornai a casa. Chloe non c'era sta sera, fratelli in America amici con loro, quindi sarei stata da sola tutta la sera. Peccato che a casa mi aspettava ben altro di pizza sul divano e film d'amore. 

Il trio dei dannati Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora