͓̽T͓̽e͓̽r͓̽r͓̽a͓̽ ͓̽d͓̽i͓̽ ͓̽S͓̽i͓̽e͓̽n͓̽a͓̽

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POV JIMIN


La sala versava in un silenzio lancinante, pungente come aghi di spillo contro il cranio.Doleva quasi sentire il nulla frapporsi tra un fruscio e l'altro generati dai sospiri degli hyung che venivano leggermenti nascosti, attenuati dalle lacrime di taehyung.

Jungkook sedeva di fronte a me, aveva un aria ricolma di paura e disagio , mentre io studiavo i movimenti poco lineari delle persone di fronte a me.

"Sarà meglio che io inizi fin dall'inizio". Mormorai, mentre i pochi rimasti mentalmente iniziavano a prendere posto l'uno di fronte all'altro.

Rivolsi il mio sguardo su jungkook,i capelli mossi avevano una legatura nei capelli più lunghi, accentuando un codino fatto frettolosamente, ed un il maglioncino beige sopra l'uniforme sportiva. ''Magari jungkook può darmi una mano» proposi titubante.

Le sue iridi si fecero piu grandi,e con grande stupore da tutti noi, iniziò a balbettare. Come potevo solo sperare che fosse cambiato, era tutto inutile. Aggrottai le sopracciglia, sospirando e mugugnando la pessima decisione presa qualche secondo prima.

Sì schiari' la voce, delineando definitivamente i nostri rapporti. ''purtroppo,in più occasioni, sono stato vulnerabile alla situazione,ma credo che in questo caso,abbiamo bisogno del vostro totale supporto'' iniziò a parlare, e con grande sorpresa,si colpevolizzò.

''È stata gran parte tutta colpa mia, ho giocato con i sentimenti di jimin,e siamo arrivati a questa conclusione'' il mio battito cardiaco si destabilizzò,era la prima volta che jungkook determinava il nostro rapporto come un ''gioco di cattivo gusto''.

Le mie iridi si fecero più sottili,il mio respiro più affannato, sentendo flebilmente il ticchettio dell'orologio appeso dietro le mie spalle,designando un quadro cupo e di disagio. Presi un profondo respiro,iniziando a parlare, finalmente.

''Dopo che io e jungkook abbiamo preso le distanze l'uno dall'altro,ho iniziato ad usare dei medicinali appositi per dormire, andando avanti..'' mi bloccai, era decisamente troppo presto per parlarne, non mi sentivo ancora pronto.

Una mano vicina si fece strada tra i miei palmi,accarezzandone dolcemente la pelle, i miei occhi vacillarono tra quelli lucidi di taehyung, incurante di ogni sua consapevolezza. Presi un profondo respiro, percependo un veloce aumento dei battiti, dire che ero terrorizzato,era decisamente un eufemismo.

Schiari' la voce, riprendendo il discorso,questa volta, i miei occhi erano fissi tra il contatto delle nostre mani. ''andando avanti..ecco,la situazione mi è sfuggita di mano, ho inziato ad assumere farmarci solo per avere meno stabilitata' emotiva, non riuscivo ad andare avanti,sapendo cosa mi aveva fatto passare jungkook.''

Non riuscì a decifrare le mie lacrime,se per vulnerabilità o per il forte disagio che mi aveva messo l'ammissione dei miei sentimenti a riguardo. Non diedi nemmeno il tempo di cogliere le iridi lacrimanti di jungkook,che dovetti distogliere lo sguardo.

''Non riesco a fare niente ormai senza le mie pillole,non riesco a trovare la forza per alzarmi il mattino,mettere qualcosa sotto i denti o semplicemente concentrarmi per lavorare in studio... sono un farmacodipendente.''

L'ammissione mi parve più lunga del dovuto, ci fu un breve caos dentro di me, la mia mente si annebbiò poco a poco,cessando definitivamente di fare rumore.

''quando è stata l'ultima volta che ne hai fatto uso'' intervenne yoongi, scrutatore come pochi in quella sala.

''circa una settimana,la sera in cui jungkook e taehyung mi portarono via dalla casa di taemin,ero in astinenza.'' Spiegai, deciso come non mai di dare delle reali spiegazioni.

Guardai furtivamente taehyung, la quale col capo basso, mi diede l'ennessima carezza sulla mano.

''io sapevo tutto..''chiari' taehyung, e con ormai consapevolezza annui',mentre con dissolutezza visionai il volto ricolmo di lacrime di jeon jungkook.

𝐁𝐎𝐑𝐍 𝐒𝐈𝐍𝐆𝐄𝐑Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora