22. Contrattacco

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Dart
Questa è davvero la fine.
Questo è il mio unico pensiero mentre il braccio del Wendigo si abbatte su di me.
Non mi importa tanto della mia vita, ero pronto a morire quando ho deciso di entrare in una squadra di cacciatori, ma speravo di riuscire a salvare più vite.
Soprattutto Kitsuna, non poter più essere in grado di salvarla è il mio più grande rimpianto. Spero che riesca a sopravvivere anche senza il mio aiuto. E che riesca a trovare qualcun'altro che la ami tanto quanto la amo io.

Ma, mentre tutta la vita mi scorre davanti agli occhi, gli artigli del Wendigo si fermano a pochi centimetri dal mio volto, bloccati da uno stivale.
«Sarete anche giovani e prestanti ma affrontare un Wendigo senza la magia mi sembra un po' troppo anche per voi» scherza Narrow «per fortuna che il mio Passo d'aria non può essere tagliato da nessuna lama o artiglio»
«Meno chiacchiere e più salvataggi» lo rimprovera una voce familiare alle mie spalle. Nia!

Narrow mi afferra per il colletto e, con un paio di rapidi salti sull'aria, mi allontana dalla creatura. Un attimo dopo, dall'ombra circolare che è comparsa sotto i piedi del mostro, compaiono quattro lunghe zanne simili a denti di balena, che trafiggono le gambe e un braccio destro del Wendigo.
Stavolta la creatura urla per il dolore e cerca di spezzare le zanne con il braccio libero ma, con un sibilo, Tira sfreccia nell'aria e gli trapassa la mano da una parte all'altra. Un attimo dopo Mylah si scaglia contro il mostro e colpisce di nuovo il pugnale conficcato.
Con un lampo viola e una serie di inquietanti scricchiolii l'arto del Wendigo si distende in maniera innaturale verso l'esterno «Non sperare che abbia finito, non smetterò fino a quando non ti si staccherà il braccio» urla Mylah continuando ad usare Spingi.
Ogni colpo inflitto causa una serie di scricchiolii sempre più forti, provenienti in particolare dalla spalla della creatura, che minaccia di spezzarsi nel giro di pochi secondi.

Con un ruggito di dolore e rabbia il Wendigo riesce a spezzare una delle zanne di Mia e a liberare il braccio, destro che però viene bloccato dal Passo d'Aria di Narrow prima che possa ferire Mylah. «Dart, tocca a te dare il colpo di grazia» ordina Narrow.
Faccio uno scatto verso il mostro. Non posso usare la mia spada, è bloccata troppo in profondità. Devo improvvisare.
Afferrò il pugnale di Nepto e lo estraggo dalla spalla del Wendigo.
Con un urlo colpisco la creatura, mirando alla gola ma il mostro, un attimo prima che riesca a colpirlo, mi soffia addosso col suo alito gelido, congelandomi istantaneamente l'umore acqueo negli occhi. Il mondo diventa sfocato mentre mi ritraggo e mi sfrego gli occhi cercando di togliere il ghiaccio che si è formato.

Davanti a me sento i grugniti di Narrow e Mylah che combattono.
Ogni volta che Spingi colpisce Tira il colpo riverbera come un'esplosione, seguito subito dopo dagli scricchiolii delle Zanne di Mia. Il Wendigo ha già rotto una zanna e probabilmente è in grado di fare lo stesso anche con quelle che gli trafiggono le gambe. Sicuramente lo farà tra poco.
Non ho il tempo di pulirmi gli occhi.

Allungo la mano verso la creatura.
Non appena tocco il suo ventre gelido un brivido mi attraversa il braccio, per poi diffondersi in tutto il corpo.
Non sono ancora così abile da colpirlo ad occhi chiusi, quindi questo è tutto quello che posso fare.
La mia mano risale il suo petto seguendo la curvatura delle costole.
Gli stessi movimenti che ho fatto decine di volte ai miei pazienti. Ma stavolta li faccio per uccidere, non per salvare.
Ecco la punta dello sterno. Devo spostarmi di pochi centimetri più a destra. Uno, due e tre. Ecco dove devo colpire, tra la seconda e la terza costola. Ed è proprio lì che affondo il pugnale. Esattamente dove c'è il cuore ricoperto di ghiaccio del Wendigo.

Ma il pugnale viene bloccato dallo spesso strato di ghiaccio. Provo a pugnalarlo più volte, colpendo sempre lo stesso punto con una precisione che solo i chirurghi e gli assassini possono avere.
Ma riesco solo ad intaccare a malapena il guscio di ghiaccio.
Non sono abbastanza forte da romperlo, l'ultima cosa che posso fare è piantare di nuovo il pugnale nella ferita e spingere con con tutte le mie forze, pregando che un miracolo mi permetta di spezzare questa barriera che non accenna a cedere.

Proprio in quell'attimo qualcosa di caldo passa accanto al mio volto, sciogliendo il ghiaccio che si era formato nei miei occhi.
Quando li riapro vedo una torcia bruciare nella ferita accanto al mio pugnale.
Istintivamente mi volto per capire chi la tiene in mano e vedo Nepto, ricoperto di graffi ma con uno sguardo di trionfo fatto di fuoco e acqua.

Il Wendigo grida per il dolore e la paura mentre affondiamo il pugnale e la torcia dentro il suo petto. Come ultimo tentativo di resistenza ci sputa addosso un fiotto di sangue che colpisce Nepto in pieno volto, nonostante il sangue negli occhi però lui continua a spingere sempre più in profondità la torcia, sciogliendo il guscio di ghiaccio come se fosse burro.
Infine, dopo un lasso di tempo che mi sembra durare giorni, il pugnale che stringo in mano trapassa il cuore del mostro.

Occhi notturniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora