XXXVII

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«Tu quale sceglieresti?» mi domandò posizionando le varie pagine con i prototipi della copertina di Dangerous, disegnati dall'artista Mark Ryden, sul tavolino di fronte a lui.

«Beh, non so Mike, sono tutti così particolari!» misi subito le mani avanti, non avrei voluto avere un ruolo così importante nella scelta. Era il suo disco e io non volevo affatto condizionarlo.

«Dai non tirarti indietro proprio adesso! Dimmi quale preferisci, mi sono già fatto un'idea ma ho bisogno di un parere esterno!»

«Va bene!» mi sedetti accanto a lui, sul piccolo divano dietro al tavolino, agghindato con ninnoli a tema Mickey Mouse.

Ispezionai con cura tutti e cinque i disegni cercando di analizzarne bene i dettagli, per quanto mi fosse possibile, poi ne indicai uno.

«Ah, sì? Avrei giurato che avresti scelto quest'altro, mh

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«Ah, sì? Avrei giurato che avresti scelto quest'altro, mh.» pronunciò assumendo un'espressione dubbiosa.

«Mike, la scelta deve essere solo tua. Devi scegliere tu quello che ti rappresenta di più.»

Ricominciò ad osservali tutti di nuovo, in silenzio, ogni tanto alzandosi e marciando in cerchio per la piccola sala dove ci trovavamo.

«Perché proprio quello là?» mi chiese.

«Perché mi ricorda il cerchio della vita: la bambina che tiene il teschio di questo animale preistorico tra le mani, la rappresentazione perfetta della dicotomia tra la vita e la morte, un cerchio che però è destinato a non chiudersi mai.»

Sembrò apprezzare il mio intervento, mi fissò per svariati secondi con un'aria impressionata e fiera.

Erano passati ormai cinque mesi da quando aveva dispensato quelle poche indicazioni all'artista Mark Rayden, a proposito degli elementi che avrebbero dovuto essere presenti nei disegni: il tema del circo e l'ammirazione per il suo inventore, la passione per gli animali, e i suoi occhi che dovevano dare l'impressione di dominare tutto dall'alto; specificando di utilizzare tutto ciò che aveva sentito dire su di lui per riempire il tutto di particolari e di mistero.

«È questa. È decisamente questa la futura copertina del mio disco!» balzò d'improvviso dal divanetto, bloccando una mano sul fianco e tenendo stretto uno dei disegni nell'altra.

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