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Era ormai da molto tempo che Yoongi si era rinchiuso nel suo ufficio senza nemmeno degnare di una parola suo marito che ormai era fuori la porta della stanza da più di dieci minuti non sapendo se entrare oppure no... Sospirò alla fine bussando ma non ricevendo risposta e questo lo portò ad aprire ed entrare trovando il moro seduto alla sua sedia mentre guardava fuori la finestra.
"Yoon..."
"Cosa vuoi?"
Ancora un altro sospiro uscì dalle labbra di Jimin avvicinandosi alla scrivania.
"Possiamo parlare?"
"Di cosa vuoi parlare? Che mi hai impedito di ucciderlo?"
"Yoon cerca di capire non era il posto giusto..."
Yoongi si girò a guardare il marito con rabbia.
"Me ne sbatto del momento giusto... Lui ha ucciso mia madre... L'unica donna che io abbia mai amato... Lui..."
Jimin guardò colui che era suo marito sentendo nelle sue parole tutta la tristezza e il dolore nell'aver perso sua madre da colui che chiamava padre.
"Lo so ma non potevi fare niente lì... Eravamo sotto controllo e i suoi uomini erano nascosti e pronti ad intervenire... Però possiamo agire adesso e pensare a un piano..."
"Un piano? Per fare cosa? Andargli contro quando lui ha tutti che lo difendono? Hai visto al funerale c'era la metà di tutte le persone che lei conosceva e aveva aiutato... Le hanno voltato le spalle..."
Il castano si avvicinò facendo il giro della scrivania prendendo il suo viso tra le mani puntando il suo sguardo nell'opposto.
"Lo so... Ma tu devi capire che lui ha in mano la vita di molti, nessuno si sarebbe azzardato di andargli contro se non solo gli anziani che erano presenti... Ma non devi pensare a ciò perché bastava che c'ero io e c'eri tu... Questo era ed è più importante..."
"Jimin lei non meritava ciò... Lei voleva lasciare questo mondo... Ma ancora una volta lui non l'ha permesso... Dovevo proteggerla e invece ha protetto lei me..."
Lacrime silenziose scesero che vennero asciugate da i pollici di Jimin che poggiò la fronte alla sua.
"Ti prometto che la pagherà Yoon... Pagherà per tutto quello che ci ha fatto..."
Yoongi portò le mani dietro la schiena del castano avvicinandolo a lui nascondendo il viso nell'incavo del suo collo, tra i due sapeva bene che suo marito era quello più forte anche se non lo dava a vedere... Lui lo era ma non così tanto.
"Non so cosa farei se tu non fossi qui..."
"Te lo dico io... Ti lamenteresti ogni tre per due..."
I due ridacchiarono rimanendo così abbracciati ma il loro momento venne interrotto dal suono del telefono di Yoongi, sbuffando si staccò prendendolo e stringendo il telefono quando vide chi era mostrandolo al castano.
"Rispondi e vediamo cosa vuole..."
Accettò la video chiamata vedendo subito in primo piano il padre che ghignava divertito.
"Ohhh ci hai messo molto a rispondere.... Ti disturbo figliolo?"
"Tu sei un disturbo continuo... Cosa cazzo vuoi?"
L'uomo ghignò ancora di più spostando la video camera del telefonino puntandola su due figure che all'inizio per via che erano nascoste nell'ombra non si capiva bene chi fossero ma non appena li fecero avanzare sia Jimin che Yoongi sgranarono gli occhi.
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Dangerous games
Fanfiction♥️♠️♦️♣️ In amore si dice che si deve sempre lottare... Ma se l'amore non vi è allora cosa si deve fare? Lottare per la propria vita e per ciò che ci sta a cuore ecco cosa si fa... Nel mondo della mafia questo e il messaggio a cui tutti si a...