❝Ｉ ｌｏｖｅ ｙｏｕ ｔｈｅ ｆｉｒｓｔ ｔｉｍｅ， Ｉ ｌｏｖｅ ｙｏｕ ｔｈｅ ｌａｓｔ ｔｉｍｅ❞
𝙐𝙇𝙏𝙍𝘼𝙑𝙄𝙊𝙇𝙀𝙉𝘾𝙀, 𝘓𝘢𝘯𝘢 𝘋𝘦𝘭 𝘙𝘦𝘺
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«Devi sapere una cosa» inizia a disegnare delle stelle sulle mie cicatrici «Tutti abbiamo le nostre cicatrici, visibili o m...
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10. 𝓕𝓪𝓻𝓯𝓪𝓵𝓵𝓮
"Happiness is a butterfly Try to catch it like every night It escapes from my hands into moonlight"
Sono passate ventuno ore da quando le labbra di Regulus hanno toccato e assaggiato le mie. O più precisamente, ventuno ore e sedici minuti.
Controllo l'orologio da polso, che segna le cinque e venticinque. Sospiro e abbasso il braccio, stringendomi e quasi nascondendomi nel mio cappotto beige.
Sento ancora le sue labbra sulle mie. Una sensazione strana si fa strada lungo il mio ventre, ed è così forte che, stupidamente, copro il mio stomaco con la mano inguantata fino alle nocche. Infatti, i guanti che indosso sono stati tagliati, qualche anno fa, da una piccola me e da un piccolo Sirius, i quali volevano entrare a far parte di una "Band Rock 70s". E per farlo, naturalmente, dovevamo farci notare...E quelli furono i peggiori anni della mia vita. Ma lasciamo stare.
La mano libera la allungo verso la sciarpa, la quale porto sulle mie labbra, per non sentire più il suo sapore.
Torturo le mani, spellando la pelle intorno alle unghie mangiucchiate.
Non ci voleva proprio, dannazione. È difficile da spiegare, ma sento come se qualcosa, dopo questo bacio, fosse cambiato. Come se questo bacio mi avesse svegliata. Conoscete tutti la favola della Bella Addormentata nel Bosco, no?
La bellissima principessa si punge con l'ago, cade in un sonno profondo e nessuno sa come risvegliarla. Ma poi, arriva il principe azzurro che rimedia con un bacio.
Tutte cazzate che raccontiamo ai bambini. Personalmente, da persona realista quale sono, se mai dovessi avere figli o dovessi ritrovarmi a raccontare una fiaba ad un bambino, gli racconterei la versione dei fratelli Grimm.
Si traumatizzeranno? Peccato, la vita è peggio il triplo. Placatevi, ragazzi, sono solo realista. Non biasimatemi.
Avvicino l'unghia dell'indice alle labbra e inizio a morderla; poi passo alla pelle attorno, mangiandola fino ad essere costretta a dovermi pulire il dito dal mio stesso sangue. Mando giù quella piccola e aspra gocciolina rossa, prima di alzare la mano in saluto verso i miei amici.
