Sono una ragazza normalissima in una città non troppo normale. Persone dubbiose con scheletri nell'armadio girano nella piazza guardandoti come per accusarti di qualcosa. I ragazzi credono di dover fare i cazzoni e le ragazze mettono in mostra un po' troppo di loro. Gli anziani ti disprezzano perchè loro alla tua età facevano grandi cose e tu invece sei in piazza a ridere con gli amici. Le mamma non capiscono come ti abbiano potuto educare delle persone civili perchè magari dici parolacce e butti una carta per terra. Gli uomini pensano che tu sia troppo piccola per far tutto: dall'andare in giro ad avere un telefono. Capite perchè odio questo posto? Magari poter sfuggire da qui e andare lontano senza mai girarsi. Ma perderei troppo: la mia famiglia, un ragazzo, le mie amiche e la scuola. Oh si la scuola. Forse la cosa chei mancherebbe più. Non fraintedetemi, non sono una secchia anzi, ma lì ho conosciuto persone stupende che non mi giudicano troppo essendo nella mia stessa situazione. Perchè si, se fai il classico dove abito io sei la peggior specie di persona al mondo! Forse giudichiamo troppo, siamo saccenti e avremo quella puzza sotto il naso che tutti ci fanno notare. Ma siamo pur sempre ragazzi che devono crescere in situazioni spiacevoli. Spesso sono costretta a subire ancheria da studenti di altre scuole sentendomi dire "secchia cambia strada, qui i classici non passano" oppure "é bello il classico eh? Ora però tornatene a casa che non puoi assolutamente farti vedere con noi". È fastidioso sapete? Ogni tanto li prenderei e gli tirerei il collo a tal punto da fargli vedere le stelle. Ma non si può e si continua per la strada quasi in lacrime con la frsa che risuona ancora in testa. Sono solo al primo anno (che ormai è finito) e già i miei amici delleedie che hanno preso indirizzi diversi girano lo sguardo e ridacchiano.
Per fortuna ci sono quelle persone che ti sostengono e ti fanno affrontare la realtà facendoti tirare il collo alla vita, quello che tu credevi improbabile si è realizzato e ora sei felice.
Ho chiamato questo capito "l'inizio dei problemi" perchè uscita dalle medie c'ho che credvo irrealizzabile si è materializzato davanti ai miei occhi e ora lo sto guardando scomparire pian piano perchè l'estate si sta portando via una parte di me che prova a ribbellarsi, ma invano.