Wildest dreams

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"He said Let's get out of this town Drive out of the city Away from the crowds"

Ricordava i primi appuntamenti con Alexander, Magnus. Li ricordava ancora, nonostante fossero passati tanti anni. Ricordava i suoi brillanti occhi azzurri e i suoi capelli neri, fra cui amava passare le dita.
Ricordava il loro primo appuntamento in assoluto, quando Alec aveva voltato il viso nella sua carezza e, con una delicatezza insolita per un Cacciatore, gli aveva baciato il palmo, un piccolo gesto che aveva rapito il cuore dello stregone.
I suoi baci erano pieni di slancio ed entusiasmo, e questo Magnus lo ricordava molto bene; e ricordava anche che faceva male, faceva male perchè il suo Shadowhunter era così giovane e puro, tanto che si poteva leggerne attraverso, aveva pensato tante volte. Come quel martedì sera, quando lo aveva invitato ad uscire: "mi piaci", gli aveva detto con una semplicità che l'aveva lasciato senza fiato.
Aveva sempre pensato che fossero creature affascinanti, i mortali.
La loro bellezza sfioriva nell'arco di cinquanta, sessant'anni, ma durante quell'arco di tempo mutava continuamente, passando da una forma all'altra, sfolgorando come una stella.
Si chiedeva come mai la sua mente fosse d'un tratto affollata da tutti quei pensieri.
Non ci pensava da tanti anni, prima di incontrare Alec.

"Portami da qualche parte. Dovunque". Ricordava bene quando il Cacciatore gli aveva rivolto quelle parole: era il loro quarto o quinto appuntamento, ed erano sul divano, le membra aggrovigliate le une nelle altre.
"Cosa?". Magnus aveva alzato gli occhi verdi, fissandoli in quelli del ragazzo sotto di lui. Lo aveva visto sorridere e dire:"Sei uno stregone, no? Portami da qualche parte. Voglio andare via. Solo per stasera".
"Alexander...".
"Sì?". Lo aveva fissato con uno sguardo determinato.
Testardo come ogni Lightwood, aveva pensato Magnus, ma alla fine si era arreso. Non avrebbe mai potuto dire di no a quegli occhi.
"Vieni con me".

"No one has to know what we do"His hands are in my hairHis clother are in my room And his voice is a familiar sound

Aveva iniziato a fare male davvero quando Magnus si era reso conto che il Cacciatore non voleva che nessuno sapesse della loro relazione. E' solo un ragazzo, per di più uno Shadowhunter, e non ha mai avuto altre esperienze, si ripeteva, sperando che quelle parole avessero qualche effetto nella sua mente.
Ma non c'era niente da fare: gli occhi blu di Alec erano fissi nella sua mente, come anche lo era il pensiero che per il ragazzo lui fosse soltanto una distrazione, una prima e incerta prova.
Non dovrei pensare così tanto a lui. E' solo un teenager incasinato.
Eppure, Magnus, mai si era sentito così vivo che insieme al Cacciatore, le sue mani fra i capelli, la fronte appoggiata alla sua, le guance roventi contro le sue.
"Vorrei tanto...".
Magnus si era raddrizzato, guardando il ragazzo negli occhi, un leggero sorriso sulle labbra. "Sì?" gli aveva quindi chiesto.
Alec aveva scosto leggermente la testa. "Nulla... vorrei solo rimanere con te, qui".

Say you'll remember me Standing in a nice dress, staring at the sunset, babe
Red lips and rosy cheeks
Say you'll see me again even if it's just in your wildest dreams

Non sapeva cosa gli stesse succedendo, Magnus.
Passava le giornate a pensare al suo Shadowhunter, dormendo e mangiando poco, sentendosi felice davvero solo quando aveva davanti quel viso dai lineamenti delicati e gli occhi blu.
Tutta quella situazione stava diventando ridicola.
Si ritrovò a pensare a Tessa, a quanto intensamente avesse amato, quasi due secoli prima, e a come dopo avesse sofferto.

Sono davvero innamorato?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 10, 2015 ⏰

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