Capitolo V

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Le birre, alla fine, si erano rivelate più di due, bevevo da così tanto che ormai avevo perso il conto.
Erano ore che ero chiusa in quel pub, e non avevo intenzione di andare da nessun'altra parte.
Ero piuttosto ubriaca, ma mi sentivo decisamente meglio.
Per lo meno non pensavo a Ryan e a quanto avrei voluto staccargli i gioielli di famiglia e darli in pasto al gatto.
Anzi ero felice nonostante tutto.
E il mio umore era addirittura migliorato una volta sentito il rombo della sua moto, era un rumore così familiare ormai.
Volevo alzarmi e andargli incontro, ma il mio corpo aveva altri piani, infatti con un solo movimento mi ero ritrovata a terra. E, ovviamente avevo attirato l'attenzione di tutti i presenti.
E per quanto sperassi non mi avesse visto, ancora una volta le cose non erano andate come volevo, perché pian piano veniva verso di me, trattenendo a stento le risate.
"Non ridere, mi sono fatta male per colpa tua" ero riuscita a dirgli mentre si sedeva nello sgabello di fianco al mio.
"Non puó essere colpa mia, non ero neanche entrato nel locale!"
"Hai ragione, ma io stavo venendo a salutarti, quindi è colpa tua"
Come risposta aveva semplicemente ridacchiato, dopodiché aveva chiamato il barista e aveva ordinato una birra.
"Una anche per me!" Avevo aggiunto velocemente prima che l'uomo si girasse.
"Non credi di averne bevute abbastanza Johanna? Ryan non ne sarà felice."
A quel punto mi ero completamente girata verso di lui e con un piccolo sorrisetto sulle labbra gli avevo risposto:
"Motivo in più per berla allora"
E con un movimento rapido, anche troppo, avevo preso la birra e avevo iniziato a sorseggiarla dopo aver detto "Cin cin" senza mai staccare lo sguardo dal suo.
Mi guardava incuriosito, analizzava ogni dettaglio del mio viso, la me sobria si sarebbe sentita a disagio, ma nelle condizioni in cui ero al momento non m'interessava molto, ero impegnata ad affogare i miei dolori nell'alcol.
Ugh, preferirei affogare Ryan.
Guardando Niall avevo capito volesse dirmi qualcosa, ogni tanto apriva la bocca ma non ne usciva alcun suono,stava probabilmente cercando le parole giuste, quando, dopo circa cinque minuti di silenzio, era riuscito a parlare.
"Come mai sei qui?"
"Ci lavoro." Avevo risposto semplicemente, riacquistando il sorrisetto di prima.
"Jo, sai cosa voglio dire"
"L'ho trovato a letto con un'altra."
"Oh"
"Già, oh"
"Non sono bravo con queste cos-"
"Non devi dirmi niente, al momento l'unica cosa di cui ho bisogno è un compagno di bevute, quindi renditi utile, e ordina qualcosa per noi due, io vado in bagno"

.

"Okay forse bere quell'ultimo drink non è stata una buona idea, mi scoppia la testa"
Stavo malissimo, Niall aveva dovuto accompagnarmi a casa ancora una volta.
"No decisamente no, perchè mi sono fatto coinvolgere, credo di dover vomitare"
"Ew girati dall'altra parte ti prego"
"So di poter sempre contare su di te Jo, grazie"
"Ehi, gli amici servono a questo Niall"
"Beh, gli amici si chiamano anche con dei soprannomi, tipo io ti chiamo Jo, ma tu mi chiami solo Niall"
"E continueró a farlo. Adoro il tuo nome, perchè rovinarlo"
E ci risiamo.
Ecco quel sorrisetto da "flirt Niall".
"Ho solo detto che mi piace il tuo nome, non darti tante arie" ridacchiavo.
"Perchè devi sempre rovinare questi momenti Jo?"
"Non ho rovinato assolutamente nulla idiota" gli avevo risposto dandogli un colpetto sulla spalla con la mia.
E in poco tempo ci eravamo ritrovati, ancora una volta, al portico di casa mia.
"Beh, grazie ancora Niall, mi dispiace tu debba aver avuto a che fare con me ubriaca"
"Oh credimi, mi sono divertito da morire oggi"
"Sì, anche io"
I suoi occhi erano fissi sulle mie labbra, pian piano stava avvicinando il suo viso al mio.
Ma non potevo lasciarglielo fare.
"Niall, sei ubriaco."
"Anche tu." Sorrideva, e non potevo non ricambiare.
"Ascolta, mi piace la tua compagnia, ma devi capire che qualche ora fa sono uscita da una relazione piuttosto seria, almeno per me, semplicemente non posso farlo. Non ora."
"Oh, capisco, allora vado." E si era girato per andarsene per poi aggiungere senza voltarsi:
"comunque la mia offerta per quell'uscita rimane valida."
"Niall?"
"Sì?" Questa volta si era girato.
"Domani alle 3 al parco della città? Come amici."
Questa volta era stato lui a sorridermi e a voltarmi le spalle.
"Lo prendo per un sì?" Déjà vu.
"Buonanotte Jo."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 02, 2015 ⏰

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