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La vita lo porta lontano e io so bene che le ali devono aprirsi libere e forti

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La vita lo porta lontano e io so bene che le ali devono aprirsi libere e forti. Non posso chiedergli di restare malgrado il senso di ansia che sento crescere dentro. Immagino l'auto che percorre la strada fino all'aeroporto e la terra sotto i miei piedi diventa fangosa, instabile; come se vivessi una vita non mia. 

«Hey, bimba». 

Chris mi appoggia un braccio sulle spalle e stringe. Cerco di divincolarmi con fatica mentre il profumo dello shampoo che ha rubato a Michele mi entra nelle narici e mi provoca una nuova ondata di nostalgia. «Se non la smetti di pensare a lui devo fartelo dimenticare a modo mio. Non credo ne sarebbe contento». Sogghigna e sono sicura che immagina la scena vivida nella mente, esattamente come vorrebbe che accadesse. Ha gli occhi che ridono. 

«Sei proprio un bell'amico, sai?»

«Mi ha detto di prendermi cura di te... lo sto facendo. Non hai visto Pearl Harbour? Lui si prende cura della fidanzata dell'amico morto».

«Intanto, alla fine, l'amico non è morto...»

«Sì, ma nel frattempo quei due hanno fatto un bambino». 

È impossibile restare arrabbiati a lungo con Christian Reina. «Mic ti ucciderà, prima o poi».

Entriamo in cucina,  Zanna prepara il pranzo con addosso il grembiule rosa di Vanessa. «Vuoi una mano?» domando trattenendo una risata.

Lui annuisce senza sollevare la testa. Peso la pasta e conto anche la porzione di Mic. Ci vorrà un bel po' di tempo per accettare la sua assenza e, dall'espressione di finta serenità che Zanna ha in faccia, direi che non servirà solo a me. 

«Siete pronti per l'inizio dell'ultimo anno?»

Chris si siede accanto ad Aria, che copre un disegno con scarabocchi di colori sovrapposti, e fa una smorfia scontenta. Alla fine abbassa le spalle rassegnato. «Se non avessi promesso, abbandonerei la scuola prima ancora di iniziare l'anno». 

Gli lancio un'occhiata da sopra la spalla, ma lui finge di non vedere. Vorrei domandargli se sia una promessa fatta a Lucia. Dormo ancora nella sua stanza, quando non raggiungo di nascosto Mic, e lei è diventata una presenza familiare. Impregna le pareti di questa casa e vive nelle persone che ha lasciato dietro di sé. Sono ormai più di due anni che il suo cuore si è fermato, ma qui dentro, tra le persone che abitano la villa bianca, batte più forte che mai. 

Mi accorgo che Christian ha alzato la testa e mi fissa. Distolgo lo sguardo e riprendo ad aiutare Zanna. «Io sono contenta di riprendere. Frida, l'amica che è venuta a trovarci un paio di volte quest'estate...» Mi blocco, poi riprendo a parlare. Non mi viene naturale parlare di me a Zanna che mantiene sempre una fredda distanza, perfino da Mic. «... lei mi piace molto».

Frida può essere una medicina che attenua il dolore per l'assenza di Michele. Chiacchiera tanto e non sopporta di vedermi malinconica quindi inventa qualsiasi assurdità per farmi ridere. In questo somiglia un po'a Christian. Lui ha la capacità di capirmi dal modo in cui entro in cucina alla mattina, sa se quel giorno mi deve controllare più spesso per evitare che mi tagli, sa se è il momento di dire una delle sue sparate che di solito fanno saltare i nervi a Mic. Chris è la mia seconda medicina contro l'assenza. 

FALL IN WITH YOU (FIWY 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora