Sana ed Erik: amore tacito

Capitolo 1

Ci troviamo a ravenswood, in Virginia, una città negli USA.
All'albeggiare del sole in un edificio in stile gotico-vittoriano una ragazza quindicenne inizia la sua giornata.
La ragazza si chiama Rossana anche se per gli amici è Sana.
Una ragazza molto riflessiva, taciturna a momenti ed in altri appare come un tornado, la classica persona che o odi o ami, non c'è una via di mezzo.
Al suo risveglio, spegne la sveglia, la quale ha suonato ormai per più di dieci volte dato il suo sonno pesante.
A fatica si alza dal letto, corre in bagno a farsi una doccia, al termine si osserva allo specchio.
Nel riflesso appare una chioma fluente di color marrone con riflessi ramati, quasi come se i raggi del sole fossero puntati sempre su di essa, un paio di occhi ambrati molto espressivi ed i lineamenti del viso appaiono molto delicati.
Il fisico magro ma con le forme al punto giusto, insomma non le manca nulla, tuttavia dal suo sguardo non sembrerebbe che apprezzi il suo riflesso.
Fa colazione anche se si potrebbe dire che sia un eufemismo visto la misera tazzina di caffè amaro.
Guarda l'orologio e scatta di corsa nella sua stanza da letto, deve aver fatto tardi, di nuovo, eh si perché Sana è una ritardataria, non importa la rilevanza dell'impegno che l'aspetta, farà sempre tardi; é nella sua natura come si suol dire.
Esce di corsa dalla stanza prendendo al volo la giacca in pelle appesa all'ingresso. Indossa una gonna nera a vita alta che le cade morbida sui fianchi, un maglioncino a strisce beige e nero ed ai piedi un paio di Dottor Marten's.
Prende le chiavi di casa e corre alla fermata del tram vicino casa sua.
Ad un paio di isolati più a sud, un ragazzo di nome Erik inizia la sua giornata. Al contrario di Sana il ragazzo si alza con la prima sveglia, si prepara di tutto punto, fa colazione con latte e caffè accompagnati da una brioche.
Prima di uscire di casa si guarda allo specchio, nel riflesso appare questo ragazzo molto alto con dei lineamenti quasi perfetti, una chioma biondo cenere, due occhi ambrati ed un fisico quasi scolpito da Michelangelo.
Mentre prende la giacca per andare via sulla soglia di casa compare suo padre di ritorno da un turno notturno a lavoro, si salutano ed esce di casa in direzione della fermata del tram più vicina a casa sua.
Alla fermata del tram numero 3 ci sono poche persone tra cui Erik, passano pochi minuti che all'orizzonte si vede arrivare il tram, le persone iniziano a salire a bordo ed a chiudere la fila è proprio lui. Erik poggia la testa sul vetro della porta, mette gli auricolari ed ascolta la musica, il tram sta partendo quando vede una chioma marrone rame muoversi, una ragazza, la quale grida "la prego si fermiii, sono già in ritardo".
Eric allora avvisa l'autista di aspettare in quanto c'è un passeggero che deve ancora salire a bordo ma non vuole, riprova a dirglielo ma lui lo snobba dicendo "chi dorme non prende pesci".
Nel frattempo Sana, rincorre il tram senza successo.
Poco tempo dopo Eric arriva a destinazione, ossia l'Academy Virginy, una scuola privata.
All'ingresso c'è una calca di ragazzi in attesa di essere smistati in vari gruppi per formare le varie classi, Eric viene inserito nella sezione E.
Nel mentre, Sana dopo aver perso il tram ha chiamato Robby, suo fratello di anni 21 per chiedergli un passaggio, il quale non tarda ad arrivare.
Robby accompagna Sana all'ingresso dell'Academy Virginy, quando l'auto si arresta e Sana sta per scendere lui attiva le sicure bloccando le portiere.

R pov's: Sana prima che tu vada, adesso che siamo soli, come mai hai voluto prendere un periodo di pausa?
Tu ami il tuo lavoro! C'entra con l'incidente?
S pov's: Robby ne abbiamo già parlato! Non è successo niente. Sto bene.
R pov's: Niente dici? Non ricordi come ti ho trovata?? Andiamo Sana sono settimane che non reagisci, non mostri un emozione e come se fossi una bambola rotta e tu dici di star bene?!! Continua a ripetertelo se vuoi vivere in una bolla, io so la verità.
S pov's: Sono già in ritardo Robby...
R pov's: D'accordo, quando sarai pronta sai dove trovarmi (fa scattare le sicure).

In risposta Sana esce senza dire nulla.
Si guarda intorno, quest'anno ha deciso di cambiare corso di studi e proprio per questo si reca ad un appuntamento con la segreteria studenti.
Partecipava al corso di recitazione ma in seguito l'incidente ha deciso di cambiare, una decisione che sua madre e robby non hanno ancora metabolizzato. Nelle settimane precedenti sono rimasti ad osservare come Sana si chiudesse sempre più in sé stessa senza riuscire a far nulla. Ora però aveva deciso di riprendere la Scuola e loro sperano che questo sia il primo passo di una ripresa.
Dopo qualche giorno dall'inizio delle lezioni durante l'appello in aula viene ripetuto più volte il nome di una ragazza che a quanto pare non è lì presente, il nome alle orecchie di Eric appare conosciuto ma non riesce a collegare. Tuttavia nota subito che quel nome non era parso conosciuto solo a lui, perché gli studenti intorno a sé, al sentir quel nome iniziano a parlottare freneticamente.

La Professoressa Smith, dice che ha un Avviso da dare:
Come avrete notato dall'appello non sarete più in 11 ma in 12. Anche se a quanto pare non sappiamo per certo quando arriverà la nuova studentessa.

Dopo mezz'ora circa dall'inizio della lezione, si sente bussare ed entra una ragazza, Rossana Ros. Al suo ingresso la classe da prima silenziosa e attenta si trasforma in un vortice di sussurri e stupore. Tra tutti gli studenti solo uno resta in silenzio incuriosito dalla concitazione dei suoi compagni.
Non comprende, così prestando attenzione ai sussurri capisce che a quanto pare Sana è un attrice fin da bambina molto famosa. Tra quel fiume in piena di sussurri lo stupore di qualcuno si trasforma in un pettegolezzo affermando che in seguito ad un incidente avrebbe deciso di prendersi un periodo di pausa.
La professoressa Smith prende in mano la situazione e ristabilisce il silenzio.

Prof.ssa S. pov's: Ragazzi e Ragazze come vi avevo anticipato avremo una nuova studentessa, prego Rossana ci dica qualcosa su di lei.

La ragazza ha gli occhi puntati sulle punte delle scarpe come se alzandoli potesse cadere il mondo da un momento all'altro, ha i pugni chiusi, talmente stretti che le nocche appaiono bianche.
Lentamente solleva lo sguardo fa un bel respiro, sorride...

S pov's: Ciao a tutti sono Rossana Ros ma potete chiamarmi Sana, forse qualcuno già mi conosce ma vorrei essere trattata come tutti, in fondo sono solo una ragazza della vostra età che va a scuola.
Prof.ssa S pov's: Questo ti fa onore Sana.
Accomodati al penultimo banco, accanto a George. Bene possiamo riprendere la lezione.

Durante la lezione Eric seduto dietro Sana continua ad osservare la sua nuca pensando a come si fosse comportata al suo ingresso, al sorriso che aveva fatto, pensando che sembrasse proprio finto.
Il suo compagno di banco nonché migliore amico Terence nota la distrazione del suo compagno.

T pov's: Tutto bene Eric?
Sei perso nei tuoi pensieri o stai solo vedendo se la nuova compagna ha dei pidocchi in testa ?!
E pov's: uffa come sei noioso! Ero sovrappensiero.

Al termine della lezione tutti escono di corsa, in aula resta solo Sana che con molta calma rimette tutto il suo materiale nello zaino.
Quando era quasi sull'uscita da scuola Eric si rende conto di aver dimenticato il cellulare sotto il banco così dice a Terence di andare da solo a casa.

Eric pov's:
《Proprio quando sto per varcare la soglia della porta dell'aula mi scontro con qualcuno e cadiamo entrambi, quando mi volto massaggiando la testa vedo due occhi color ambra e resto lì come un pesce lesso a fissarli.》
Sana pov's: aia!
《Sono a terra, in questo momento é come se fossi tornata in quel vicolo buio, posso sentire il mio cuore che rimbomba nelle tempie, sento mancarmi l'aria, sono bloccata.》
Eric pov's: 《Sana inizia a comportarsi in modo strano mi chino per aiutarla a rialzarsi, le allungo la mano ma lei la scansa e prima di poterle chiedere se stesse bene si alza velocemente ed inizia a correre lasciando lo zaino lì a terra. Che ragazza strana! Lo raccolgo e cerco di correre per raggiungerla e restituirle lo zaino ma lei si è volatilizzata》.

P.s. spero sia piaciuto a qualcuno...