Primo incontro

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Era passato una settimana da quella discussione con Victor.

Non gli ho chiesto più nulla del quinto settore. Per quanto potesse essere utile per la resistenza preferivo non forzato a dire qualcosa che non volesse.

Per quanto volesse sembrare forte in realtà era molto sensibile. Solo che si è chiuso dentro una cupola di ghiaccio e non ha intenzione di uscirne.

Intanto noi della resistenza facevamo riunioni ogni due per tre perché qualcuno trovava ogni giorno una informazione nuova, per quanto futile, la trovava.

Le giornate ormai erano quasi tutte uguali, nulla di entusiasmante.

Mi stavo preparando per andare al lavoro serale, oggi il campo mi aveva scritto di vestirmi elegante e di preparare canzoni belle perché ci sarebbe stato un ospite speciale.

Non so chi sia, e non mi interessa, l'importante è che non mi rompa durante l'esibizione.

Decisi di mettermi un vestito verde scuro abbastanza corto e poco scollato.

Appena arriva al locale iniziai a preparare il palco e poco dopo iniziai a cantare.

Nel mezzo di una esibizione vidi un ragazzo sui ventisei anni entrare. Era biondo con i capelli lunghi e portava un abito rosso. Era lui. Era Alex Zabel.

Era l'occasione per raccogliere informazioni sul quinto settore e non me la sarei fatta scappare.

Appena finita la canzone scesi dal palco e feci una pausa.

Casualmente in un tavolo vicino a Alex Zabel. Ogni tanto lancia lo sguardo su di lui e notai che mi fissava costantemente.

Non c'era bisogno di andare io da lui, sarebbe venuto lui. Ne sono certa.

E così fu. Dopo poco me lo ritrovai davanti al mio tavolo.
"Posso?" Chiese lui davanti alla sieda.
"Si, certo" dissi io fingendo un sorriso felice.

"Come ti chiami?" Chiese lui cercando di capirmi solo guardandomi negli occhi.
"Vera Verdi" appena lo dissi lui sobbalzò. Ma non lo notai.

"E dimmi Vera, come mai una bella ragazza come te sta qui a lavorare in questo posto" chiese lui con un sorrisetto spiaccicato in faccia.

"L'unico posto dove mi hanno presa, non ho particolari talenti" dissi io esprimendo la verità visto che oltre al calcio non sapevo fare granché.

"Beh, se vuoi c'è un posto disponibile per diventare la mia segretaria, penso tu sappia chi sono, ma per sicurezza mi presento, sono Alex Zabel, il capo del quinto settore" propose lui.

Io rimasi scioccata, in che senso il capo de quinto settore mi ha proposto di lavorare con lui.

La cosa non sarebbe male, potrei raccogliere informazioni per poi passarle alla resistenza.

Non mi piace fare il doppio gioco ma in questo caso lo farò. Grazie per l'opportunità Zabel, non sai quanto mi sei d'aiuto. Ma non posso accettare subito, desterei sospetti, devo sembrare in dubbio.

"Beh, non lo so, abbandonare tutto per un lavoro che non so neanche se so fare" mentii io visto che era l'unica che potrò fare.

"Provaci, anche se ci siamo appena conosciuti sento che sei una persona affidabile" diss e lui facendo una pausa per poi fare un sorrisetto maniaco. "e poi sei anche una fregna da paura" continuò.

Se fossi stata in una situazione normale me ne sarei andata.

"Va be, tralasciando l'ultimo commento, va bene, provo, non ti assicuro niente" dissi io cercando di risultare gentile, anche se non so quanto mi venga bene.

"Adesso ti va di uscire da questo locale, così ci conosciamo meglio" diss e lui alzandosi dalla sedia e porgendomi la mano.
"Non so, devo lavorare..." dissi io, cosa vera, non poteva 'rapirmi' dal mio lavoro così a caso.
"Dai, ti giustifico io, andiamo" diss per poi prendermi la mano e tirarmi fuori dal locale.

Ma che-

Il tempo passa ma la passione no ~ Inazuma Eleven Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora