"Non riesco a smettere di pensare a te. Non so cosa mi hai fatto."
Sento di nuovo il cuore battere all'impazzata. Come gli viene in mente di scrivere un messaggio del genere? E poi perché? Lo farà con tutte? L'idea di lui che mi scrive un messaggio mentre magari è in macchina con una ragazza mi manda in bestia e decido di non rispondere.
"Ciao amoreeeee!" Urla Gabriele appena mi vede e mi abbraccia forte rischiando di spezzarmi una costola. Marco è piccolo e mingherlino, Gabriele è un omone di 90 chili e insieme fanno molto ridere.
"Ciao Gabri." Dico io cercando di respirare. Appena mi molla, riprendo aria.
"Allora? Devi raccontarmi tutto su quel pazzo furioso del tuo ex." Io sorrido, gli uomini gay sono davvero pettegoli cavolo. Racconto anche a loro tutta la storia, non tralascio nulla perché di loro non mi vergogno. Ogni volta che nomino Thomas, Gabriele mi dice che vuole vederlo e Marco gli sferra qualche calcio sotto il tavolo. Sono proprio carini.
"Questo Thomas a me piace. Un po' c'è, un po' non c'è, a volte ti vuole, a volte ti tratta male. Ci sono i presupposti per un grande amore, fidati di me." Mi dice mettendosi lo smalto nero.
"Secondo me è solo uno stronzo!" Risponde Marco in modo asciutto.
"Come sei boomer. Anche io facevo lo stronzo con te e guarda come siamo finiti?" Continua Gabriele con una vocina smorfiosa. Marco ride, sa benissimo che il suo compagno ha ragione. Nel frattempo finalmente citofona anche Linda. Lancio un'occhiataccia a Marco, lui annuisce e alza gli occhi al cielo.Linda entra dentro casa e neanche mi saluta. Lei è fatta così, emotiva e dolce come un pezzo di pietra pomice. Pantaloncini e top, anche lei indossa converse, un vero caso.
"Ti ho portato una sorpresa." Esordisce entusiasta. Apre la sua borsetta e tira fuori la solita bustina bianca legata con un piccolo laccetto verde. Marco sembra più agitato di me.
"Amo ma sono le 22, dai!" La imploro.
"Madonna che ansia che stai diventando." Mi canzona lei. Nel mentre apre la bustina sul tavolino. Si gira verso i miei due amici e chiede se ne vogliano anche loro. Marco si affretta a rispondere di no, Gabriele, invece, sembra incuriosito.
"Magari puoi farti una sigaretta." Gli dico. So che lui avrebbe acconsentito e so anche che Marco ci sarebbe rimasto male. Magari una sigaretta bagnata da quella maledetta polvere bianca potrebbe essere un buon compromesso. Lui sorride tutto eccitato e mi sento in colpa. Marco appare disgustato ma io cerco di ignorare i suoi sguardi accusatori. Linda traccia due linee bianche sul tavolo con una scheda della Conad.Come sono arrivata a questo? Vorrei dire no ma non riesco. La voglia di farlo è troppa. Mi convinco che sarà la prima e ultima della serata e che magari mi potrà aiutare a reggere di più l'alcool. Inizia Linda, le piace sempre essere la prima. Io preparo la mia banconota da cinque euro e la arrotolo. Appena la mia amica alza la testa dal tavolo, sorride felice come una bimba alla quale hanno dato un pacchetto di caramelle. Poggio la banconota alla narice e mi avvicino. Tiro su con il naso. In modo secco e deciso, stando attenta a lasciarne un po' per bagnare la sigaretta di Gabriele. Quella sensazione è incredibile. Il naso mi brucia leggermente, ma sento come un'energia elettrica invadere il mio corpo. Dopo pochi minuti, il cuore inizia ad accelerare e io già ne voglio ancora.
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IL BATTITO DEL NOSTRO CUORE
ChickLitVenere, giovane studentessa universitaria a Roma, nasconde dietro la sua vita apparentemente perfetta una lotta segreta contro la dipendenza da cocaina. Un giorno, il suo cuore, ferito da un ex particolarmente aggressivo, si scontra con quello di Th...