<<Pronto?>>
<<Il signor Jeon?>> chiese una voce maschile dall'altro capo del telefono.
<<Sì sono io, chi parla scusi?>>
<<Salve, sono la signora Kim, qualche settimana fa ha lasciato un'applicazione per il posto da barista nel nostro locale giusto? Mi fa piacere informarla che è stato accettato per il posto, si rechi al nostro indirizzo domani alle ore 6.30 grazie.>>
<<Perfetto, grazie mille, ci sarò.>>Le 6.10 del giorno dopo arrivarono in fretta e Jungkook si incamminò verso il luogo designato.
<<Buongiorno>> salutò la dolce anziana signora non appena il ragazzo arrivò.
<<Buongiorno, il signor Jeon giusto? Perfetto, mi segua pure.>>
La signora lo introdusse nel piccolo cafè con veramente pochi tavoli, giusto dieci, dalle pareti verde salvia e il parquet in noce, aveva un'aria un po' datata e su tutte le pareti sembravano esserci decine e decine di quadri, dipinti ad olio in colori veramente poco vivaci.
Jungkook non potette fare a meno di fermarsi ad osservarle, gli sembravano quadri familiari eppure gli sembrava tutto così strano.<<Signor Jeon?>>, lo riscosse dai suoi pensieri la signora, <<Ogni giorno a quest'ora dovrà essere qui, prima prepariamo le varie pasticcerie, poi puliamo la vetrina, sistemiamo tutto al posto e solo dopo aver finito con questo alle 8 apriamo ufficialmente, ci sono tuttavia alcuni clienti che arriveranno prima, loro hanno libero ingresso dalle 7 in poi, ogni cosa richiesta gli sarà servita e saranno sempre trattati con il massimo rispetto, ci siamo capiti? Sono come famiglia per me, la loro opinione e il loro benessere conta tanto per me.>>