Capitolo 16

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Xoris era riuscito a scampare alla morte per un soffio, non poteva credere alla potenza che quella creatura aveva sprigionato, il suo re aveva ragione che doveva o passare dalla loro parte o morire, quell'ibrido tra due razze Fae non poteva che es...

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Xoris era riuscito a scampare alla morte per un soffio, non poteva credere alla potenza che quella creatura aveva sprigionato, il suo re aveva ragione che doveva o passare dalla loro parte o morire, quell'ibrido tra due razze Fae non poteva che essere o alleato o distrutto.

Tornò da Droskulls portando con se anche il lupo che li aveva avvisati dei principi dell'ovest in quella locanda, lui li conosceva forse poteva rivelare informazioni su di loro.

Kilean dal canto suo ancora ripensava a ciò che aveva scoperto, ora comprendeva il modo di reagire di Lèon e Selene alle sue frasi contro la famiglia reale e soprattutto verso la principessa, comprese anche perché Dani; anzi Danika, indossava quella collana per camuffarla, comprese ogni cosa, facendo però crescere la sua rabbia, non si erano fidati di lui, per tutto quel tempo lo avevano tenuto all'oscuro, anche se loro sapevano dei sentimenti che lui provava per la giovane, non si erano fidati e ora lei, era con quel dannato drago, l'avrebbe ripresa è fatta sua ad ogni costo.

Arrivarono dopo ore di viaggio in forma di Lupo al castello di Droskulls, era costruito in pietra nera, onice e marmo nero, pieno di venature oro e bianco, era così sfarzoso nelle miriadi di guglie e punte che si poteva vedere in tutto il regno Resfeberysis.

Entrati Kilean sentiva come se la vita avesse abbandonato non solo quel reame ma in quel castello avesse messo radici il Kenvar stesso della morte, neanche l'aria osava muoversi.

Entrarono con passo felpato nella sala del trono, dove tutto era elegantemente sistemato, mobili in legno scuro con intarsi di fiori di skota arredavano i lati dell'enorme stanza, gli stendardi con lo stemma del regno davano quel tocco di colore viola che spiccava in tutto quel nero e marrone che era praticamente quasi nero.

La stanza era illuminata da lampade ad olio che erano posizionare lungo tutte pareti, in fondo alla fine di un grande tappeto sempre sui toni del nero e viola, stagliava il trono, un'enorme seduta in legno bianco, con intrecci di rami e intagli di figure di lupi ed aquile, spiccava in mezzo a tutto era come se quello non fosse il suo posto; e non lo era infatti.

Kilean riconosce quel legno subito, era il legno della sua foresta, la sua amata foresta di Terbang, per qualche istante la rabbia era così grande che stava per ringhiare, quello era il trono del suo Re, trafugato quella dannata notte tredici anni prima, ma poi la figura che vi era seduta sopra lo raggelò.

Lì seduto vi era Droskulls, freddo e antico, nel suo aspetto perfetto, come ogni Fae, pelle d'avorio che faceva risaltare i suoi capelli argentei, lunghi legati in una coda bassa è perfetta, la sua postura fiera e dominante racchiusa in un abito nero broccato con i dettagli in oro.

Era perfetto è inquietante allo stesso tempo perché quello che spiccava più di tutto erano i suoi occhi neri, neri come l'onice stessa che ti guardavano come se bastasse un suo respiro e la morte ti avrebbe preso, ed era così lui poteva uccidere anche solo schioccando le dita.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 11 ⏰

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