Capitolo 1 -Rebecca-

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2 anni dopo...
Mi svegliai con la luce del sole che entrava dalla finestra. Sentivo l'adrenalina che scorreva nelle mie vene, perché oggi avrei compiuto 20 anni. Scesi le scale e il soggiorno era colmo di fiori e decorazioni. Mi avviai subito nella sala da pranzo, dove tutti aspettavano me per la colazione. Wilbert era tornato dalla Svizzera ed era accanto a David, che beveva del te. Mio padre mi si avvicinò subito e mi abbracciò.
<Auguri Rebecca,sono fiero di te> mi disse. Non capì immediatamente a cosa si riferisse, perché doveva essere fiero di me?
<Il signor Turner ci è venuto a trovare per il tuo compleanno> affermò mi madre.
<Buongiorno a tutti, signor Clifford, signora Clifford, e Rebecca> disse baciandomi la mano.
Ci sedemmo a tavola e dopo aver mangiato, il signor Turner finalmente se ne andò. Era un uomo esaustivo, parlava solamente di se stesso e delle sue convinzioni. L'unica cosa che ora mi avrebbe tranquillizzata era una cavalcata attorno alla proprietà.
Montai su Ares, il mio purosangue inglese, e iniziai a galoppare più veloce che potevo. Quando arrivai all'inizio del boschetto che circondava la casa, rallentai. Mentre percorrevo il sentiero, sentii un rumore provenire da dietro un cespuglio...
E spuntò fuori Wilbert. Aveva in mano un fucile, e indossava la sua divisa da caccia.
<Oh, ciao sorellina> disse sorridendo.
Vicino a lui, spuntò un uomo biondo, che con i suoi occhi cerulei mi scrutava con divertimento. Era Edward Baxter, il migliore amico di mio fratello, una persona davvero irritante. Bello era bello, ma nella vita non serve solo la bellezza.
<Ciao Rebecca, ho saputo che è il tuo compleanno> disse buttando a terra il fucile <Auguri campagnola.>
<Grazie> dissi con un sorrisetto.
Mio fratello si avviò per la strada.
E mentre guardava il mio vestito Edward aggiunse <Non credo che una dama dovrebbe sporcarsi il vestito, a me che non sia una campagnola.>
Alquanto infastidita, rigirai Ares e me ne andai.
Odiavo veramente questo tizio, ma chi si credeva di essere!? Ma soprattutto come faceva mio fratello a esserci amico.
Oramai si era fatta sera ed erano iniziati ad arrivare i primi invitati per la festa del mio compleanno. Ora me ne stavo davanti all'entrata ad accogliere gli ospiti insieme a mia madre. Il signor Turner era stato il primo ad arrivare, e mia madre era entusiasta che avessi trovato qualcuno disposto a sposarmi. Io non lo sposerò, né ora né mai.
<Rebecca> urlò una voce femminile.
Ed ecco che la mia migliore amica Vanessa faceva la sua entrata in scena. Ci corremmo incontro e ci abbracciamo forte.
<Mi sei mancata amica mia> disse senza lasciarmi andare.
<Anche tu> risposi.
Mi stava ancora abbracciando, finché da oltre la sua spalla vidi l'ultima persona che avrei voluto invitare al mio compleanno...

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