Era lì, stava per varcare la soglia della porta, finché mia madre non gli andò incontro. Aveva in mano una sola rosa rossa. Vanessa aveva iniziato a parlottare, io ovviamente non avevo seguito il suo discorso, perché ero rimasta a fissarlo involontariamente.
<Rebecca, vieni a salutare i nostri ospiti, smettila di chiacchierare con la tua amichetta> mi sgridò mia madre.
Per la prima volta nella mia vita le obbedì, e mi avviai da loro. Appena mi avvicinai i suoi occhi cerulei mi scrutarono da capo a piedi e mi baciò la mano.
<Buon compleanno> disse porgendomi la rosa.
<Grazie signor Baxter> risposi.
Mia madre si allontanò per salutare altri invitati, e anche lui se ne andò raggiungendo mio fratello.
Rimasi lì, a capire perché mi avesse regalato un fiore, e perché mi avesse baciato la mano!?
Ero avvolta tra i miei pensieri, fino a quando un bambino di all'incirca 3 anni mi si avvicinò. Lo riconobbi subito, era Antony, era identico a mio fratello George, e aveva i capelli biondi come sua madre. Infatti appena vidi mio fratello e sua moglie, gli corsi incontro, e abbracciai George più forte che potevo.
Io e lui eravamo legati moltissimo, quando lui abitava qui, passavamo tutto il nostro tempo insieme. Condividevamo qualsiasi cosa, dato che la nostra infanzia è stata strana e insolita. Da quando è partito per la Francia casa nostra non è più la stessa. Non ebbi avuto nemmeno il tempo di salutare Marie, che il signor Turner arrivò.
<Signorina Clifford, potremmo scambiare due parole?> chiese.
<Si,certo> dissi io.
Lo portai fuori in giardino, e ci sedemmo su una panchina.
<Signorina Clifford,so che ci conosciamo da poco,ma voi mi avete incantato dal primo momento in cui vi ho vista> mi prese le mani <Volevo chiedervi se vol...>
Mi scansai, ma lui continuò lo stesso < Quindi... volete sposarmi?>
<Scusate, ma io per ora non cerco marito> dissi alzandomi di scatto.
Mi incamminai per tornare dentro, ma lui mi prese per il braccio. Il suo sguardo era cambiato.
<Non mi interessa, tu sarai mia, la tua famiglia è d'accordo, e la tua opinione non mi interessa> urlò. Mi prese per la vita e mi attirò a se, io mi dimenavo e urlavo, ma nessuno potè sentirmi.
Non potevo aspettare che qualcuno mi venisse a salvare, così misi in atto alcuni colpi di boxe che mio fratello Wilbert mi aveva insegnato.
Colpì il signor Turner con un diretto al viso e una ginocchiata allo stomaco.
Era steso a terra, gli sanguinavano le labbra e non sapevo se era morto.
Inaspettatamente sentì qualcuno che applaudiva.
Mi girai e vidi Edward che fino ad ora aveva guardato la scena divertito.
<Non sapevo che le campagnole sapessero ridurre così un uomo> disse ridacchiando.
<E io non sapevo che i ricchi snob venissero alle feste di compleanno delle campagnole> dissi invece io.
<Comunque, dove nasconderete il corpo?> chiese.
<Lo lascerò qui,dove volete che lo porti?> dissi <e poi non è morto> aggiunsi.
<Speriamo solamente che non si ricorderà che è stato messo al tappeto da donna>disse ridendo.
Dopo l'accaduto ritornai dentro,mio fratello David mi stava cercando.
<Dove eri finita?> disse <Nostra madre ti stava cercando> continuò.
<Ero andata a prendere una boccata d'aria> risposi.La serata era finita, e io non riuscivo a prendere sonno. Pensai che magari una passeggiata mi avrebbe fatto bene.
Presi una lampada, e scesi le scale. Stavo per uscire di casa, fin quando non sento la voce di mio padre.
La porta del suo studio era socchiusa. Sbirciai dentro e vidi mia madre.
<Dobbiamo diglielo Arthur, sennò lo scoprirà da sola, e questo sarebbe molto peggio> disse preoccupata mi madre.
<No, non glielo diremo> disse mio padre con un tono autoritario.
<È solo una ragazza, non possiamo dirle che promessa ad un criminale!> continuò lui.
<E poi siamo quasi vicini alla verità. Harry Baxter e suo figlio hanno trovato delle prove.>
<Perché metti prima il tuo lavoro e poi la tua famiglia!?> iniziò a singhiozzare mia madre.
<Amy potrebbe essere stata rapita dalla famiglia Turner, la tua figlia minore potrebbe essere in pericolo, e tu pensi alla verità!> aggiunse lei.
Mia madre era scoppiata in lacrime, e mio padre l'abbracciò. Scappai di sopra, e passai la notte in bianco a capire cosa stesse succedendo.
Dovevo scoprire di più, è l'unica persona che mi avrebbe potuto aiutare era proprio lui.
Edward Baxter.
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Royal flower
ChickLit1800, Londra, in una casa di campagna è cresciuta Rebecca. Insieme al lei abita la sua famiglia, una delle famiglie più ricche dell'Inghilterra. Sua madre è sempre stata autoritaria e severa, e sono cresciuti con mancanza di affetto da parte sua. A...