Dovevi aspettarmi!- Olivia Romano

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Io avrei ucciso Cassie, Axel e Eric.

Ma soprattutto Cassie.

Dopo lo shock iniziale, e, grazie a Eve (sia benedetta quella ragazza) alla colazione, mi alzai in piedi sul tavolo di Atena. Fortunatamente eravamo solo noi.

-Ehi Holland! Non siete gli unici ad aver avuto dei cambiamenti!- gridai, e i miei amici si girarono verso di me.

Dato che quello al naso si vedeva molto bene, scostai i capelli dietro l'orecchio, per mostrare un nuovo piercing.

Era da tanto che volevo farmene uno, e quando gli Stoll, insieme ad un'altra manciata di figli di Ermes si erano presentati alla mia porta... non avevo certamente rifiutato.

Così ora mi trovavo con una scintillante anella alla narice destra e una nell'orecchio sinistro.

In più, durante questi mesi avevamo subito diversi attacchi, quindi indovinate un po'?

Esatto, altre cicatrici!

Mostrai l'avambraccio sinistro, quindi il mio nuovo acquisto più vistoso, solcato da una linea sconnessa, frutto del fuoco greco.

Una storia molto lunga e molto stupida.

E come ultima cosa, per commemorare quel giorno, nel polso sinistro mi ero fatta fare un tatuaggio da un figlio di Apollo che stava facendo pratica.

Era piccolo, una nuvola temporalesca e un fulmine, ma faceva il suo effetto tra i campeggiatori.

Eve aveva cercato di fermarmi, diverse volte e con l'appoggio di Annabeth, mentre invece Agata mi aveva dato man forte.

A proposito di Agata, si è finalmente svegliata e ha capito di avere una cotta per Eve.

Sottolineiamo finalmente.

Comunque, sorvolando questa cosa, quando mi risedetti raggiunsi Cassie.

-Cassandra Holland.- la chiamai.

Lei si girò, i capelli corti che quasi non si muovevano seguendo il movimento della sua testa.

-Olivia Romano.- rispose.

Le tirai un pugnetto affettuoso sulla spalla.

-Dovevi aspettarmi prima di fare una cosa del genere accidenti a te! È da una vita che voglio provare a tagliarli, ma poi mi tiro sempre indietro.-

Lei ridacchiò.

-Chiedo umilmente scusa.- disse, prendendomi in giro -come posso fare per farmi perdonare?- mentre parlava sorrideva.

-Devi aiutarmi a tagliare i capelli. E anche a scegliere come farli in modo che non mi stiano uno schifo. Mi fido dei tuoi gusti estetici figlia di Afrodite!-

L'ultima parte la gridai, perché la mia ragazza mi stava trascinando via.

-Ma buongiorno amore.- le dissi, stampandole un bacio sulle labbra, tendendole le mani.

Lei sorrise e arrossì, ma poi mi guardò, non so dire se male o incredula.

-Cos'hai combinato?-

-Intendi questi?- indicai i piercing. -Mi andava di farli, e il tatuaggio pure. Cos'è, non ti piacciono?-

Mi finsi offesa, ma non durò mezzo minuto.

-No, sono belli. E la cicatrice?- chiese sospettosa.

Aurora mi aveva già tirato tante di quelle sberle che la metà bastava, quindi mi affrettai a rassicurarla.

-Ehm, caccia alla bandiera finito male.- mi limitai a dire.

Non sembrava convinta, ma lasciò perdere.

Io mi allontanai, andando all'arena.

Eric aveva messo su muscoli, e se proporzioniamo l'età, l'altezza e il fatto che è maschio, facevamo a gara a chi ne avesse di più, visto che lui si allena con il football e io con le spade tutto l'anno.

-Ehi Eric. Bentornato. Che ne dici di un buon vecchio combattimento come ai vecchi tempi?-

A volte mi sorprendo della mia velocità.
La copertina è da modificare, e devo rimettere gli oc, ma mi andava di scrivere. Liv, spero che tu non ti sia offesa perché ti ho tipo, copiato tantissimo l'idea, ma nel caso chiedo umilmente venia, e cambierò quello che ho scritto. Buonanotte. Cassie_Wayland

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