Appuntamenti e ricordi

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Ero appena tornata a casa da lavoro.

È stato un primo giorno impegnativo.

Subito chiami Jude per fargli il rapporto della giornata che poi avrebbe riferito a tutti.

"Pronto"
"Ciao bellissimo"
"Ciao, com'è andata?"
"Allora, apparte che l'ex capo del quinto settore è un maniaco bene"
"Lo sapevo che non è stata una geniale idea mandarti lì"
"In compenso domani ho un appuntamento con Alex Zabel"
"Ah ok-, NO ASPETTA CHE HAI DETTO"
"Che ho un appuntamento con Alex"
"Buona cosa, significa che gli interessi"
"Già, quello che ho pensato anche io"
"Comunque per il resto com'è andata la giornata lavorativa?"
"Abbastanza bene, ho compilato scartoffie su scartoffie, la cosa è che c'era scritto tutto ciò che già sapevamo. In teoria tra qualche giorno devo fare il rapporto su tutti gli imperiali presenti nelle varie squadre, quindi quello dovrebbe esserci utile"
"Perfetto allora. Io adesso devo andare da Mark, per qualsiasi cosa chiamami, ci sentiamo domani"
"Ciao regista"
"Ciao casinista"

Detto questo andai a fare qualche commissione qua e la.

Verso le nove di sera tornò Victor a casa.
"Ei Vic, come è andata oggi" chiesi io poggiando i gomiti sul tavolo della sala.
"Solito zia, tutto noioso" disse lui lanciando la cartella.

"Va be, va a farti una doccia che puzzi di marcio, intanto ti preparo qualcosa per cena" dissi io per poi mettermi ai fornelli.
"Ok" rispose per poi salire le scale.

Dopo mangiato io andai diretta a dormire perché ero abbastanza stanca.
L'indomani mi sveglia e andai a lavoro.

Questa giornata fu più normale rispetto a quella del giorno precedente.
Infatti, apparte una riunione a cui ho dovuto portare del caffè a tutti quelli che c'erano in sala, ho soltanto esaminato alcuni documenti per controllare se fossero giusti.

"Ti passo a prendere verso le otto, fatto trovare pronta" disse Alex prima di aprire la porta e andarsene.
Consultarmi, salutarmi, no eh? Tutto un optional qui.

Successivamente tornai a casa e iniziai a cambiarmi.
C'era solo un piccolo problema, non sapevo cosa mettermi.

Alla fine optai per un tubino semplice blu elettrico con sopra una giacca di pelle nera e sotto dei tacchi del medesimo colore.

Erano praticamente le otto quindi presi le mie cose e uscì, non rima di aver incrociato Victor in sala.

"Dove vai vestita così?" Chiese lui esaminandomi con lo sguardo.
"Amore di zia, non so se lo sai, ma ho venticinque anni, anche io ogni tanto mi voglio divertire" dissi io un po' prendendolo per il culo.
"Mmh, va bene, non ti ubriacare troppo" disse lui per poi concentrarsi sulla serie Tv che stava guardando.
"Va bene, a domani" dissi io per poi uscire di casa.

Appena varcai la porta vidi la sua macchina costosissima e luccicante parcheggiata davanti a casa mia. Lui era fuori appoggiato ad essa che mi stava aspettando.

"Ciao" dissi io salutandolo sorridendo.
"Ei bellezza, sbaglio o ti sei fatta bella per me?" Diss e lui accennando un sorrisetto maligno. Solito dei maschi.
"Probabilmente" risposi io restando sul vago.
"Dai, andiamo, ho prenotato in un posto magnifico" disse lui salendo in macchina. Ho già paura di sapere quanto a speso per andare in questo posto.

Appena arrivammo mi ritrovai davanti a un ristorante di lusso costosissimo. Me ne aveva parlato una volta Jude, visto che ci aveva portato Caleb.
"Entriamo" disse per poi dirigersi verso l'entrata.
"Salve sono Alex Zabel" iniziò lui rivolgendosi alla cameriera.
"O mio dio, non ci posso credere che è lei? Possiamo fare una foto? E poi chi è questa ragazza al tuo fianco? Non sarà mica la tua ragazza?" Chiese la fan anziché servirci il tavolo.
"Tutto questo a lei non interessa, ora, se non ti dispiace, andrei sul terrazzo riservato solo per noi, quindi, con permesso, andiamo Vera" disse lui per poi trascinarmi al tavolo doveva aveva prenotato. Irascibile il ragazzo.

"Queste donne che non sanno farsi gli affari loro" imprecò lui a bassa voce. Decisi di non rispondergli, prima che poi se la prende male anche come me.

Appena ci sedemmo al tavolo notai che c'era una vista meravigliosa della città.
"Ti piace?" chiese lui tornando il solito uomo freddo.
"Molto..." risposi io abbastanza imbarazzata.
Dobbiamo considerare il fatto che non esco ad un appuntamento con qualcuno da un sacco di anni.

Dopo di che abbiamo iniziato a parlare del più e del meno e poi abbiamo ordinato d a mangiare.

Mentre però sembrava tutto andare bene mi sentii improvvisamente male al cuore.
Dovetti cercalo di nascondere molto bene se volevo evitare domande, infatti gli dissi quasi subito che sarò andata al bagno.

Appena entrai cercai subito le pastiglie mentre mi sedevo in un angolo. Praticamente svuotai tutta la borsa.
Appena le trovai ne presi una e subito dopo mi sentii molto meglio.

Mentre rimettevo le cose in borsa mi soffermai su una cosa. O meglio, una foto. Me la portavo dietro ormai da dieci anni.
Raffigurava me, Axel, Jude, Mark e Shawn che ridevano come pazzi.
Nella foto Jude e Mark stavano sorridendo normalmente mentre Axel e Shawn mi avevano preso in braccio entrambi a modo sposa.
Che bei tempi che erano. Chissà che fine ha fatto Axel.
Poi rimettetti a posto la foto.

Successivamente andai verso il tavolo.
"Tutto ok?" Chiese lui abbastanza preoccupato.
"Si, tranquillo, dovevo solo andare un attimo in bagno" risposi io sorridendo.
"Ok" rispose poco sicuro "vado a pagare, vieni, che così poi ce ne andiamo e ti riporto" disse lui alzandosi dal tavolo e porgendomi la mano. Io gliela presi e iniziammo a camminare.

Dopo aver pagato, come detto prima, mi riaccompagno a casa, non era neanche troppo tardi tutto sommato.
"Ci vediamo domani Alex" dissi io salutandolo uscendo dalla macchina.
"A domani Vera, dovremmo uscire più spesso, mi sono divertito molto" disse lui rivolgendomi un gesto di mano.
Poi ripartì verso casa sua.

Il tempo passa ma la passione no ~ Inazuma Eleven Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora