•24 - Il pezzo mancante.

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PAPI

«ThiThi!»

Non appena sento la voce di mia madre chiamarmi dalla sala, lascio il cellulare sul letto e mi alzo.

Quando sbuco dal corridoio, l'unica cosa che noto è una testa bionda che non combacia per niente con la mia famiglia portoricana con mezze origini barbadiane.
Che diavolo ci fa Ash qui?

È inginocchiato, per essere all'altezza di Nika che gli sta dicendo qualcosa.

Ash sulle ginocchia è qualcosa che ho sempre voluto vedere anche se in circostanze diverse.

«Biondino?» Lo chiamo. Mi guarda subito, con gli occhi azzurri che gli brillano e un'espressione sorpresa dipinta sul volto.
Resto fermo per qualche secondo, giusto il tempo di ammirarlo bene quando si alza.

Tuttavia, questo momento viene spento non appena Nika afferra la sua mano e lo porta verso di me. Che bambina intelligente, la mia sorellina.

«Ash è venuto per te!» Esclama. Lo vedo farsi rosso, mentre vorrebbe sparire.
«Devo...parlarti» dice, a bassa voce.

Mi avvicino di più e annuisco. «D'accordo.»
Il suo profumo mi pervade, facendomi sentire un calore per tutto il corpo.
Lancio uno sguardo ai miei genitori, rivolgendo loro un sorriso quando mi rendo conto che sono piuttosto confusi.
Non ho ancora detto loro che io e Ash, ci siamo conosciuti più intimamente di quanto credono.

«Nika, vuoi della cioccolata?» Le chiede, mia madre, forse per farla staccare da Ash.
Fortunatamente, la bambina cede subito e si allontana.

«Vieni» gli dico, indicandogli il corridoio. Poso una mano sulla sua schiena, per fargli cenno di camminare.
Una volta nella mia camera, chiudo la porta e lo guardo. «Che cosa volevi dirmi?»

«Ho parlato con mio fratello e sembra che lui non ce l'abbia per niente con te.»
Sbatto le palpebre, sorpreso, un paio di volte e ridacchio. «Beh, piuttosto strano visto che mi ha accusato di averlo quasi ucciso.»
«Lui dice che ormai è acqua passata.»

Sospiro, scuotendo la testa. «Non lo so, io non credo che-»

«Io e te che cosa siamo?»

Lo guardo ancora più sorpreso, dopo la sua domanda improvvisa. Tiene i pugni stretti, uno sguardo serio e le guance rosse, fissandomi come se temesse la mia risposta.

«Come?» Gli chiedo, senza riuscire a trattenermi dal ridere leggermente. Non una risata di divertimento. Una risata nervosa.

«Ho bisogno di saperlo, Papi» dice, impuntandosi ancora di più.
«Perché vedi...io...provo sul serio qualcosa per te. E in questo momento mi sento come uno stupido ragazzino che sta dicendo cose senza senso ma...dico davvero. Tu mi piaci e se per te, quello che siamo noi due è solo qualche scopata alla settimana allora dovremmo smetterla.»

Trema. Ash sta tremando, mentre mi dice queste cose con una naturalezza devastante.
Mi sento un po' in colpa, perché lui mi sta dichiarando i suoi sentimenti e io penso solo a quando lo voglia in questo momento.
Non trovo le parole per rispondergli subito, solo perché non mi aspettavo che lo dicesse.

Il mio silenzio gli fa luccicare gli occhi di tristezza, poi annuisce.
«Ho capito» sussurra. Idiota, digli qualcosa!

DANGEROUS PERFECTION (Vol. 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora