Il vociare chiassoso della gente si era fatto sentire fin dalle prime luci dell'alba. Il sole sorgeva alto e fiero, inondando il cielo di tonalità dorate, mentre le fitte fronde degli alberi ci riparavano dal suo calore, creando una leggera ombra su tutto il campo.
Osservai dal finestrino gli uomini intenti a sollevare tavoli tondi e spostarli con determinazione, mentre alcune donne si preparavano a lasciare la zona, stringendo cestini ricchi di provviste. Era un continuo viavai di persone, e nell'aria si respirava una strana energia, come se qualcosa di significativo fosse imminente.
Una piccola ape rotonda piroettò su se stessa prima di posarsi delicatamente sulla pianta di Soraya, sistemata sul davanzale. La osservai con attenzione mentre cercava di raccogliere il nettare da un fiore chiuso, il suo operoso volo contrastato dalla fioritura che non si apriva. Dopo un attimo di esitazione e, forse, di scoraggiamento per il tentativo fallito, ronzò via, scomparendo nel fruscio del mattino.
«Dunque oggi abbiamo compreso che gli Shen vivono nell'Altrove sotto una gerarchia a piramide che consiste alla base...»
«Dai Comuni, anime appena defunte, a seguire dai Wendigo che adorano la carne e il sangue, poi a ruota dai Demonium come Xavier, il Traghettatore e quel Lui che in realtà sarebbe il Lucifero della storia...» Borbottai annoiata. Era da tutta la mattina che l'anziana cercava di inculcarmi in testa le stesse nozioni e più cercavo di farle capire che le avevo apprese e più lei tornava alla carica con le stesse definizioni. Avevo compreso alla perfezione la distinzione tra i vari Shen e anche come creare un cerchio di protezione fatto come si deve, ma a lei ciò non bastava affatto.
Soraya chiuse il tomo con forza e il suono si propagò nell'abitacolo con irruenza, tanto da farmi sobbalzare. La sua espressione del viso era dura e piuttosto irritata e non potei fare a meno di cercare aiuto da Ivory, seduta al tavolino a sorseggiare il suo latte macchiato, ma lei sollevò un sopracciglio infastidito come risposta e tornò a dedicarsi alla sua colazione.
«Comprendo la noia nel ripetere costantemente le stesse cose, ma credo sia importante per una Sorella sapere quando poter affrontare uno Shen e quando invece battere in ritirata. Se dovessi imbatterti nel Traghettatore, riusciresti ad avere salva la vita? Potresti riconoscerlo?»
«No, perché nessuno sa come sia fatto e no, non ci sono cerchi magici capaci di salvarmi la vita contro una simile creatura, ma so anche che nessuno lo ha mai incontrato e che la sua presenza è più richiesta nell'Altrove che qui» risposi seccata reggendo lo sguardo di sfida della donna. Soraya si abbandonò a un profondo sospiro e si sedette al fianco della nipote che era divenuta ancora più distaccata appena entrata nell'argomento.
«Stai studiando molto, vedo come ti applichi sui libri che ti ho dato e vedo i progressi anche nella scelta delle erbe per i rituali comuni, ma ciò che vorrei comprendessi è che là fuori non tutti gli Shen sono come Xavier.» Soraya era fin troppo seria sulla questione. Ero a conoscenza del pericolo a cui andavo incontro, ma ciò non significava che fossi così folle da andarci impreparata.
«Quello che vuole dire è che non tutti i demoni sono legati a te da una runa. Il fatto che uno non ti uccida per evitare di morire a sua volta, non significa che anche gli altri siano dello stesso parere.» Ivory si schiarì la voce lasciando che le sue pietre rosse si depositassero su di me con una freddezza inquietante. Aveva intrecciato i capelli bianchi, lasciando che il viso sottile venisse liberato dalla grande quantità dei suoi ciuffi. Aveva optato per il solito stile dark e dipinto le labbra con un rossetto rosso sangue. Era bella, ma strana.
«C'è un modo per rimuovere questa runa?» Deviai l'argomento puntando su qualcosa a me fondamentale. Se mi fossi sbarazzata di quel problema, Xavier se ne sarebbe andato e, allora, avrei potuto conoscere la mia storia senza troppa fretta.
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Shen-L'ombra del dannato
ParanormalJuno è all'apparenza una ragazza normale, ma una notte, mentre sta tornando a casa, il ciondolo regalatole dalla nonna per il suo compleanno si illumina e la porta a sbandare, investendo qualcuno o qualcosa. Al mattino, nel suo appartamento, un giov...