Oggi
Sono appena arrivata in aereo porto, e se ci penso sono davvero contenta di lasciare la mia città e andare a trovare la mia felicità altrove, d'altra parte tra pochi minuti dovrò salutare una parte fondamentale della mia vita: la mia famiglia, quelle persone a cui dovrò essere grata per sempre, che mi hanno sempre tirato su di morale..
Volo numero 1775 in partenza per Boston;
a riportarmi nella realtà è proprio l'assistente di volo, ed è arrivato il momento di salutare tutti , la prima a salutarmi è mia madre: "mi raccomando Beth chiama appena arrivi, fai la brava ti voglio bene", mio padre mi abbraccia fortissimo, un abbraccio che non mi aveva mai dato e mi sussurra all'orecchio "ti voglio bene spacca tutto figlia mia", e infine la mia sorellina, la persona più importante per me mi abbraccia senza dirmi nulla, sapevo che in quel momento avrebbe voluto dirmi tante cose, ma per me questo gesto valeva più di qualunque altra cosa.
Volo numero 1775 in partenza per Boston imbarco in corso..
Saluto per l'ultima volta i miei, e mi incammino verso il mio aereo, ultimi controlli e ci siamo, sono ufficialmente pronta per cambiare la mia vita.
Volo per Boston in partenza allacciate le cinture e mettetevi comodi... nel frattempo che il pilota parlava, avevo preso posto e non avevo fatto passare neanche un minuto, che già avevo collegato le cuffiette al monitor dell'aereo, immergendomi ufficialmente nel mio mondo con le canzoni di Olivia Rodrigo, una delle mie artiste preferite e con "happier" di sottofondo, non avevo ancora realizzato di star vivendo ufficialmente il mio sogno..
Il viaggio per la mia destinazione passa a dir poco velocissimo tra musica, maratona di Hunger Games, lettura di una guida su Boston e dopo 10 ore, sono ufficialmente arrivata, ero esausta ma felice allo stesso momento, più che altro fiera di me, pochi minuti e mi sarei trovata davanti all'università dei miei sogni, chiamo un taxi e dopo pochissimo tempo ero lì, e ad accogliermi c'era una ragazza bellissima, ha dei capelli neri lunghi con delle ciocche rosa, occhi castani, alta e dall'aspetto sembra una ragazza gentilissima e un sacco carina, da lontano vedo che mi fa cenno con la mano e mi avvicino : " ehi ciao, benvenuta alla Harvard University io sono Daphne Roberts, è un piacere conoscerti ," mi abbraccia dandomi un caloroso benvenuto, nel frattempo rispondo: "piacere io sono Elisabeth Hale, felice di conoscerti", lei contentissima mi fa strada e mi comincia a spiegare come funzionano le cose li, cibo, dormitorio, lezioni, funzioni extrascolastiche, mano a mano spiegandomi anche qualcosa su delle persone che incrociavamo per i corridoi e dandomi una notizia che mi avrebbe fatta sentire a mio agio, lei è la mia compagna di stanza.
Dopoaver fatto tutto il giro andiamo ai dormitori così da poggiare i miei bagagli,appena arrivate mi mostra la nostra camera n. 17, entriamo e inizio a disfarescatoloni e cose varie, la camera era messa a posto, anche se avevo unacompagna di stanza un sacco movimentata, "qui puoi mettere le tue cose" dice mostrandomiun armadio spazioso dove avrei potuto mettere i miei vestiti e una mensola doveavrei posizionato tutti i miei libri infine la mia scrivania, dove appoggeròlibri di scuola i miei bellissimi album e il mio amato computer, "ora mi sento a mio agio enon c'è più tutto quel disordine" "perfetto Sweetie, questa qui è la copiadelle chiavi della stanza, ora io esco un pochino, a te va di uscire?", in rispostale dico che non mi andava per niente di uscire anche perché è tardissimo e vorrei riposare dopo il viaggiodi oggi, la mia coinquilina risponde: "va bene, ma alla prossima ti porto conme" mi lancia un bacino ed esce, dopodiché mi faccio una doccia, pigiamino conle fragoline, e vado a dormire pronta per il primo giorno di lezioni.
ed eccomi qui con il primo capitolo della storia, cosa ne pensate?
ci vediamo alla prossima <3 spero vi piaccia
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PENSANDO A NOI
RomanceLei si chiama Elisabeth Hale, se dovremmo descriverla con tre aggettivi sarebbero: coraggio, dolcezza e purezza. Portava con sé un passato orribile dietro, proprio per questo dopo i 18 anni trascorsi nelle scuole italiane, decide di cambiare aria...