Tn Clark pov's
Era passata circa una settimana da quella meravigliosa giornata ed oggi era venerdì.
Non vedevo l'ora di passare di nuovo il fine settimana con lui, tra le sue braccia.
Con una delle sue camicie, sdraiata sul letto mentre magari lui mi faceva vedere quanto gli piacesse stare in mezzo alla mie cosce.
Era da tutto il giorno che avvertivo il suo bisogno di dirmi qualcosa.
Lo vedevo da come mi guardava.Adesso erano più o meno le undici di sera.
Io ero sdraiata sul suo letto e soprattutto ancora vestita, un evento quasi improbabile.
Era sdraiato accanto a me e mi accarezzava una guancia con la mano sinistra mentre con l'altra mi stringeva a sé.Mi stava quasi infastidendo il suo parlare con gli occhi ma non con la bocca.
Lo so che detto da me non può che essere quasi una battuta ma capitemi,
non solo io mi ero totalmente confidata su tutto con lui e oramai sapeva più lui di me che io.
Quindi mi aspettavo lo stesso, tutto qui."Dimmi cosa ti passa in testa da questa mattina" Dissi facendo un broncio.
Professore Tom Riddle pov's
Era da tutto il giorno che pensavo a come potevo dirle che questa domenica volevo andare dai miei genitori, e fin qui tutto nella norma, ma stavolta volevo andarci con lei.
Volevo che entrasse a far parte della mia famiglia, quella famiglia si cui le avevo parlato per qualche ora mentre mi guardava con occhi sognanti e spenti.
E soprattutto tristi.
Volevo farle conoscere mia madre, magari l'avrebbe vista come un'amica.
Forse come un punto di riferimento.
Volevo darle ciò che aveva perso.
Ma temevo che non l'avrebbe presa per niente bene.
Mia madre mi aveva già mandato delle lettere in cui mi chiedeva di spiegarle la mia situazione con il mio 'angelo nero', mi aveva anche ripetuto più e più volte che non le interessava se lei fosse una mia alunna, che non mi dovevo minimamente preoccupare.
Mi aveva detto che l'avrebbero fatta sentire a casa, ma come potevo spiegargli la situazione della ragazzina.
L'aveva detto a me e io avrei mantenuto questo 'segreto', se così si può chiamare.Volevo azzerare tutto ciò che potesse farle provare un minimo di dolore; parlo di dolore emotivo perché quando magari quando scopavamo mi piaceva da matti strapparle gemiti di dolore per le mie misure non essendo abituata, tutto ciò lo facevano con il suo di consesso quindi tranquilli.
State davvero tranquilli perché avvolte quella ragazzina, che più che essere un angelo era un diavoletto, veniva trattata da me personalmente come una principessa.
La mia principessa.
Non regina perché era piccola inconfronto a me.
Da quando l'avevo fatta venire, capite quale significato, nella mia classe io e la ragazzina sembrevamo molto più uniti.
Dormivamo sempre, o quasi, insieme.Cazzo quanto amo vederla con una mia camicia la mattina, svegliarla un pò prima del solito con un bacio e poi infilarmi tra le sue cosce e iniziare per bene la giornata.
Amo vedere le impronte delle mia dita nei suoi fianchi oppure sul suo seno anzi se proprio lo devo dire io amo fottutamente tutto di lei.
Dio mi ero fatto incasinare la vita da una ragazzina, anzi da LA Ragazzina, e adesso magari pretendevo di rimanere sano come un pesce."Dimmi cosa ti passa nella testa da questa mattina" Mi risvegliai dai miei pensieri con la sua voce.
Sbattei i gli occhi può volte per riprendermi.
"Se te lo dico giuri di non prendertela?"
Dissi baciandola.
Lei mi allontanò il viso e mi guardò confusa ma annuì, cosa che mi rassicurò un pizzico."Io domenica voglio andare a pranzo dai miei genitori con te" Dissi velocemente ma sentì la sua voce coprire la mia.
"Provi interesse per un'altra" Disse mettendosi seduta sul letto.
Quando capì quello che aveva detto sbottai
"No! Cosa diavolo dici!-"
"Vuoi andare dai tuoi genitori con me?!"
Mi misi comodo appogiando la schiena nella tastiera del letto e annuì.
"Voglio portarti da loro a pranzo, se non vuoi oppure non ti va questa domenica va bene, puoi dirmelo" Dissi sincero guardandola.
"Perché vorresti mai portarmi dai tuoi?"
"Te ne ho parlato quindi vorrei farteli conoscere"
La vidi guardarmi e mettersi in ginocchio sul letto.
"Ti faccio pena? Vero? "
Disse con gli occhi lucidi mentre con una mano si copriva il viso.
"Cosa? No certo che no"
Mi avvicinai immediatamente a lei prendendola per le guance.
"Ragazzina non mi fai pena, te lo posso giurare"
Lei si alzò e lo feci anche io.
"Allora perché vorresti mai? Vuoi cercare di darmi una famiglia?Mh?"
Io rimasi in silenzio.
"Come immaginavo! Cosa mai mi potevo aspettare"
Si diresse verso la porta.
"Vaffanculo! Pensavo che tu mi capissi!"
"Non voglio qualcuno che cerchi di darmi un'altra famiglia! Non voglio la tua pena!
Non voglio quella di nessuno! Non voglio la tua fottuta compassione!"
La vidi prendere fiato.
"Cosa vuoi che tua madre mi faccia da conforto materno oppure tuo padre il conforto paterno? Cosa vuoi?"
La vidi altre lacrime solcarle il viso.
Si girò per affermare la maniglia e aprire la porta ma non ci vidi più.Mi avvicinai in fretta a lei, la afferai dalle spalle e la schiacciai contro la porta con il mio corpo.
"All'inizio ragazzina era questo il mio pensiero sai? Lo ammetto volevo darti un punto di riferimento quasi materno ma adesso che ci ripenso sai una cosa?"
Lei cercò di liberarsi ma le presi i polsi e le misi sopra la sua testa.
"Una famiglia te la darò, e questa è una fottuta promessa ma non saranno i miei genitori" Dissi appogiando la fronte alla sua, la ragazzina respirava con affanno.
"Sarò io la tua famiglia, anzi te la darò, non potrai averla subito ma penso che tu possa aspettare nove mesi,no?"
"Cosa sta dicendo?"Disse con voce bassa ma io cominciai a baciarla.
Dopo qualche secondo mi staccai.
"Lo hai capito ragazzina, io ti darò una fottuta famiglia e non solo;
ti darò tutto ciò di cui tu avrai bisogno"
"Dio non parlarmi così professore"
Sorrisi leggermente e le iniziali a baciare il collo.
"Voglio passare tutta la mia fottuta vita con te ragazzina e tu potrai fare qualunque cosa tu voglia promesso"
Presi fiato.
"Se vorrai stare a casa e non lavorare potrai farlo. Vuoi fare il contrario e fare magari due lavori, puoi farlo cazzo.
Vuoi magari viaggiare per il mondo intero con me, cazzo iniziamo adesso.
Vuoi lasciarmi adesso e mandarmi a fanculo, fallo ma sappi che farò di tutto per riaverti con me"
Smisi di parlare quando la sentì baciarmi e salire in braccio.
"Puoi dire hai tuoi genitori che questa domenica ci saremo e anche le prossime"
Disse sorridendomi con gli occhi finalmente felici.
"Dio si, e adesso fammi vedere come ti piace stare di sopra ragazzina"
Ridacchiò e la portai sul letto dove passammo qualche oretta.
Tra un amplesso e un altro.
Tra un notte con scarso sonno perché uno dei due aveva voglia del altro.
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è uno sbaglio oppure no?
Fanfictionsto provando a realizzare un mio piccolo sogno quindi accetto consigli