Stava iniziando l'estate, il periodo in cui mi deconcentravo dallo studio e pensavo solo al mare e alle uscite di sera. Questa estate avrei compiuto 16 anni e per me era un grande passo avanti per la mia indipendenza, purtroppo per il restante della mia famiglia non era così, mi credevano ancora una bambina, infatti, non mi era permesso uscire la sera o mettermi dei vestiti che ogni ragazza di 16 anni o meno metteva.
Era il 7 giugno, il giorno che avrebbe dato fine al secondo anno di liceo, frequentavo lo scienze umane, liceo che mi dava alla testa, infatti finirlo mi avrebbe dato una sensazione di sollievo che solo i ragazzi di quel liceo potevano compatire. Aspettate ho detto "ragazzi"? perché se è così avrei dovuto dire ragazze, visto che in questo liceo di ragazzi c'è ne saranno due per sezione, la maggior parte idioti che sono venuti solo per le ragazze.
E poi c'era lui, James, la perfezione fatta a persona, dai riccioli d'oro e gli occhi ghiaccio, frequentava il terzo anno ed era la mia cotta da sempre (da un'anno).Ah comunque non mi sono presentata, il mio nome è Isabel e come ho già detto ho 15 anni (quasi sedici), frequento il secondo anno di scienze umane e non mi posso lamentare sui miei voti, con questo intendo che a scuola vado molto bene. Però non perdiamoci nelle chiacchiere su di me, mi conoscerete meglio con il passare del tempo.
《drinnn, drinnn》mi svegliò la campanella accompagnata dalla mia migliore amica che esclamava più e più volte:
-se non ti svegli avrai una nota Isabel-
-non rompere- dissi io
-beh allora ti perderai la festa che c'è dopo scuola-
-tanto non ci sarei andata- dissi decisa
-e se ti dicessi che verrà James?-
-COSA?- esclamai
-zitta siamo nel bel mezzo della lezione, e si verrà James- disse lei
-Aisha quando pensavi di dirmelo? io non sono pronta non verrò- dissi io
-sei bellissima, se James ti vuole ti vorrà in qualsiasi modo-
-va bene ok verrò- dissi io
La professoressa sbattè forte il pugno alla cattedra esclamando:
-Isabel vai fuori dall'aula immediatamente-
-prof ma..-
-Non voglio sentire nemmeno una parola!- disse lei decisa a buttarmi fuoriUscii dalla classe sbattendo la porta ed intravedendo Aisha che in tutto questo non aveva detto una parola riguardo al fatto che non ero solo io a parlare ma anche lei, in fondo sapevo che almeno non mi avevano mandato dalla preside e pensando a questo mi venne un sospiro di sollievo, visto che se fosse successo sarei rimasta in punizione mentre che gli altri si divertivano in piscina, tutto questo sarebbe successo l'ultimo giorno di scuola.
Mentre che io ero immersa nei miei pensieri dalla porta affianco intravidi James che usciva per andare in bagno ma proprio quando stavo per seguirlo, Aisha e il restante dei miei compagni uscirono dalla classe per la fine delle lezioni.
-ma cosa hai fatto per essere stata sbattuta fuori dall'aula?- chiese Aisha
-lo sai bene che stavamo parlando di James- dissi io
-okok cercavo di sdrammatizzare la situazione- disse Aisha in cerca di idee
-a proposito di James, dovremmo andare a casa per infilarci il costume e fare un bel trucco waterproff per la festa- disse lei
-si quel trucco che faranno Katia e Sara giusto?- dissi io poco convinta
-si parlo di quello ma vuoi fare colpo su James o no ragazza?- disse Aisha
-si- dissi sbruffando
-bene allora corriamo a casa tua- disse saltellando verso l'uscitaArrivate a casa poggiai la cartella sul letto e quasi mi ci buttai sfinita, Aisha invece non faceva che saltellare da quando eravamo arrivate a scuola, era questo l'effetto che faceva l'estate alle persone? mi domandai perplessa.
-Isabel forza alzati! è l'ora di punta-
-l'ora di che?- domandai
-l'ora di punta Isabel, l'ora della festa- disse vedendomi ricordare che se non mi fossi alzata avremmo fatto tardi
-okay va bene mi alzo- dissi
《I love you and me, the two of us forever, the two of us together forever me》canticchiò probabilmente senza nemmeno sapere il significato di ciò che stesse dicendo.
-sai almeno cosa stai dicendo? perché sono convinta che la canzone originale non fa così- dissi ridacchiando
-Isabel infilati un costume, un po' di mascara e andiamo alla festa o altrimenti faremo tardi-
-si okay aspettami di sotto che arrivo-Appena arrivammo alla festa non feci nemmeno un passo che notai mio fratello Lucas che beveva della tequila per poi ficcarsi in gola la lingua di una ragazza che mi pareva familiare, era Katia, cazzo mio fratello era caduto nel suo "incantesimo".
-Lucas! Lucas!- esclamai facendo uscire fuori tutta la mia furia
Tolse la lingua dalla gola di Katia (finalmente) e mi disse:
-cosa vuoi sorellina? non ti sta bene il fatto che io sia felicemente fidanzato e tu invece sei sola e sarai sola fino alla tua morte?-
-Lucas ma con Katia!- dissi prima di inciampare e finire direttamente in piscina facendo una figura di merda davanti a tutta la scuola e a quanto pare anche davanti a persone al di fuori della scuola.
Uscii con la testa fuori dall'acqua, mi strofinai il viso e vidi James che mi porgeva la sua mano per tirarmi fuori dall'acqua. Mi portò all'auto e disse:
-mi dispiace per quello che è successo-
-no, non fa niente- dissi sapendo che non era così
-avrei voluto conoscerti ma non in questo modo- disse ridacchiando
-ahaha che ridere vero?- esclamai
-dai non ti arrabbiare era solo una battuta- disse allora lui
-oh per caso hai freddo- disse togliendosi la maglietta e dicendo
-dai su mettila, il tuo vestito sarà fradicio-
-gr-grazie James- dissi
-dai su sali in auto, ti porto a casa- disse lui
-va bene però non so se a mio fratello andrebbe bene visto ch- dissi
-tranquilla- sussurro baciandomi delicatamente sulle labbra per poi passare ad un bacio più intenso. Mi ficcò la sua lingua in gola e cominciammo a limonare.
-questo non va affatto bene- sussurrò lui
-no non va affatto bene- dissi io continuando a baciarlo; fin quando una macchina dietro di noi suonò e ci scollammo.-meglio partire- disse lui
-si, infatti- aggiunsi io
-Isabel io sono fidanzato- disse lui rompendo quell'argomento di cui temeva parlare
-cosa? e mi hai baciata- dissi io
-io non volevo però..-
-vabbè guarda meglio tornare a casa da sola-
-no non puoi, fuori è buio e in questa strada non sopravviveresti- disse lui
-ed io scendo lo stesso-
-no Isabel sul serio- disse ponendomi la sua mano sull'avambraccio per poi passare alla coscia.
-ci tengo. Non voglio che tu venga fatta a coltellate
-e va bene- aggiunsi sapendo che non sarei mai scesa dall'auto con quel buio e grata che mi abbia fermata.
-dove abiti?- mi chiese
-sul serio? sono la tua vicina- dissi.. lo so che non ve ne avevo parlato ma esatto ero la sua vicina ed evitarlo sarebbe stato abbastanza complicato.
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IVORY
RomanceIsabel è una sedicenne che da poco si è trasferita a Los Angeles, in arrivo è l'estate il periodo delle uscite serali e del puro divertimento con gli amici. Con essa arriva il ballo di fine anno in cui spera di essere accompagnata da James, il ragaz...