Capitolo 1

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《Ronald, alzati》disse Hermione dolcemente.
《Ancora 5 minuti, Mione》
《Devi andare a lavoro, non puoi concederti altri 5 minuti》
《Oh, e va bene》disse Ron, alzandosi pigramente.
Era una mattina soleggiata di settembre. Strano, considerando il clima britannico.
Ron andò in cucina ed Hermione gli versò un po' di té nella sua tazza preferita, con inciso lo stemma dei Cannoni di Chudley.
Da un anno, ormai, la piccola Rose aveva portato felicità nella vita di Ron ed Hermione, e Ron aveva preso un'abitudine curiosa. Andava vicino la culla di Rose, la prendeva in braccio, strofinava il suo naso contro quello della bambina, che era identico a quello della madre, e le augurava il buongiorno, dandole un bacio sulla fronte come da congedo. Tutte le mattine praticava questa sorta di rituale, come se gli potesse migliorare la giornata.
Dopo di che, entrambi si preparavano e uscivano insieme. Ron lavorava al Ministero della Magia come Auror, assieme a Harry, ed Hermione anche, ma lavorava al Dipartimento per la Regolazione della Legge Magica.
Quella mattina dopo aver incontrato Harry ed aver compiuto il solito rituale per entrare al Ministero, Ron baciò Hermione e si incamminò con Harry verso l'ufficio Auror.
All'improvviso Ron vide Dean Thomas che correva come una furia verso di loro.
《Ron, ho una notiziona per te》disse Dean affannato.
《Calmati e racconta》
Mostrò a Ron due biglietti dall'aria conosciuta. Sui bordi si intravedevano delle strisce rosse e,  al centro, una stemma conosciuto.
《Biglietti per la partita di domenica dei Cannoni di Chudley!》urlò, ancora ansimante, Dean.
《Miseriaccia, non posso》
《E perché non potresti?》chiese Dean.
《Ho promesso a mamma di andare a pranzo alla Tana domenica. Sai com'è, vuole vedere Rose e io non voglio più sentire le sue lamentele sul fatto che mia figlia non passa abbastanza tempo assieme alla nonna》
《Dai Ron, giocano contro i Tornados. Anche Seamus viene, ma, ovviamente, tifa per i Tornados. Sai come si mangerà le mani quando vinceremo! E noi ci divertiremo a ricordargli di quanto siano forti i Cannoni》disse Dean trionfante.
《Si mangerà le mani?》
《È un modo di dire babbano》
《Ah, comunque per ora meglio andare in ufficio, ne riparliamo, eh?》
E Dean, innervosito, accellerò, passando oltre la gente che affollava il grande atrio del Ministero.
Camminavano verso l'ascensore, quando si soffermarono a guardare i titoli della Gazzetta del Profeta.
"FAMIGLIA DI BABBANI UCCISI
NESSUN SEGNO SUI CORPI
OPERA DEI MANGIAMORTE?"
Harry prese il giornale e cominciò a leggere l'articolo, sbigottito.
"Ieri, 26 settembre, nel tardo pomeriggio sono stati ritrovati i corpi morti di un' intera famiglia babbana, nel piccolo villaggio di Murrenton, a sud dell'Inghilterra. Sui loro corpi non c'è traccia di armi babbane e i Guaritori babbani hanno potuto constatare che non erano affetti da nessun tipo di malattia.
Sarà stata opera di alcuni Mangiamorte ancora in circolazione?  Per ora ci affidiamo ai nostri Auror che..."
Harry e Ron si guardarono sbalorditi.
《Non può essere, non di nuovo》disse Harry, con gli occhi stanchi, con gli occhi di chi aveva sofferto tanto per troppo tempo.
《Dopotutto è compito nostro, Harry. L'importante è che la cicatrice non ti faccia male》

Uscirono dall'ascensore, si incamminarono verso l'ufficio e, quando furono lí davanti, aprirono la porta.
Tutta la squadra Auror era attorno al tavolo e, nel momento in cui i due amici apparirono sull'uscio, tutti gli sguardi erano puntati su di loro.
Robards, il capo Auror, si alzò in piedi, guardò dritto negli occhi Harry e Ron e fece allusione alla Gazzetta del Profeta, sgualcita sul tavolo.
《Abbiamo del lavoro da fare》.

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