Omicidi sul set

Capitolo 12 - Telecamere

Restando col timore addosso, Samantha decise di negoziare con Ron, un agente della sicurezza in modo tale da visualizzare i video delle telecamere di sicurezza per accertarsi se ciò che era accaduto alla figlia si trattava davvero di allucinazioni o no. Il negoziamento avvenne con successo e così, appena arrivate le 23:46 della sera, Ron chiamò Samantha e la fece recare in ospedale;

AGENTE RON: «Quando sei pronta schiaccia invio, io sarò fuori di guardia, se ti chiamo spegni il PC ed esci da qui, capito?»
SAMANTHA JONES: «Si, chiaro»
AGENTE RON: «Fà attenzione»
SAMANTHA JONES: «Anche tu».
Successivamente Samantha dopo essersi accertata che l’agente Ron era di guardia accese il pc e schiacciò invio. I filmati erano come disturbati, come se ci fosse una specie di sbalzo di segnale, poi il computer divenne nero, finché non si riaccese; dal filmato si vedeva chiaramente Rose raccogliere la busta delle fotografie da terra, poi nero totale di nuovo. Il computer si riaccese automaticamente dopo dieci minuti, proprio nel momento in cui Samantha e le infermiere arrivarono nella stanza e Rose uscì dal bagno col pezzo di cristallo.

A tal punto Samantha chiuse i filmati, spense il computer e raggiunse l'agente Ron fuori dalla stanza.
AGENTE RON: «Beh? Scoperto qualcosa?»
SAMANTHA JONES: «Che avevo ragione» 
AGENTE RON: «Oh Cristo…»
SAMANTHA JONES: «Chiunque sia stato ha buone doti da hacker, i filmati nel momento in cui lui appariva erano disturbati»
AGENTE RON: «Cosa farai adesso?»
SAMANTHA JONES: «Cercami due agenti che le facciano da scorta; forse il killer non ha ancora finito con lei».

Dopo la conversazione, l’agente Ron si recò alla centrale di polizia per cercare agenti disponibili per proteggere Rose, mentre Samantha rimase in ospedale dalla figlia, facendo avanti e indietro per il corridoio del reparto per quasi quattro ore, pensando a chi poteva essere il bastardo che ha aggredito per ben due volte sua figlia, e che in poco tempo ha fatto fuori varie persone.