Avevo dovuto spostare il bottone dalla gonna. L'avevo fatto da sola perche non volevo che mamma lo sapesse. Era una tragedia, ed era successa in una sola settimana. Dovevo essere lievitata. Sinceramente non capisco perché si dica lievitare intendo ingrassare. Il lievito ha solo settanta calorie per chilo e dubito che qualcuno possa mangiarne a chili. Sarebbe stato più preciso dire: dovevo essere biscottata ,perché era quello che avevo fatto. Mangiare pacchi e pacchi di biscotti. Un'altra imprecisione, perché non avevo mangiato i pacchi, solo i biscotti. E fra l'uno e l'altro avevo lasciato passare almeno un paio di minuti.
Spostai il bottone dell'uniforme scolastica e poi la provai. La gonna a portafogli era decisamente più comoda. In compenso, però, si era ridotta. A ogni passo la stoffa si spalancava scoprendomi le gambe. E paggio del mio stomaco ci sono solo le mie gambe. Sembravano tronchi. E non le alte e flessuose betulle. Sto parlando di robusti, spessi fusti di palma.
A quel punto mamma entrò senza bussare. Terribilmente fastidioso. Fastidioso come quando bussa e poi non entra. Brandiva un fascio di fotografie.-guarda qui, Charlie!
- preferisco di no-replicai,guardando invece il pavimento e la gigantesca ombra lasciata da stomaco e gambe.
-ma sono quelle del tuo compleanno!-continuo lei-ecco sarah . non ne splendida? Qui ci sono Hannah e Alice che ridono.- e poi ci sei tu- disse mostrando una mia foto.-guardati!
Io tentai di evitare.- sei cresciuta tantissimo questo'anno!
-lo so-confermai.- ho dovuto spostare il botto e dalla gonna.
- favoloso!
- cosa c'é di favoloso?
- Non hai dovuto comprarne una nuova.
-mamma, diventare grassi non é divertente
-non sto scherzando e tu non sei grassa. Hai solo le ossa grosse
Continuo domani spero che vi piaccia