The little girl chose death. // L'inizio

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[ i primi due capitoli (l'inizio) sono i più corti, proprio perché fanno da prologo ]

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[ i primi due capitoli (l'inizio) sono i più corti, proprio perché fanno da prologo ]

sabato, ore 13:46

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Il leggero vento del pomeriggio non era mai stato così fastidioso come oggi, continua a soffiare freddo sul volto stanco dell'uomo che si trova a qualche metro dal luogo dell'omicidio, facendogli venire la pelle d'oca.

Continua a guardare la palazzina di fronte a lui, è grigia e triste, un po' come lui e i suoi altri colleghi che si stanno incamminando verso il portone d'ingresso.

Il cielo è cupo. Il sole, che fino a questa mattina illuminava la città, è oscurato da grossi nuvoloni.

Alle sue orecchie arriva il fruscio delle foglie degli alberi che si trova nel parchetto di fronte alla palazzina, subito si volta, per guardare accigliato verso di esso. Oggi non c'è nessuno in giro, solo un signore anziano con un cucciolo di cane al guinzaglio.

Il suo cervello gli ricorda il perchè si trova qui e serra la mascella, riportando la sua attenzione sul vero problema.

«Agente.»

Si gira verso il collega che lo ha appena chiamato, ma non dice nulla.

E poi di nuovo.
«Dobbiamo andare, la scientifica è già sul posto.»

Il diretto interessato gli fa cenno di seguirlo e insieme entrano nella palazzina, spingendo il pesante portone che sembrava esser fatto di pietra.

L'agente si guarda attorno ogni volta che raggiunge un piano, continua a chiedersi perché nessuno ha mai pensato di mettere delle telecamere. Ma il fatto che questa palazzina si trova nel quartiere più malfamato di Manhattan basta e avanza come risposta.

Dalle finestrelle filtra poca luce, è fioca e quasi impercettibile, questo fa angosciare ancora di più i due che salgono riluttanti gli ultimi gradini.

«Ci sono novità?»

Ronny Thompson, suo collega e amico, gli risponde secco. «Nulla.»

Non appena giungono davanti la porta dell'appartamento vengono travolti da una marea di gente, fra questi ci sono i loro colleghi che parlottano a bassa voce mentre si scambiano le informazioni ricavate dagli altri e, soprattutto, quelli della scientifica.
Indossano le tute bianche e blu e le mascherine chirurgiche, le cuffiette sistemate perfettamente per far sì che neanche un capello rovini la scena del crimine.

«Fa sempre lo stesso effetto,»

I due si scambiano un'occhiata veloce, «Cioè?» domanda a Ronny, ma in realtà sa benissimo di cosa sta parlando.

«Ansia, paura, brividi e tristezza.»

Anche se è da una vita che fa questo lavoro e capita spesso di essere mandato sul luogo del delitto, oggi non ce la fa proprio a guardare, non può sapendo che un'universitaria è stata trovata morta nella vasca da bagno. Ronny ha una figlia quasi della stessa età, vent'anni appena compiuti.

Aurora (Korean Idols Fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora