Capitolo 42- Un Enorme Dragón

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Narra Karol

Dopo aver sentito la canzone che Maxi ha scritto ispirandosi al rapporto mio e di Ruggerito, torno a casa pensierosa.

Essendo abbastanza tardi ed essendo già sceso il sole, accetto la proposta di Ruggerito di tornare insieme, infondo mi fa sentire più sicura camminare con qualcuno, soprattutto Ruggerito, mi fa sentire più sicura.

Nonostante sia felice di tornare con lui come ai vecchi tempi, i pensieri annebbiano così tanto la mia mente che non riesco a tenere una conversazione decente con Ruggero, tutta colpa di Maxi e le sue canzoni...

"A che pensi?" Mi chiede Rugge, vedendomi così stranamente pensierosa.

Quando rispondo mi accorgo di avere già rivolto il mio sguardo su di lui:

"A noi." Dico senza pensare. Non doveri farlo più.

"A noi?"

"A noi come attori! Quanto siamo stati bravi oggi, no?"

"Oh certo! Siamo proprio dei bravi attori!"

Dice scuotendo la testa, mentre ride. Prima volge lo sguardo su di me, poi sul marciapiede.

Comincio a percepire un silenzio imbarazzante formarsi tra di noi quando trovo le mie scarpe improvvisamente così belle ed interessanti.

Non mi era mai capitato di ritrovarmi in una situazione del genere con Ruggerito, perché almeno fino a stamattina, eravamo solo innamorati, amavamo senza pensarci tanto, eravamo consapevoli delle difficoltà ma non di essere effettivamente innamorati. Dopo quella canzone qualcosa è cambiato, ora sento di amare sapendo di amare... è difficile da comprendere, ma è esattamente così.

La strada di casa diventa più lunga, i minuti passano più lentamente e il mondo è come muto: né un'auto che si accende né brusii provenienti da negozi o uffici, è come se Buenos Aires stesse aspettando una nostra parola, che però non riesce ad uscire, non ci riesce proprio.

In questo momento vorrei solo tonare a casa, accendere la telecamera e parlare con la mia comunità di Youtube: perché sì, da qualche mese ho aperto un canale di Youtube dove condivido, con i miei fan, la vera me stessa, raccontando la mia vita e facendo quello che mi piace come cantare o parlare, parlare e parlare.

Mi ha fatto davvero bene questa mia decisione, e mi fa bene poter interagire in questo modo con i miei fan, conoscendoli e potendomi confrontare con loro.

Per ora siamo ancora in pochi, ma confido nella crescita di questa meravigliosa comunità che si sta pian piano formando.

Alzo lo sguardo e vedo in non troppa lontananza il mio palazzo.

"Finalmente." Penso.

In dieci minuti siamo davanti al mio portoncino.

"Buonanotte!" Esclamo salutandolo con la mano.

Cerco le chiavi e mi giro per aprire.

Proprio quando la porta si sta per aprire Ruggerito mi ferma avvicinandosi.

Mi prende la mano e chiede:

"Sicura che va tutto bene?"

Avendomi colta di sorpresa mi perdo senza volerlo, ancora una volta, nei suoi occhi e non capisco la domanda che mi ha appena posto.

"Sì...?" Rispondo confusa, quasi a chiedergli io se è la risposta giusta.

"Non lo so, devi dirmelo tu."

Tra sogno e realtà - Ruggarol historyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora