Dopo la notte passata a casa sua con la febbre, Minho non vide più Jisung nelle settimane successive. Si sentivano solo per messaggio, ma anche lì il minore era abbastanza elusivo, distaccato. All'inizio Minho pensò che fosse una coincidenza, poi che forse si fosse accorto anche lui che qualcosa tra loro era strano come dicevamo i suoi amici, infine cominciò a panicare. Più volte cercò di chiedergli come mai fosse così assente e distaccato e Jisung gli rispose sempre che aveva bisogno di riflettere su alcune cose, ma che non doveva preoccuparsi perché lui non c'entrava. La cosa non lo faceva affatto tranquillizzare. Per non pensare a tutto questo, Minho decise di affrontare un altro problema che era rimasto in sospeso, o meglio che si era risolto a quanto pareva, ma lui non aveva capito che fosse successo. Una mattina chiamò Hyunjin e gli chiese di uscire dopo le lezioni, il più piccolo accettò volentieri e gli disse che ci sarebbe stato anche Felix, il che era ottimo perché in questo modo avrebbe potuto parlare con entrambi. All'inizio era stato strano abituarsi a vedere Hyunjin e Felix insieme, il modo in cui si toccano sovrappensiero o come si guardano, lo stranivano molto. Non aveva mai visto Hyunjin innamorato, a parte qualche cottarella, e non lo aveva mai visto in una relazione. Aveva anche pensato, considerando che conosceva quanto mieloso e romantico fosse Jin, che sarebbe stato imbarazzante averli intorno, che avrebbero dovuto sopportare le loro moine. Minho era stato fidanzato, ma da sempre non era uno particolarmente espansivo perciò non c'era dubbio di vederlo scambiarsi effusioni con Jaeyoon, tanto più che non era mai stato preso davvero. Era più facile vederlo sciogliersi con Seongjun in effetti, ma l'imbarazzo del loro rapporto ambiguo aveva sempre evitato di andare troppo oltre. Con Hyunjin non era sicuro sarebbe stato così, invece i due neo fidanzati erano molto bravi. Ovviamente erano molto più intimi e teneri di Minho e il suo ex fidanzato, ma quando erano con loro si mescolavano perfettamente ai discorsi di tutti ed era quasi facile dimenticarsi che stessero insieme. A volte Minho li vedeva con la coda dell'occhio scambiarsi un bacetto veloce quando nessuno li guardava e li trovava persino teneri. Perciò non ebbe problemi quel pomeriggio a trovarsi in mensa con i due ragazzi, che per di più tenevano ben segreta la loro relazione in facoltà, dove le voci giravano troppo velocemente. Poté vedere da lontano la testa grigia di Hyunjin e quella bionda di Felix e raggiungerli in fretta. Si sedette accanto a Jin posando il pranzo.
“Ehi.”
“È strano che tu ci chieda di vederci, è successo qualcosa con Jisung?” chiese subito Felix curioso.
Da quando era diventato così ficcanaso? Era stato così dolce e carino prima, ma più acquistava confidenza e più libertà si prendeva, ora capiva perché Hyunjin ne andava pazzo, quel caratterino che nascondeva lo doveva fare impazzire, sottone.
“No, sono settimane che non lo vedo, ci sentiamo solo per messaggio.”
“Davvero? Ma come mai?”
“Non è di questo che volevo parlarvi, non distrarmi. In realtà voglio parlare di una cosa vostra.”
I due fidanzati si scambiarono un'occhiata perplessa.
“Nostra?” Chiese Hyunjin confuso.
Minho annuì e iniziò a mangiare il suo pranzo.
“Che succede tra voi due e Changbin? Prima sparisce, poi riappare dopo settimane come nulla fosse, mi spiegate? Vi divertire molto a impicciarvi della mia vita, ma parliamo un po’ della vostra.”
“Sei tu che ci hai chiesto consiglio quella sera, ingrato!” Commentò Hyunjin risentito, ma Minho si limitò a guardarlo con un'alzata di spalle, aspettando la risposta.
I due ragazzi si guardarono per un momento e poi sospirarono in sincrono, come se si fossero detti qualcosa con il pensiero. Minho aveva l'inquietante sensazione che sapessero capirsi con uno sguardo e la cosa lo spaventava perché era esattamente ciò che faceva Jisung con lui, capendo cosa provava e pensava tramite il suo tono o il tocco. Felix si sistemò meglio sulla sedia e spostò il pranzo per poter guardare meglio Minho.
“Okay hai ragione. Ti abbiamo coinvolto e poi non ti abbiamo più detto nulla, solo Chris sa cosa sia successo.”
Inutile dire che Minho fece una smorfia di disappunto molto eloquente. Sapeva che era stato lui il primo che aveva fatto l'errore di escluderli e sapeva anche che Felix e Chris vivevano insieme quindi si parlavano molto, si conoscevano da una vita, ma perché Hyunjin non aveva detto nulla a lui? La cosa lo feriva molto e guardò Jin per farglielo capire. Ovviamente il minore capì al volo e abbassò la testa.
“Scusa Min, avrei dovuto parlartene prima. Ma eri così incasinato con la cosa di Jisung che non volevo mettere altra carne al fuoco.”
Davvero sembrava così affranto da quello che provava per Jisung da dover essere protetto da tutto il resto? La cosa lo fece sentire piuttosto umiliato nell'orgoglio, non poteva ridursi in quel modo per quel ragazzo. Lo disse e poi ripensò che solo il fatto che fosse sparito lo aveva mandato nel panico.
“Lee Minho non sei nemmeno più un clown, sei l'intero circo.” Pensò tra sé e sé.
“Non importa, va bene così, però ora dovete spiegarmi cosa cazzo avete combinato.”
I due annuirono, ma fu Felix a parlare e Minho ne fu contento perché era sempre il migliore a spiegare le cose, da tanto limpido e diretto era, nel modo più innocente e carino possibile.
“Immagino che tu sappia tutto fino a quando abbiamo parlato. Io e Bin vivevamo insieme e stavamo insieme, ma poi qualcosa si è rotto e abbiamo preso una pausa che è diventata permanente. Mi sono trasferito da Chris poco prima di conoscere voi, ma ci eravamo lasciati come amici quindi non c'è mai stato risentimento tra noi, in fondo penso che ci amassimo ancora. Poi però ho conosciuto Hyunie e con il passare del tempo mi sono innamorato di lui e Changbin allo stesso modo, ma io non lo sapevo. Il resto della storia la sai fino a qualche settimana fa.”
A quel punto Hyunjin intervenne, appoggiando una mano sulla spalla del fidanzato.
“Quando ho discusso con te Bin mi è stato molto vicino. Mi ha dato un sacco di consigli, era molto protettivo, ma anche oggettivo, è davvero maturo quando vuole. Penso che lui e Jeongin siano stati quelli che mi hanno aiutato di più a fare chiarezza, oltre a Lixie ovviamente, quindi abbiamo passato del tempo insieme e mi ha confessato che mi ha avvicinato all'accademia perché era attratto da me, ma non voleva provarci, era solo curioso di conoscermi. Poi sia lui che Lixie hanno maturato un interesse, io ho fatto una scelta ed eccoci qua. Mentirei se dicessi che non ci avevo pensato ad un certo punto anche a lui, per quello è stato tutto così complicato. So di aver fatto casino, ma sono anche sicuro di ciò che provo e voglio stare con Felix. Perciò ne abbiamo parlato, insieme, e lui ha capito. Mi ha solo chiesto di lasciargli del tempo per pensare e sia io che Lixie lo abbiamo fatto. Glielo dovevamo.”
E poi dicevano che la sua vita sembrava un drama televisivo, forse era vero, ma la loro sembrava una di quelle serie adolescenziali americane. Aldilà dei suoi commenti acidi, Minho dovette ammettere che la situazione era in effetti complicata, ma che i discorsi che stava sentendo da parte di entrambi erano estremamente sinceri e maturi. Era molto ammirato da come tutti e tre avevano gestito quella situazione sicuramente difficile per dei ragazzi di vent'anni. Sì trovò a pensare che lui era in crisi per un'amicizia con Jisung mentre loro si erano districati tra i sentimenti di tutti e tre e ne erano usciti da persone adulte, parlandone e dandosi tempo e spazio. Sorrise tra sé e sé, il suo piccolo Hyunjin era cresciuto proprio bene e forse era diventato più maturo anche di lui, anche se non glielo avrebbe mai detto.
“Anche io ho parlato con Bin e gli ho detto che se lo faceva soffrire vederci insieme potevamo cercare un modo per risolvere la cosa, senza che dovesse allontanarsi perché non sarebbe stato giusto. Mi ha solo chiesto di dargli tempo e lo abbiamo fatto e lui è tornato da solo.” Concluse Felix.
“Voi provate ancora qualcosa per lui?”
“È stato il mio primo amore, sarà sempre importante per me, ma voglio stare con Hyunjin.”
“Ho avuto una cotta, ma ora lo considero il mio migliore amico assieme a te, voglio stare con Felix.”
Tutti e tre si guardarono, scambiandosi un'occhiata soddisfatta.
“Immaginavo molto più dramma, sono deluso. Siete stati fin troppo maturi.”
“C'è stato, ma non serve scendere nei dettagli.”
Minho sollevò la testa con una smorfia risentita.
“Ma io sono sceso nei dettagli!”
“È stata una tua scelta. Ora mangiamo o faccio tardi a lezione e Lixie deve raggiungere Chris tra poco.”
Quella maledetta faina di Hyunjin da quando stava con Felix era diventato molto più spigliato, stava sempre più somigliando ad un mix di Felix e lui e Minho trovava la cosa molto fastidiosa. Era così anche quando lui aveva le sue battute pronte? Bè le sue erano sicuramente più brillanti e meno fastidiose, Hyunjin aveva ancora molto da imparare nonostante tutti gli anni che si conoscevano.
[...]
Due giorni dopo, Minho continuava a pensare a che cosa diavolo stava succedendo con Jisung quasi ad ogni ora del giorno. Fortunatamente era ormai estate inoltrata e le lezioni erano finite da un po’, lasciando spazio al periodo degli esami, perciò doveva concentrarsi sullo studio e aveva meno tempo per preoccuparsi, o almeno così pensava, ma poi i pensieri tornavano sempre a fargli visita. Aveva provato a scrivere ancora a Jisung ottenendo sempre le stesse risposte perciò dopo l'ennesimo messaggio, Minho si adagiò con un sospirò disperato sul tavolo della sala studio, battendo la fronte contro il legno del tavolo.
“Stai cercando di testare la qualità del legno o sei molto disperato?”
Una voce lo riportò alla realtà e sollevò la testa di scatto trovandosi davanti una figura conosciuta.
“Changbin!”
“Quanto entusiasmo, sei felice di vedermi? Anche io sarei felice di vedermi in effetti.” Rise e si sedette di fronte a lui, buttando a terra la borsa e i libri sul tavolo. “Che ti succede? Lo studio ti sta uccidendo o stai pensando ad un bel ricciolino con gli occhi appannati?”
Minho gli tirò un calcio da sotto il tavolo, ma Bin che era più sveglio degli altri lo evitò, sapendo già che gli sarebbe arrivato.
“La volete smettere tutti di insinuare che pensi sempre a Jisung?”
“Perché a che cosa stavi pensando?”
Minho stava per rispondere a tono, ma gli morì la risposta in gola perché non ebbe la prontezza di inventare velocemente un argomento plausibile, Changbin scoppiò a ridere attirando occhiate furenti di studenti vicini. Lanciò un paio di sorrisi di scuse in giro e poi tornò a guardarlo.
“Siete diventati la mia serie drama preferita, sto aspettando gli sviluppi puntata dopo puntata. Sono il vostro fan numero uno, siete la mia ship preferita.”
La tentazione di tirargli un altro calcio fu forte, ma sapendo che avrebbe evitato anche quello non ci provò nemmeno. Un pensiero gli attraversò la testa e tirò su la testa, sorridendo in modo poco promettente a Changbin che percepì il suo cambio di umore, poté vedere un'ombra di preoccupazione attraversare i suoi occhi.
“Che c'è?”
Minho gli sorrise sornione e si stirò sul tavolo.
“Capiti proprio a proposito, action man. Visto che sei tanto in vena di drama, che ne dici di spiegarmi cosa è successo tra te, Jin e Lix?”
Il sorriso di Changbin vacillò un attimo e la sua spavalderia venne meno.
“Da quando io e te siamo così in confidenza da farmi questa domanda, gatto malefico? Non mi sembra che tu abbia mai avuto tanto interesse verso di me.”
“Da quando hai iniziato ad impicciarti della mia vita, bestia muscolosa.”
“Oserei quasi pensare che sei preoccupato per me. Ho conquistato il titolo di amico ultimamente?”
Minho ci pensò su e poi, molto schiettamente, annuì.
“Lo avete conquistato tutti in effetti. Ultimamente mi trovo bene con voi.”
Lo sguardo di Changbin si addolcì moltissimo e Minho ebbe quasi l'impressione che fosse felice, quasi soddisfatto di quel ruolo che aveva conquistato.
“Sono contento di sentirtelo dire, in realtà ci speravo. Mi sei simpatico, mi piace anche l'atmosfera che si è creata tra noi, vorrei che succedesse lo stesso con Seungmin e Jeongin, ma ultimamente non si stanno facendo vedere.”
Neanche loro quindi. Era tutto molto sospetto, Jisung spariva e così anche i suoi amici, ma che diavolo stava succedendo? Minho si stava di nuovo incanalando nei soliti pensieri, ma Changbin lo distrasse.
“Comunque d'accordo, non ho niente da nascondere, anche perché penso che loro già ti abbiano detto qualcosa.”
Minho annuì, spiegando di aver già sentito una parte della storia da parte dei due ragazzi. Gli chiese anche se la cosa lo facesse infastidire, ma Changbin scosse la testa.
“No tranquillo, non c'è nulla di segreto. Non siamo mai stati così intimi da raccontarti la mia vita, ma ne ho parlato con Chris e con Seungmin e non vedo perché tu non debba saperlo.”
Con Seungmin? Minho rimase sorpreso, non sapeva che i due fossero diventati così amici, anche se Bin era stato da subito quello più in sintonia con gli ultimi due arrivati.
“Immagino che tu sappia gli avvenimenti in generale. Le cose stanno così: stavo con Felix ed ero davvero perso per lui, ma quando siamo andati a vivere insieme qualcosa è andato storto… Non so nemmeno dirti che cosa. Quando ho conosciuto Hyunjin in facoltà all'inizio ne ero estremamente affascinato e volevo conoscerlo a tutti i costi, ma quando abbiamo iniziato a uscire mi sono preso una cotta non indifferente. Ne ho parlato anche con Chris e dalla sua reazione avrei dovuto capire che qualcosa non andava, così come dal comportamento di Felix, lo conosco bene, avrei dovuto capirlo. Una sera eravamo solo io e Hyunjin, a casa sua, per mangiarci una pizza. Non so come siamo arrivati a parlare del futuro e lui mi ha confessato di avere paura. Sa che la sua non è una scelta facile, fare l'artista, studiare arte, io lo capisco. Abbiamo parlato un po’ mi ha confidato che teme di finire a vivere sotto un ponte e io non ce l’ho fatta più, gli ho detto che ci vivrei sotto un ponte con lui e da lì tutto il resto. Si è pietrificato e ho capito subito la sua risposta, ma quando mi ha detto di lui e Felix mi è crollato il mondo addosso. All'inizio pensavo di poterlo sopportare, ma non è stato così e mi sono distaccato.” Fece una pausa, stendendosi sul tavolo. “È stato Hyunjin a venire per primo da me e abbiamo parlato, prima del casino con te e poi di quello che c'era tra noi. Poi si è aggiunto anche Felix. Abbiamo parlato a lungo, era complicato perché so che loro si amano, ma anche io provo qualcosa per loro, un rimasuglio dell'amore che avevo per Felix e un'attrazione per Hyunjin, ma se avessimo continuato così l'unica soluzione era che smettessi di uscire con voi. Allora ho chiesto tempo e per un po’ ho passato del tempo con Seungmin.”
Minho si alzò di scatto dal tavolo.
“Con Seungmin?”
“Sì. Non sembra, ma è una persona molto sensibile e gentile, se lo sai prendere. All'inizio ti prende in giro e poi ti ascolta. È stato utile parlare con lui perché anche lui si è sentito invidioso, ferito e non riusciva a sopportare l'idea che la persona a cui teneva avesse trovato qualcun altro, anche se il tipo di sentimento era diverso. Ci siamo aiutati a vicenda. A distaccarmi un po’ sono riuscito a trovare pace, io tengo davvero a loro due, preferisco restare loro amico che perderli. Li vedo insieme, non hanno mai avuto con me quello che hanno tra loro, Seungmin mi ha detto che è come tra te e Jisung e che lui si sente come me.”
Concluse la frase con un sorriso eloquente, pieno di affetto, e Minho pensò che tutta quella storia somigliava un po’ a quella tra lui, Hyunjin e Seongjun, con la differenza che loro ora erano più maturi e non stavano facendo il suo errore di aver paura di affrontare i sentimenti che provavano. Avevano avuto bisogno di tempo e di riflettere, però alla fine avevano trovato la loro pace. Il fatto che Seungmin avesse paragonato la situazione alla loro lasciò Minho abbastanza risentito, ma non verso Seungmin, piuttosto verso se stesso che si ostinava a non capire cosa provava e cosa doveva fare.
“Troverò la persona giusta per me e quando succederà voglio che loro ci siano per aiutarmi. Nel frattempo voglio impegnarmi con il mio lavoro musicale con Chris e pensare a me stesso.” Concluse alla fine.
“Hai fatto una scelta molto coraggiosa, Bin. Sei più intelligente di quel che pensavo.”
“Fai lo spiritoso tu, ma non sei messo meglio di me. Ci sei già passato, ma ti do comunque un consiglio perché a quanto pare non hai imparato. Fai chiarezza nella tua mente e datti da fare perché quando sarà troppo tardi ti pentirai di tutto ciò che non hai fatto e detto. Credimi. Prima che sia tardi.”
Minho rimase interdetto a quelle parole e incassò il colpo esattamente come aveva incassato le parole di Hyunjin quella sera la bar. Tutti gli stavano dicendo di darsi da fare, ma il problema era che qualcosa lo bloccava ancora. Era fermo sulla soglia della porta, ad un passo dall'uscita, ma la paura di ciò che lo aspettava fuori lo teneva ancora ancorato. Ormai non c'era più buio, c'erano tante persone che entravano e uscivano dalla stanza della sua anima, ma ancora c'era qualcosa, che non sapeva identificare, che lo teneva bloccato sulla soglia. Il tono con cui Changbin aveva parlato gli aveva lasciato un senso di amarezza, di rimorso, era da questo che lo stava mettendo in guardia?
“Non ti è ancora passata del tutto vero?”
Lui sorrise.
“Non del tutto, ma ci sto lavorando. È più semplice andare oltre parlandone a mente fredda con qualcuno, perciò grazie Minho. E non ti stranire se mi sentirai scherzarci sopra, è il mio meccanismo di difesa.”
Si alzò e gli batté una mano sulla spalla con un ghigno.
“Coraggio faccio il tifo per te, rendetemi canonica questa Minsung.”
“Come prego?”
“È il nome della vostra ship, carino vero? Gli altri hanno riso mezz'ora quando gliel’ho detta.”
E con questo ultimo commento Changbin se ne andò ridendo, evitando il libro che Minho gli tirò dietro e suscitando molteplici proteste degli studenti intorno. Che amici del cazzo, ma passavano tutto il tempo a parlare di lui e Jisung? Non avevano altro da fare? A volte si pentiva di aver accettato tutte quelle persone nella sua vita, partendo da Jisung e continuando con gli altri, ma poi ci pensava e capiva che ognuno dei suoi amici erano i pioli di una scala che lo portavano ogni giorno più lontano dal buco nero da cui stava scappando e Jisung era la forza che finora aveva mosso il suo corpo verso l'alto.
[...]
Lo stesso pomeriggio di quella giornata, ricevette un messaggio decisamente inaspettato.
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One Step Closer || Minsung
Romansa[COMPLETA] Lee Minho è uno studente di veterinaria la cui vita, mesi prima, è stata stravolta. Da allora per lui la sua esistenza ha smesso di avere un senso e ha semplicemente smesso di affrontarla, nonostante le insistenze del suo migliore amico H...