Come i vecchi tempi

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POV VERA

Stavo tornando a casa quando una mano si appoggiò sulla mia spalla e mi fece girare.
"Ti va se ti accompagno a casa? Così parliamo un po'" disse la voce calma di Shawn.
"Va bene" risposi io sorridendogli per poi tornare a camminare sul marciapiede.

"Sai, in questo periodo sono successe tante cose" iniziò a parlare il ragazzo "per esempio, all'Alpine Junior High, è arrivato un ragazzo veramente molto forte, e l'ho preso sotto la mia ala. Avevamo davvero un bellissimo rapporto fino a quando il quinto settore non ha rovinato tutto, cacciandomi dalla squadra. Pensa, gli avevo persino indigenti la tormenta glaciale" disse lui facendo un sorriso malinconico alla fine.

"Mi dispiace, vedrai che risolveremo tutto" dissi io mettendogli una mano sulla spalla.
"Non te ne andare più" disse l'albino a bassa voce. "Non lo sopporterei di nuovo"
"Tranquillo, non scappo più" dissi.

"Non c'è nulla invece che te dovresti dirmi?" Chiese lui curioso.
Sapessi Shawn, sapessi. Fin troppe cose dovrei dire. Ma poche ne riesco a far uscire.
"Sapessi... fin troppe da poter dire tutte in una volta. Ti farei salire la depressione, oppure di nuovo la bipolarità" conclusi ridendo. Almeno su questo dicevo la verità una volta ogni tanto.

"Allora dobbiamo fare una seduta di racconti depressivi con una grande dose di alchool per dimenticare" scherzò lui per poi tornare serio "ti farebbe bene parlarne sai" disse lui sorridendomi.
"Lo so, magari un giorno ti racconto" dissi io guardando in avanti, eravamo arrivati.

"Quindi questa è casa tua?" Chiese lui guardando la casetta.
"Si" risposi semplicemente io.
"Ti dispiace se ti faccio compagnia per un'altro po'" chiese lui.
"No tranquillo, però tra poco dovrei andare a lavorare in un locale" dissi.
"Tranquilla, quando devi andare dimmelo che tolgo il disturbo" disse lui sorridendo .

Appena varcai la porta notai che Victor non era ancora tornato, magari si stava allenando, o forse era da Vald. Quella ragazzo è un incognita, quando gli chiedo cosa ha fatto scappa in camera, non so mai nulla.

Subito mi tolsi le scarpe e mi lancia sul divano con una grazia da elefante. Shawn si mise a ridere, e io insieme a lui.

Iniziammo a parlare di vari argomenti, come il lavoro, la vita privata, le relazioni amorose...
A proposito di quest'ultimo argomento...
"Ti manca Aiden?" Chiese l'albino curioso.
"Non più di tanto, ormai è storia passata, anche se è un taboo il motivo per cui ci siamo lasciati" dissi io allungandomi sul divano.
"Non lo ha capito nemmeno lui, da quel che mi dice, pensava solo che non sentiva più che eravate legati come prima" disse lui.
"Lo pensavo anche io" esclamai "invece te? Vita amorosa?"
"Niente di eclatante, solo qualche relazioncina qua e là che durava qualche settimana" disse scrollando le spalle.
"Non troverai ma nessuno meglio di me" dissi facendogli l'occhiolino.
"In realtà ci vuole poco-" disse per poi riceversi un pugno sulla spalla.

"Ahia, hai fatto male" disse tenendosi con la mano il punto colpito.
"Ti sta bene" dissi facendogli la linguaccia.
"Invece te? Qualche nuova fiamma?" Chiese curioso.
"Ma magari, solo qualche uscita, ci si fermava sempre prima di iniziare qualcosa di serio" dissi io mettendo le mani dietro la testa.
"Siamo sulla stessa barca" disse lui.
"Già" risposi.

"Dai adesso vado" disse lui dopo una mezz'oretta.
"Va bene dai, 'se hai bisogno sai dove trovarmi'" dissi io perculandolo.
"Dai, non era così male quella frase" disse lui mettendo su un finto broncio.
"Hai ragione, mi faceva solo ingelosire" dissi io ridendo.
Poi lui uscii dalla porta.

È stato bello passare questo pomeriggio insieme. Come i vecchi tempi.

Adesso chiamiamo Caleb, voglio sapere come è andata a finire.

Il tempo passa ma la passione no ~ Inazuma Eleven Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora