CALITOLO 29

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POV LILY :

Mi svegliai dolorante e con il corpo coperto di sangue.

Ero intrappolata in questa sudicia e piccola cella da chissà quanto tempo.

Non riuscivo a capire perché tutto questo stesse succedendo a me.

Perché non potevo semplicemente essere felice? Queste domande mi tormentavano, ma non riuscivo a trovare delle risposte.

Il dolore mi travolgeva nuovamente e cedevo al buio.

Passarono alcune ore e mi risvegliai ancora più debilitata.

Ero esausta, stremata da giorni senza mangiare né bere.

Non avevo più energie per resistere. Pregavo solo che qualcuno mi trovasse e mi salvasse da questa prigione infernale.

La mia unica speranza era affidata al destino.

Ma la mia debolezza era troppo grande da sopportare. Mi svenni di nuovo, priva di forze.

Sentivo qualcuno che mi teneva mentre mi urlavano di svegliarmi.

Ormai conoscevo quelle voci, erano coloro che mi facevano del male ogni giorno, solo per divertimento e su richiesta del loro capo.

Takahashi mi stava picchiando da diverse ore. Aveva uno scopo, ma mi chiedevo cosa volesse sapere.

Non sapevo niente, a meno che non sapesse del centro... E se volesse fare del male anche a quelle povere persone? Cosa avrei potuto fare?

Con tutti questi pensieri, non mi accorsi che mi stavano rialzando da terra.

Non capivo più niente. Sentii solo Takahashi dire ai suoi due scagnozzi in giapponese:

"Basta giocare, divertiamoci un po' con lei".

Cominciai a ribellarmi e a muovermi, avendo capito le loro intenzioni.

Ma peggiorai solo le cose e fui picchiata ancora di più.

Mentre mi picchiava, cominciai a pensare a tutte le cose belle che mi erano successe ultimamente con Bella, Irina e la sua famiglia.

Non potevo abbandonarle.

Dovevo resistere.

Stavo per cedere, stanca di tutto, quando sentii una porta spalancarsi e diversi uomini armati entrarono.

Presero i due che mi tenevano e li uccisero. Poi vidi il mio amore, il mio cavaliere che può sembrare una persona cattiva, ma non lo è.

Fu lì che mi sentii sollevata e mi sentii libera di perdere i sensi, sapendo che ero al sicuro da quel momento in poi.

L'unica cosa che riuscivo a dire era:

"Lo sapevo che saresti venuto".

Mi svegliai in un letto sconosciuto.

La camera era molto bella, ma oscura. Cominciai a ricostruire tutto quello che era successo,

da quando mi torturavano fino a quando Ethan mi salvò.

Tutti i ricordi mi tornarono in mente, ricordando le torture crudeli che subivo ogni giorno.

Ero quasi sull'orlo di un attacco di panico.

Non riuscivo a respirare e la vista iniziò a sfocare, finché non vidi qualcuno entrare dalla porta.

Non riuscii a capire chi fosse e svenni dal dolore.

<<<3 ore dopo>>>

Dopo un po' di tempo mi svegliai e vidi accanto a me Bella.

Ero così felice di vederla che mi buttai addosso a lei.

Quando la abbracciai, mi scordai di tutto il dolore e la solitudine che avevo passato.

Ero ancora più felice quando vidi una piccola testolina con i capelli rossi come sua madre,

che si tuffò su di me come un tornado felice di vedermi. Anche io ero felice di vederla.

Bella per fortuna capii che sarebbe stato difficile raccontarle quello che mi era successo.

Non mi chiese nulla, ma mi raccontò dei progressi che il centro stava facendo e di come lo stesse migliorando.

Non potevo essere più felice di sentire queste notizie.

Volevo chiederle di Ethan, ma mi vergognavo.

Mi mancava e volevo solo vederlo.

Inoltre, volevo ringraziarlo perché, se non fosse stato per lui, a quest'ora sarei morta.

Intrigo e Passione: L'Amore Proibito tra Due Anime MafioseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora