Era una giornata fredda a Londra. Sono uscita dall'aeroporto e mi sono diretta verso un taxi fermo.
L'automobilista è sceso per darmi una mano con i bagagli.
Salita nel taxi ho dato l'indicazione del mio albergo al taxista e dopo dieci minuti ero già arrivata a destinazione. Una volta scesa mi sono diretta verso la reception e mi hanno dato il mio numero di stanza.
Per arrivare al piano della mia camera presi l'ascensore.
Proprio mentre le porte si stavano chiudendo un ragazzo infilò la mano con la speranza che non si chiudessero.
Per sua fortuna la mano era ancora tutta intera senza neanche un graffio.
Così decisi di fargli una domanda :" mi scusi, ma cosa le è saltato in mente?Lo sa che poteva farsi molto male? Io non la conosco e non voglio neanche rinproverarla perché non sono sua madre e comunque credo che sapeva anche lei a cosa stava andando in contro, ma per piacere se lo deve rifare, non lo faccia più in mia presenza!"
Dopo qualche secondo di silenzio le porte dell'ascensore si riaprirono e uscimmo tutti e due contemporaneamente.
Proprio mentre mi stavo allontanando, lui mi prese per un braccio e mi girò verso di lui dicendo:" mamma mia quanto parli. Comunque io sono Tom. Tu invece? Chi sei?"
Io imbarazzata per il mio comportamento assunto in ascensore dissi balbettando:" io... sono... cioè... mi... chiamo... Kate"
E lui con uno splendido ed enorme sorriso mi rispose:" ok, allora a dopo in sala da pranzo... Kate"
E io con la testa feci cenno di si.
Corsi in camera per iniziarmi a preparare... e dovevo fare anche molte cose (lavarmi, scegliere un vestito decente, truccarmi e mettermi a posto i capelli).
Una volta finito guardai l'orologio e notai che avevo ancora mezz'ora di tempo quindi decisi di sedermi un po sul letto e pensare (cosa che faccio spesso).
Ed è solo allora che mi accorsi che mi ero preparata come se avessi un appuntamento romantico... solo per il semplice fatto che un ragazzo strafigo, con gli occhi azzurri e i capelli scuri (precisamente neri e corti), con gli addominali e i pettorali, mi aveva semi-invitato a pranzare con lui.
All'improvviso sento bussare alla porta. Senza neanche guardare chi fosse aprii... ed ecco che mi ritrovo davanti lui ( Tom lo strafigo ).
Lui mi prese la mano e mi trascinò fuori chiudendo dietro di sé la porta.
Entrammo in ascensore e aspettammo di arrivare al piano terra per andare a mangiare.
Il pranzo durò anche poco, forse fin troppo poco per Tom che mi propose subito, una volta finito il dolce, se volevo passare il pomeriggio con lui a visitare Londra.
Ci pensai su un attimo, volevo quasi rifiutare la sua richiesta ma guardandolo mi accorsi della sua faccia da cucciolo e così accettai, sapendo che non avrei avuto altra scelta ( anche perché era troppo difficile dire di no a quella faccina così dolce).
Così passammo uno splendido pomeriggio insieme, girando per le vie più popolate di Londra.
Tirai il telefono fuori dalla borsa per vedere se avevo delle notifiche, ma niente. Nel frattempo diedi un'occhiata anche all'ora e oddio... erano già le sette.
Così mi girai verso di lui e gli dissi che forse era il caso di tornare in albergo se no non avremmo potuto cenare.
Lui sorrise (oddio quel suo sorriso mi uccideva) e mi propose di mangiare in un ristorante che lui già conosceva.
Ci pensai... ma aveva ancora quella faccia da cucciolo e così, quasi costretta, dissi di si.
Il locale era davvero bellissimo e stranamente si mangiava anche bene.
Finimmo di mangiare e il cameriere ci portò il conto, ma Tom mise in mano al ragazzo i soldi e mi fece alzare quasi con forza e mi trascinò fuori il ristorante.
Lo guardai furiosa, perché non mi piaceva affatto che fosse un altro a pagare per me, e lui mi disse:" dai Kate non arrabbiarti, prendilo come un gesto carino..."
Così sorrisi e gli dissi:" ok, ok... ti perdono."
Gli proposi di andare sulla ruota panoramica, per ammirare il panorama di sera e tutto illuminato, e lui accettò senza esitare neanche un attimo.
Il giro sulla ruota era stato veramente stupendo e in più lui commentava ogni cosa nuova e certe volte mi faceva scoppiare a ridere.
Senza neanche chiedermelo, chiamò un taxi che in pochi minuti ci portò all'albergo.
Prendemmo (il famoso) ascensore e nel frattempo che salivamo gli dissi:" sai... ho passato una bellissima giornata o almeno un buon pomeriggio e una buona serata. Grazie... Tom!"
Lui mi guardò e rispose:" non avevo dubbi... Kate"
Guardando le porte dell'ascensore aprirsi mi disse :" Buona notte Kate."
Poi mi si avvicinò all'orecchio e mi sussurrò:" a domani"
Io mi limitai a sorridergli e entrai nella mia camera.
In fretta mi spogliai e mi misi il pigiama, andai a struccarmi e mi lavai i denti e infine mi buttai sul letto ripensando a lui e alla bellissima giornata passata insieme.
In pochi minuti precipitai in un sonno profondo.
STAI LEGGENDO
codice d'accesso al cuore
RomanceKate, una ragazza dalle grandi aspettative, durante un viaggio di due settimane a Londra conosce un ragazzo di nome Tom. Da quel momento la sua vita cambia piega.