Cap. XV

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Stavo ancora aspettando risposta da Andrea, erano passati 20 minuti ed ancora nulla.
Nell'attesa sistemai le ultime cose nell'armadio e misi le scarpe in basso, sistemai anche il bagno, svuotando le borse piene di trucchi e profumi, spostando tutti i prodotti  sul mobiletto che c'era sopra il lavandino.

"Sere ma sta sera che vuoi fare?" Le chiesi, visto la promessa che le avevo fatto, domani inizia l'università e sta sera le avevo promesso che ci saremmo potute divertire...

"In verità Duccio mi ha chiesto se volevamo unirci a loro, vanno ad un diciottesimo, di un loro amico, Gherardo mi pare... È una festa privata ma con un po' di persone, mi hanno detto che gli avrebbe fatto piacere se fossimo andate" mi disse Serena.

Non riuscii neanche a rispondere che mi arrivò una chiamata da Andrea, costava tanto rispondere al messaggio?
Dopo 3 squilli risposi.

-Ciao Andrea- lui manco saluto ed andò subito al dunque.
-Non c'è nulla di cui parlare, ma se proprio proprio hai bisogno se vuoi sta sera alla festa, se vieni- mi rispose in modo scorbutico.
-Non lo so Andrea se vengo, se non te ne frega nulla lascia stare-
-Come ti pare- mi disse, per poi chiudermi in faccia la chiamata.

"Che stronzo, che si fotta" dissi verso Serena, che aveva assistito alla chiamata essendo che si era attaccata con l'orecchio all'altra parte del telefono.
"Un po' si"
"Se non gliene frega io lascio stare" dissi esausta.
"Magari vedi come va sta sera se vuoi, poi decidi"
"Mh va bene"
Serena mi abbracciò.

...

Erano le 20 e alle 21 e 30 sarebbero venuti Duccio con Pietro a prenderci, dovevamo sbrigarci, Serena era ancora qui...
Avevamo deciso di indossare un vestito che avevamo uguale, dopo aver chiesto se ci fosse stato un dress code e ci fosse stato detto di no.

"Clo io vado a farmi una doccia, vengo qui per le 21 va bene?"
"Sì perfetto, mi doccio anche io, a dopo Sere"

Mi feci una doccia veloce, mi profumai e indossai il vestito.
Il vestito in questione:

Andai nell'armadio per vedere se c'erano un paio di tacchi adeguati, ne presi un paio molto belli ma anche molto alti, non so quanto sarei riuscita a tenerli ma vabbè; andai a truccarmi e a piastrare i capelli

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Andai nell'armadio per vedere se c'erano un paio di tacchi adeguati, ne presi un paio molto belli ma anche molto alti, non so quanto sarei riuscita a tenerli ma vabbè; andai a truccarmi e a piastrare i capelli.

Tra una cosa e l'altra vennero rapidamente le 21.  Infatti sentii bussare alla porta, andai ad aprire ed era Serena.
Ci guardammo e ci scappò un sorriso, sembravamo gemelle.

...
"Ciao ragazzi" dissimo all'unisco io e Sere.
"Siete gemelle oggi, che tenere" ci disse Duccio dopo averci salutate. Pietro non disse nulla, ci salutò e basta.
...

Dopo 20 minuti di silenzio, arrivammo alla casa dove si vedevano luci di tutti i colori uscire dalle porte-finestre. Era una villetta molto bella e grande. Vidimo sulla soglia della stradina che portava alla porta d'ingresso Dario con Marco.
Pietro si avviò subito verso di loro, mentre Duccio ci aspettò.
"Duccio, ma cos'ha Pietro?" Gli chiesi, sperando in una risposta.
"Boh, credo sia per Andrea" lasciai perdere il discorso.

Entrammo in casa, dove subito ci venne offerto da bere, mi guardai intorno e poco dopo vidi sul divano un ragazzo molto simile ad Andrea che si stava baciando di brutto una ragazza. Mi girai verso Sere che mi fece una faccia sconvolta e schifata, mi rigirai per capire se avevo visto bene, ed era proprio Andrea.

Andai verso la cucina, dove un ragazzo mi offrì da bere... questo era il mio secondo drink e mi sentivo già più attiva, presi Sere per il braccio e andammo nella stanza dove c'era la musica, dove tutti ballavano.

Poi arrivò Duccio, proprio nel momento in cui ci fu una baciata, io uscii dalla stanza da ballo e tornai in cucina.
Mi si avvicinò lo stesso ragazzo di prima, alto, magro e con un sorriso ammaliante.

"Ciao! Ti piace la festa?" Mi chiese senza presentarsi.
"Si anche se sono venuta con delle persone che sono sparite, non conosco nemmeno il proprietario" scoppiai a ridere, seguita da lui, ammetto, faceva un po' ridere come situazione.
"Beh, eccomi. Piacere Gherardo, il proprietario e il festeggiato" mi disse sorridendo,
porgendomi la mano.
"Oh non sapevo scusa, piacere Chloe e in ogni caso tanto auguri"
"Grazie, ti va di bere qualcosa?" mi chiese prendendo due bicchieri e una bottiglia.
"Volentieri, basta non sia birra" scoppiai a ridere.
"Nono, vodka alla fragola"
"Perfetto, accetto"

Rimasi un po' a chiacchierare con lui, mi parlò del suo rapporto con gli altri, sono sempre stati molto legati, come una famiglia.

Vidi Andrea venire verso Gherardo con nonchalance infatti non mi notò nemmeno.

"Ghe posso le chiavi di camera tua?" gli chiese con faccia pregante e maliziosa, Gherardo fece una smorfia strana.
"No Andrea, non lo farò, poi te ne penti. Cambiando discorso, ti presento lei, l'ho appena conosciuta" disse girandosi verso di me per indicarmi.

Andrea si girò verso di me, mi vide e mi sorrise, non lo so se era un sorriso vero o meno, in ogni caso non disse nulla.

"La conosco già" si girò verso Gherardo.
"Ah, è lei la ragazza..." Andrea non lo lasciò finire la frase che lo bloccò mettendogli una mano sulla bocca.
"Va bene Andrea sto zitto, in ogni caso no, non ti darò le chiavi, vai fuori se vuoi, vai a farti un giro, tra poco dovete fare quella cosa tu e gli altri vedi di farti passare la sbronza, non rovinarmi la festa" gli disse Gherardo.
"Ma non ho voglia di uscire" rispose lui con voce scorbutica prendendo un bicchiere pieno di alcool dal tavolo.
"Allora non so cosa dirti" Andrea se ne andò, lasciandomi lì con il dubbio di chissà di che stavano parlando quando Andrea tappò la bocca a Gherardo con una mano.
Provai a chiarirmi le idee.

"Ma di cosa stavi parlando prima? Quando Andrea ti ha fermato?" gli chiesi sperando in una risposta.
"Nulla, non sarò io a dirtelo, magari prima o poi te lo dirà lui" mi rispose lasciandomi di nuovo con il dubbio.

"Ora devo andare un attimo a cercare gli altri perché devono fare una cosa... ci vediamo dopo  se ti va" gli sorrisi e lo salutai.

Andai a cercare Serena, la trovai seduta sul divano da sola, allora andai da lei...

                       "Gli occhiali scuri, capelli al vento, tanto tormento"

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XOXO

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