Testa tra le nuvole

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Inspirare
1,2,3,4

Trattenere
1,2,3,4

Espirare
1,2,3,4

Sono ormai cinque minuti che mi concentro sulla mia respirazione, dicono sia un metodo efficace per controllare l'ansia e in questo momento penso di averne bisogno.

Mentre continuo a pensare al mio schema di respirazione inizio a camminare avanti e indietro, percorrendo gli stessi 3 metri un numero esagerato di volte.

Niente, nemmeno questo aiuta a scaricare la mia tensione.

Maledico mentalmente quella scommessa fatta con alcune amiche qualche mese fa.
"Ma si, se perdo la scommessa mi iscrivo ad Amici, tanto non mi prenderanno mai"
Ed eccomi qui, nel dietro le quinte, aspettando l'inizio della prima puntata, in attesa di scoprire la mia sorte.
Intorno solo volti sconosciuti, o incrociati di sfuggita ai casting, ma che io presumo più talentuosi di me.

Fanculo, farò una figura di merda.

Nell'ennesimo tentativo di placare l'ansia e mettere a tacere la paura del fallimento provo con una nuova strategia, interrompo la mia camminata nervosa, chiudo gli occhi, e provo a ripetermi che andrà tutto bene.
E anche se non andrà bene le persone non mi prenderanno in giro per questo, si dimenticheranno presto di me.
Devo concentrarmi sulla respirazione.
E poi devo necessariamente calmarmi, altrimenti sul palco uscirà giusto qualche frase tremolante e non è il caso di..

Vengo urtata da qualcosa, o meglio, qualcuno, che interrompe il mio flusso di pensieri.

"Cazzo, stai attenta, non ci sei solo tu, guardati intorno" sento dire da una voce femminile, con un tono più che irritato.

Solo a questo punto guardo la ragazza in questione e noto due occhi blu che mi scrutano, con un'espressione che definirei quantomeno scocciata.

"Ora devo cambiarmi la camicia, cazzo"

A queste parole noto una bottiglietta d'acqua nella sua mano, che nell'impatto era finita per metà sulla sua camicia.

"Oddio, mi dispiace, posso aiutarti in qualche modo?" Le chiedo immaginando il panico in una situazione del genere, dato che mancano ormai pochi minuti all'inizio della puntata.

"No grazie, hai fatto abbastanza, non vorrei ritrovarmi anche a dover cambiare pantaloni" e mi sorpassa senza aspettare una replica da parte mia.

"Guarda che eri tu a correre con una bottiglietta d'acqua aperta in mano, non io!" Provo a ribattere alzando di poco la voce in modo da farmi sentire lo stesso da lei nonostante il suo allontanamento.

In risposta sento solo uno sbuffo da parte sua.

"La simpatia non è il suo forte sicuramente" questa volta a rivolgermi la parola è un'altra ragazza che a quanto pare aveva assistito alla scena.

"Penso che l'ansia del momento renda tutti più agitati, ma hai ragione, la simpatia non è il suo forte" le rispondo.

Mi sorride leggermente in risposta.

"Comunque, piacere, Stella" mi tende la mano per presentarsi.

"Piacere mio, Sarah" ricambio il gesto.

Dopo questo breve scambio sentiamo la produzione richiamare la nostra attenzione per informarci che è il momento di entrare in studio.

"Buona fortuna Sarah, sono sicura che ce la farai"
Non so come ma queste parole mi aiutano, mi danno la giusta speranza.

In effetti dopo lo scontro con la ragazza dagli occhi blu la mia attenzione si è focalizzata su quello e non sulla mia ansia.
Alla fine è stato sorprendentemente utile.

Ora sono ancora qui seduta in studio aspettando il mio turno.
Intanto ho provato a seguire le esibizioni degli altri ragazzi e sono tutti molto forti a mio parere.
Le esibizioni di un ballerino di nome Dustin, e di Mew, una cantante, mi hanno particolarmente colpita.
Mi chiedo se sarò all'altezza.
Ogni tanto scambio uno sguardo di conforto con Stella.

Maria ora chiama una certa Lil Jolie per l'esibizione. "Nome curioso" penso.
Ed ecco che la mia attenzione viene catturata quando scopro che Lil Jolie è la ragazza dagli occhi blu di poco prima.
Noto che è riuscita a cambiare la camicia.

Ma è quando la sento cantare che la mia attenzione è tutta rivolta verso di lei.
È davvero molto brava.

Mi incanto un po' guardando le sue esibizioni, lo ammetto. Nonostante la simpatia non sia il suo forte c'è sicuramente stima artistica da parte mia.
Mentre canta il suo inedito per una frazione di secondo i nostri sguardi si incrociano e non so perché ma sul mio viso nasce l'accenno di un sorriso.

Lei ottiene un banco, ma non avevo dubbi.

Subito dopo sento Maria chiamare il mio nome.
Ecco, ora temo che nemmeno concentrarmi sulla respirazione possa aiutarmi, ma devo farmi coraggio in qualche modo.
E lo faccio.
Canto.
Canto e piaccio a qualcuno.
Mi danno un banco.
Devo ancora realizzare.

Entra nella scuola anche Stella, sono al settimo cielo, sono sicura che nascerà una bella amicizia.

La puntata termina e tutti insieme ci dirigiamo in casetta. Non saprei descrivere quello che sto provando, ma sono sicuramente felice.

Nel tragitto qualcuno mi raggiunge e cammina per un po' al mio fianco, è occhi blu.
Io continuo la mia camminata ignorandola, fino a quando non decide di rivolgermi la parola, sorprendendomi non poco.

"Sei brava Miss testa tra le nuvole, sono felice che tu sia entrata"

Miss testa tra le nuvole? Ma come si permette?

"Grazie, anche tu non sei male, ma non ho la testa tra le nuvole" le dico in modo offeso.

"Sarà, ma nel dubbio mi terrò a debita distanza in caso di acqua nelle vicinanze" mi risponde ridendo.

Dopo questa breve interazione mi supera, deve averlo di vizio non lasciare possibilità di risposta.

Finalmente entriamo in casetta e io sono pronta a vivere il mio sogno.

ORIGAMI (sajolie)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora