La osservavo camminare nei suoi, chiamiamoli così, vestiti.
Erano degli stracci messi insieme, in modo da coprirle le zone più.. intime.
Aveva un panno che le copriva il seno, e un altro panno più lungo che le faceva da gonna.
Era sporca di terra e i suoi capelli erano messi davvero male.
Ma nonostante tutto, era bellissima.
Solo ora mi accorsi di una cosa."Honey?" La chiamai, sperando di catturare la sua attenzione, la quale era rivolta verso la città davanti a noi.
Si girò dopo un po' verso di me, mormorando un: mh?
"Non porti le scarpe?" Le chiesi curioso. Vivento in mezzo alla natura, si sarà sicuramemte fatta male con qualche pigna o qualche bastone a terra. Era praticamente in un bosco, dopotutto.
"Non mi sono mai piaciute." Disse, guardandosi i piedi mentre cammimava.
"Non hai paura di farti male?" Le chiesi sorpreso. Non le sono mai piaciute? È davvero strana.
"Non mi interessa, prima o poi il dolore passa, Louis. Ci sono cose peggiori di un sasso sotto il piede o qualcosa del genere." Ridacchiò un po'.
Lo disse con così tanta ovvietà, che quasi mi sentii ignorante,quasi.Annuii e basta, riconoscendo poi la strada di casa.
"Siamo quasi arrivati." La informai.
Fece un semplice cenno positivo con la testa, guardandosi intorno confusa.
La vedevo piuttosto nervosa, quando ci passava accanto una macchina.Stavo per attraversare la strada, per arrivare al cancello di casa mia, quando una presa forte mi tirò indietro, tanto che caddi nel cemento del marciapiede.
"Ma che ti é preso?" Alzai un po' la voce parlando alla bellissima ma manesca ragazza davanti a me.
"Sei pazzo? Passare così in mezzo alla strada? Quella macchina avrebbe potuto ucciderti!" Urlò a pieni polmoni. Ma che aveva?
"Honey, si sarebbe fermata per farci passare." Le dissi, alzandomi, e guardando i suoi meravigliosi occhi azzurri. Ho sempre avuto un debole per le nere con gli occhi azzurri. C'era quel contrasto di nero e azzurro che mi mandava a puttane l'anima.
"C-come? No! Non si sarebbe fermato." Balbettò, era davvero nervosa.
Scossi la testa, era davvero strana, ma questo suo lato strano mi interessava da morire.
Le presi la mano, e attraversammo la strada, correndo.
"Siamo arrivati,piccola." Le dissi dolcemente, notando i suoi occhi scrutare la mia casa impressionati. Sembrava che non ne avesse mai vista una.
Aprii la porta, spingendola con delicatezza all'interno, per poi chiudermi la porta alle spalle.
"Wow." La sentii sussurrare.
"Ti piace?" Le sorrisi calorosamente.
In risposta, annuì.
"Sei tornat-" Harry non riuscì a finire la frase che vide Honey fissarlo in modo.. cagnesco?
Si avvicinò a lui, lentamente, girandogli intorno per studiarlo meglio.
Harry, giustamente confuso, mi guardò malissimo."Penso sia buono da mangiare." Disse Honey, battendo una pacca sulla spalla del mio amico.
Strabuzzai gli occhi. Mangiare?!
"No, aspetta, cosa?" Esclamò Harry, spaventato.
"Scherzavo, stupido. Le persone qui sono così.. ignoranti?" Mi chiese annoiata.
Sorrisi scuotendo la testa.
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She was a loner.
FanfictionUn ragazzo di città,molto premuroso, che incontra casualmente una ragazza selvatica e solitaria. -Louis Tomlinson -Acacia Brinley