In-Yun

Come si ama la luna nel cielo notturno

il vento che cessa di infuriare,
i nuvoloni scuri carichi di pioggia che sembrano essersi bloccati perfettamente nel mezzo del cielo come se si fossero semplicemente cristaizzati
L'odore di baganto che penetra l'ambiente,
anche se neanche una goccia d'acqua ha sfiorato il terreno e il silenzio quasi postapocalittico,
sono i segnali tipici prima di un temporale.

il vento che fino a quel momento aveva tirato dietro di se foglie, fatto sbattere finestre e porte,
improvvisamente si placa come se Eolo abbia finamete ricevuto tutto cio che voleva.
tiri un sospiro di sollievo nel sentire la calma pacifica che per una manciata di secodi ti illudi di aver trovato,
poi quando tiri quel sospiro,
un tuono rimbomba nel silenzio perfetto ed una saetta lo precede squarciando il velo atrancite fino a strappare le nuvole come si strappa un tessuto fragile.

poi la calma, già incrinata,
si distrugge come gli occhiali da vista durante gli anni in cui si usavano i v12 in f1.
l'acqua cade giù senza risparmire niente e nessuno e chi era in mezzo alla strada sperando di poter correre di fretta a riparo,
resta coinvolto dal violento sfogo di zeus.
mi fu raccontato tanto tempo fa che quando a monaco arrivavano quegli acquazioni,
Il mare era sempre coinvolto ed infatti insieme alle tempeste le acquae parevano ribbellarsi e si infuriavano a loro vota.
zeus e poseidone si stanno scontrando di nuovo.

una visone romanticizzata ma pur sempre una versione di ciò che potevamo notare ogni qualvolta la pioggia giungeva sul principato.
La quiete prima della tempesta,
sapevo che caratterizzava particolarmente la mia vita.

avevamo letteralmene dormito tutta la mattinata e se non fosse stato per la fastidiosa sensazione di bagnaticcio avremo continuato a dormire.
delle gocce di pioggia avevano destano il nostro sonno,
max che era stato il primmo ad accorgersene mi raccolse tra le sue braccia portandomi dentro la casa vuota ancora intontito.
avevamo già i capelli umidi e i vestiti si erano salvati per pochissimo.
mugulai dal fastidio incessante che provavo ad ogni fibbra di muscolo del mio corpo mentre il biondo ridacchiava dalla mia faccia.

'' con tanti modi per svegliarci perché prorio questo''
max non risuciva a smettere di ridere vedendo il mio vios arrabbiato rivolto al cielo.
'' non fa nulla schatije possiamo sempre recuperare''
mi voltai sorridendo verso il suo corpo e allargando le braccia cosi da poter essere inglobato dal ragazzo che non perse tempo a stringermi a se,
lasciando un dolce bacio sulla mia fronte.

ma anche quel dolce risveglio venne spazzato via,
Quel giorno il mondo aveva deciso che non potevo avere un normale buongiorno.

max rispose al suo telefono ascoltando attentamente le parole che l'interlocutore stava rivolgendo a lui.
'' va bene allora facciamo oggi pomeriggio si,
va bene lo dico anche a lui e si fa venire dopo jos.
va bene a dopo chris ok''
gli occhi chiari di max si rivolsero di nuovo a me con fare gentile
'' forza andiamo a pranzare che ci aspetta un pomeriggio pesante ''

piegai la testa di lato prproio come faceva leo quando non capiva davvero cosa gi stessimo chiedendo
'' pranzo? poeriggio ? ma che ore sono'' max ridacchiò alla mia confusione andando a recupere da un altra stanza uno zaino con dei cambi
prima di ricevere una risposta mi aiutò ad andare versoun bagno,
sembrava quello di una stanza per ospiti.

'' abbiamo dormito tutta la mattina piccolo ed è ora di pranzo,
mentre per il pomeriggio fred e chris vogliono subito mettere le cose apposto con il mondo anche per evitare l'interferenza di jos che comuque ci sarà ''
annui lasciandomi portare in braccio nella cabina doccia evitando così continui movimenti che potessero arrecare dolore.

ma in quel momento il fastidio fisico era passato in secondo piano,
la mia mente era troppo occupata a realizzare cosa fossse successo il gorno prima.
La vittoria, il bacio con max, i principe e la princiessa che ci sostenevano, il gala, la festa insieme e quella casa... milioni di emozioni si scontrarono nel mio corpo creando una matassa indissolubile,all'apparenza,
nella mia testa.