Capitolo 9 I pezzi di un puzzle

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Sei mesi dopo una mattina mentre Eva e Shawn fanno colazione arrivano Hans, Zarina ed Emma « buongiorno », Shawn « buongiorno, hai dormito bene? » « tra sogni strani e risvegli notturni, si! » « vorrei che staresti più tranquilla durante il giorno, tesoro » « ci proverò » « adesso vado a lavoro, a stasera » « anche tu torni stasera? » « no!, torno a pranzo, ci vediamo dopo » « a dopo », Zarina va in giardino.
Si siede sul dondolo, « Hans puoi dire a Miriam se mi porta un succo di frutta? » « ma certo Zarina", mentre beve, Emma la vede strana e chiede « va tutto bene signorina? », nel frattempo Zarina ripensa al sogno fatto la stessa notte, dopo un po' che la chiamano Zarina se n'è accorge « si va tutto bene Hans solo che, ho rifatto un sogno strano » « di che si tratta sta volta? » « ho sognato che trovavo una collana la mettevo e mi ha trasportata in una stanza dove c'era una sfera blu, io l'ho toccata ma era strana, era fredda, ad un tratto mi sono girata e poi mi sono svegliata » « la sfera blu », in sottovoce, « cosa hai detto Hans?, la sfera blu?, esiste questa sfera? » « è meglio se chiedi a tua madre ».
All"ora di pranzo Eva torna a casa e arriva anche Matteo si siede, « buongiorno Matteo!, ha un po' di tempo che non ti vedo! », Zarina le risponde, « È stato in viaggio! » « Oh, e dove? »'Matteo « In Tailandia, con la mia famiglia! » Eva « È bella? » « Molto!, certo il Tailandese è difficile come lingua, ma ti puoi abituare se parli e senti parlare » « Certamente!, e invece, dimmi i tuoi genitori? » « bene, stanno bene, grazie! », Matteo e Zarina si guardano, Eva « Io intendo chi sono, non so chi sono i tuoi genitori Matteo e vorrei conoscerli! », Matteo « Zarina, non gliel'hai detto? », Zarina « No!, tu gliel'hai detto? » « No! », Eva « Dunque, ragazzi? », Zarina sospira, Matteo « io sono il figlio Indegard e Ryan" Eva « Cosa?, sei il figlio di Adam? », Zarina « Mamma, io so che magari.... », Eva « e i tuoi genitori lo sanno? »Matteo « No! », Eva « Immaginavo!, mi dispiace per voi, Matteo, mi sa che devi parlare con i tuoi genitori! » Matteo « Si, ci vado subito! », Matteo va via, Eva « mi dispiace Zarina ma credo tu sappia cosa ti sto per dire » « mamma tu non li conosci » « no!, tesoro mio credo sia tu a non conoscerli, non permetterò che mi facciano fallire a lavoro, no!, no!, mi dispiace ma ti è assolutamente proibito vederlo, e saranno guai se lo vedrai di nascosto » « ma... » « non aggiungere altro, questa è la mia regola, e non mi disubbidirai, chiaro? » « Si! » « Hans chiaro? » « certo Eva ho capito!, avviso la sicurezza » « bene, al contrario, ho pensato ad una sorpresa da farti, ti do il permesso di poterti iscrivere a scuola » « cosa?, davvero?, grazie mamma », Natasha « ciao, che fate? », Eva « Parliamo », Natasha « parlate?, e di cosa », Eva le risponde « te la potrei regalare questa opportunità, solo al pensiero, di tutto ciò che ti faccio di sbagliato!, Zarina « mh...« Molte volte sbaglio», Natasha la guarda e ride , Zarina « qui ho tutti contro!, per il fatto di uscire », Natasha « ti...aiuto io », Hans le tappa la bocca, Eva « Non ci provare! », Natasha « Va bene, non lo farò!, forse! »,  Hans le dice « Non rovinare i piani », Natasha « I piani, la prima a infrangere le regole e le mette..., non dovevo parlare », Hans « Non dovevi! », Zarina « eh...? cosa?, mamma » Natasha le dice « scherzavo Zarina », Hans le risponde « Lasciala perdere », Eva « Vai in camera tua! », Zarina va nella sua stanza, Natasha « Lo so ho parlato troppo! », Eva « C'era bisogno che lo scoprisse! », Natasha « Scusa! arriva Shawn « Ciao! », Eva « Che ci fai qui a quest'ora? » Shawn « Ho dimenticato la valigetta!, come va con la situazione Natasha, niente? », Natasha « Niente! », Shawn « ci riuscirai! Natasha » « Lo spero! », Eva « Ma di cosa parla?, che è successo? », Shawn Un problema! »Eva Hai un problema?, di che si tratta?, Natasha Non preoccuparti! » « di quale problema devi parlarmi? », Natasha « Mi dispiace averti nascosto ciò Eva, ma ho dovuto! », Eva « ditemi », Shawn « Eva tu hai sempre saputo che Natasha non ha figli », Eva « Si lo so, ma non è un problema Natasha, o per lo meno, se per te... », Natasha « Eva io ho cinque figlie, non è questo il problema! », Eva, scioccata « Aspetta!, cosa?, tu hai cinque figlie?, di cinque figlie, non ne conosco neanche una », Natasha « Eva neanche io le conosco, quando le ho partorite, mi ha concesso solo di darle i nomi, non le ho mai viste in faccia », Eva « Aspetta ma cinque figlie, la prima quanti anni avevi ? », Natasha « la prima c'è l'ho avuta a diciassette anni », Eva ci resta male « E non mi hai mai detto niente! », Shawn va via,
Natasha « Ma come facevo a dirti una cosa del genere!, specie che  lo sono rimasta dopo la nostra lite, come avrei potuto guardare più negli occhi chi mi vuole bene, cosa avresti pensato di me? », Eva « Cosa avrei potuto pensare!, sono la tua migliore amica!, tua sorella, il tuo unico sostegno! », Natasha « É vero ma tu non lo sapevi, e in più, mi vergognavo, si!, sono stata costretta a nasconderti la verità, anche perché Antonio mi minacciava di non farmi vedere mia figlia, se l'avessi detto a qualcuno, ma non pensavo di arrivare a tanto! », Eva « Non preoccuparti, ti aiuterò io, a salvarle da Antonio », Natasha « Ti voglio bene! », Eva « Anch'io ! ».
Intanto, Zarina « Hans! », Hans « Si, Zarina? » Cosa pensi di ciò ? », Hans « conoscendola probabile, non ti farà prendere l'occasione, specie dopo che ti proibisce ogni cosa », Zarina « Io non le chiedo molto solo un po' di comprensione, tutto qui! », Hans « Ti capisce molto bene!, credimi! », Miriam la inizia a truccare, Miriam « Sinceramente!, Zarina, ha ragione! », Hans « So che Zarina ha regione, Miriam, ma non possiamo andare contro Eva », Miriam « Perché no?, Zarina è una ragazza!, e ha bisogno della sua libertà, di poter scegliere! », Hans « Io, lo so!, ma non posso mettermi sempre contro di lei, ricordi quando l'ha rimproverata a causa mia? », Miriam la realtà è che, solo Natasha è riuscita a mettersi contro Eva e solo lei potrebbe riuscire veramente a convincerla a fare qualsiasi cosa, e scommetto anche far uscire Zarina, ma non glielo dirà mai, perché, preferirebbe mettersi contro e farla uscire proprio per farle un dispetto, che farla ragionare, conosciamo Natasha, Hans, sai che è più estroversa e dispettosa nei suoi confronti » « si Miriam ma ricordati che Natasha è anche la seconda padrona di casa, Eva ha messo lei al comando fino a che Zarina non compirà diciotto anni e a quel punto sarà lei ad avere tutta l'eredità di Eva, ed è per questo che non vuole che esca perché ha paura che potrebbe succederle qualcosa » « ti ricordo che ha rimproverato anche te! », Hans « Infatti!, su questo mi dispiace Zarina, ma non posso aiutarti », Miriam « Lo farò io! », Hans « No!, tu non farai proprio niente, perché io non ti farò licenziare, e a te non ti permetterò di metterti nei guai!, gliel'ho promesso! », Zarina « Hans, ti prego! », Hans « No!, mi dispiace Zarina!, sei sua figlia, la sua erede ed io, non permetterò che ti metta nei guai per il solo capriccio di uscire, la tua vita è questa Zarina, arriverà il momento che potrai uscire, ma per questioni importanti!, scordati tutte le frivolezze che hai in testa, perché adesso che andrai a scuola saranno ancora più severe le tue regole », Zarina inizia a piangere, Zarina « perché non posso fare mai niente, non posso essere una ragazza normale, senza preoccuparmi di parlare o di chi sia il mio ragazzo o di uscire », nel frattempo entra Natasha, « non potrebbe essere diversa una ogni tanto?, mi dice sempre cosa devo fare e cosa non devo fare, mi risponde sempre 'no!', io ho perso le speranze di essere libera, libera di fare qualsiasi cosa », Miriam « Natasha aiutala tu!, tu sai convincere Eva » « non posso!, Eva è irremovibile sulla questione e non se ne parla di farti uscire senza permesso, ti metterei solo nei guai se lo farei, no!, mi dispiace Zarina! », poco dopo Eva e Natasha sedute sul divano, Natasha « Eva perché non fai uscire un po' Zarina è molto triste! », Eva « È tutta colpa mia mia e basta, mi ero promessa che non sarebbe cresciuta come sono cresciuta io, è cresciuta più sola di me, non le ho permesso niente!, neanche di avere un'amica con cui confidarsi, si è sempre sopportata le mie regole e i miei rimproveri in silenzio, non immagino nemmeno come potrebbe essere distrutta!, le ho fatto sempre del male, non saprei neanche come potrei chiederle scusa, mille scuse non valgono il suo perdono » « tu provaci » « credi che sia una buona idea? » le chiede Eva.

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